NZXT Lift 2 Ergo - Recensione

29 febbraio 2024

NZXT torna sul mercato con la serie Lift 2, proponendo un mouse ergonomico curato e dal design minimale ed elegante.

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In breve #

L’offerta dei mouse cablati ha subito un sostanziale rallentamento negli ultimi anni, principalmente per l’ampia scelta di mouse wireless anche in fasce di prezzo più accessibili. NZXT ha puntato sul cavo per questo prodotto, principalmente per aggiungere la feature degli 8.000 Hz di polling rate, andando a competere direttamente con il Deathadder V3 di Razer.
Probabilmente non sarà il polling rate a rappresentare un fattore di scelta per molti giocatori, ma coloro che invece sono curiosi troveranno nel Lift 2 Ergo un’ottima qualità costruttiva, una progettazione di qualità ed un’esperienza d’uso piacevole, che speriamo possa arrivare in futuro in un’ipotetica versione wireless al passo con l’attuale trend del mercato.



Introduzione e specifiche tecniche #

NZXT viene spesso menzionata quando si parla di dissipatori, case e più in generale prodotti direttamente collegati con l’assemblaggio del PC stesso. Da qualche tempo, però, NZXT si è affacciata al mondo delle periferiche, raccogliendo un gran numero di feedback (positivi e negativi) sulla serie Lift lanciata ad inizio 2022.

In questa recensione analizziamo il nuovo Lift 2 Ergo, new entry della serie Lift in quanto durante il 2022 la versione simmetrica era stata l’unica ad approdare sul mercato.

Le specifiche dell’NZXT Lift 2 Ergo sono le seguenti:

  • Sensore → PAW3395
  • Dimensioni → 128,4 mm x 65,1 mm x 41,4 mm
  • Peso → 61g
  • Connettività → USB tramite cavo in Paracord
  • Polling rate → 125, 250, 500, 1.000, 2.000, 4.000, 8.000
  • CPI Massimi → 26.000 CPI
  • Massima velocità e accelerazione → 650 IPS e 50 g
  • Numero di pulsanti → 6
  • Memoria integrata →
  • Software a corredo → NZXT CAM e compatibilità con NVIDIA Reflex (da serie 900 in su)

Contenuto della confezione #

La confezione è piuttosto minimale, oseremmo dire fin troppo: infatti, al suo interno, è presente solo il mouse e null’altro.
Apprezziamo che NZXT abbia evitato lo spreco di plastica ed utilizzando praticamente solo cartone internamente, ma si poteva assolutamente fare meglio considerando il prezzo richiesto, magari inserendo almeno un set di mouseskates di ricambio.

Design e qualità costruttiva #

Il design è minimale, la qualità costruttiva è molto buona, le plastiche utilizzate sono di ottima qualità e non abbiamo rilevato flex o click indesiderati premendo sui lati all’altezza dei tasti laterali. Scuotendo il mouse, inoltre, non si sente alcun rumorino provenire dall’interno.

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Nella parte inferiore possiamo notare un design “aperto”, che oltre ad essere molto bello è anche funzionale alla riduzione del peso (per quanto ormai, di questi tempi, si vedano mouse anche più leggeri non utilizzare design aperti o perforati).
I mouseskates sono 100% PTFE ma a differenza di altri mouseskates della stessa tipologia sembrano ad avere una maggiore resistenza allo scorrimento, per cui una buona idea potrebbe essere abbinare il mouse ad un tappetino più scorrevole rispetto alla media per trovare un punto di ottimo.

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Internamente il mouse si mostra decisamente bene con un’organizzazione molto curata, che rende l’apertura della scocca semplice e che riduce al minimo le possibilità di danneggiare il prodotto durante l’apertura e l’esplorazione interna.

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Pulsanti e rotellina #

I pulsanti principali poggiano su switch ottici TTC garantiti per 100 milioni di click (anche se solitamente il top della gamma TTC arriva sempre con garanzia 80 milioni di clicks garantiti), e seppur abbiano pre-travel molto bassa continuano ad avere un po’ di post-travel. Nulla di grave, anzi, non parliamo di certo di un reale problema, ma si tratta di una finezza su cui fare ancora un piccolo sforzo.
Nella parte superiore del mouse è inoltre presente un tasto per variare i CPI, che può comunque essere ri-mappato per essere utilizzato in altro modo.

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Gli switch dei pulsanti laterali sono invece meccanici ma non ne conosciamo la provenienza. Nonostante il ridotto pre-travel, il post-travel è piuttosto marcato (specialmente in riferimento al tasto laterale anteriore) e siamo convinti che NZXT potrebbe fare meglio sotto questo punto di vista.

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La rotellina è affidata ad un encoder TTC, e nel complesso risulta appena più rigida di quanto ci aspettassimo. Gli step però sono marcati bene e il click è tutto sommato soddisfacente anche se lo avremmo gradito più “muto” e asciutto.

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Forma, dimensioni e peso #

Il mouse è asimmetrico, e la scocca utilizzata è più bombata e curvata sui lati per garantire una migliore ergonomia (da qui il nome “Ergo”). Purtroppo sia la curvatura della scocca, sia i tasti laterali solo a sinistra, lo rendono un mouse esclusivamente dedicato ai destrorsi.

Il mouse è di dimensioni medio-grandi con una curvatura laterale dolce, e una gobba superiore che non è concentrata solo nel mezzo della scocca, ma scende dolcemente rendendo la parte posteriore un ottimo punto di appoggio per il palmo. Il mouse infatti è perfetto per le prese palm e claw-palm, mentre si tratta di un prodotto da evitare se si utilizza una presa fingertip (il profilo generale dovrebbe essere più basso, in tal caso). La presa claw pura invece è decisamente possibile ma solo nel caso in cui si abbiano mani di dimensioni molto generose.
Dato che il design è asimmetrico, il tasto sinistro ha un’altezza complessiva leggermente più alta, mentre il destro scende più in basso seguendo la curvatura della scocca.

Il peso di 61gr per il Lift Ergo non stupisce al giorno d’oggi, specialmente considerando che ormai si sono raggiunti pesi simili (ed anche più bassi) per prodotti wireless con batteria integrata, ma considerando l’ergonomia, le dimensioni e il fatto che il brand non è famoso per questo tipo di prodotti, riteniamo che il risultato raggiunto sia più che soddisfacente.

Cavo #

Sul cavo c’è poco da dire: è un buon cavo in paracord, non oppone praticamente resistenza durante le scorrimento, e possiamo dire che il passaggio dai soliti mouse wireless che siamo abituati a valutare a questo è stato quasi indolore. Certamente, nel 2024, è molto complesso presentarsi sul mercato con un mouse cablato intorno ai €50, ma c’è ancora chi è disposto a rinunciare al wireless per alcune features in particolare (in questo caso, ad esempio, quella degli 8.000Hz di Polling Rate).

Sensore e prestazioni #

Il sensore utilizzato è il Pixart PAW3395, capace di raggiungere i 26.000 CPI e 650 IPS di accelerazione. Il polling rate, inoltre, arriva fino 8.000Hz, valore che fino ad ora solo pochi brand hanno iniziato ad utilizzare (e quasi sempre solo tramite cavo USB).

Abbiamo eseguito qualche test per verificare la bontà del sensore, e di seguito analizziamo alcuni punti in particolare.

I test sono stati effettuati con NZXT CAM versione 4.61.6 e firmware Lift 2 versione 1.1.17

Corrispondenza CPI #

La deviazione CPI è sempre positiva e si mantiene su valori contenuti.

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Massima velocità di tracciamento #

Nel test si cerca muovere il mouse alla velocità maggiore possibile, spesso arrivando a velocità non raggiunte in condizioni normali. Anche in questo caso, il mouse ha continuato a tracciare correttamente senza andare in malfunzionamento.

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La SRAV (Speed-Related Accuracy Variance) rappresenta quello che molti chiamano “accelerazione”, che come ben sappiamo non è ben vista nei mouse da gaming.
Il mouse viene spostato molto velocemente in una direzione, e viene poi fatto tornare lentamente alla posizione iniziale: possiamo notare dal grafico che la curva torna esattamente allo stesso livello di partenza, per cui possiamo dire che il Lift 2 Ergo di NZXT non presenta accelerazione indesiderata.

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Smoothing #

Per avere conferma dell’assenza di smoothing dobbiamo osservare i grafici e assicurarci di non vedere “kinks” (parti spigolose) nella curva. Solitamente questi sono presenti quando il sensore tenta di contenere il jitter, introducendo latenza indesiderata.

Il Lift 2 Ergo non presenta parti spigolose e/o sospette nel grafico, confermando l’assenza di smoothing.

Angle snapping, jitter e lens rattle #

Non c’è alcun angle snapping visibile durante i test su paint.
Il jitter comincia ad essere visibile a 16.000 CPI per poi diventare molto più marcato a 26.000 CPI, ulteriore conferma sull’assenza di smoothing in quanto quest’ultimo è solitamente conseguenza di operazioni di contenimento del jittering.

Il test relativo al lens rattle, a destra in basso nell’immagine, è stato invece effettuato a 26.000 CPI e non si è rilevata alcuna anomalia, pertanto si è evitato di effettuare lo stesso test a 800 CPI. Il leggero rumore proveniente dall’interno quando si scuote il prodotto non si è quindi concretizzato in un problema al sensore, il che è certamente positivo.

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Test sul polling rate #

Il polling rate fino a 1000Hz è generalmente stabile a tutti i settaggi e, tolta la leggera e fisiologica variabilità intorno al valore teorico, non si evidenziano problemi o anomalie.

Per quanto concerne il polling rate a 8.000Hz, non abbiamo ritenuto fondamentale includere delle misurazioni: valori di polling rate così elevati, infatti, vengono raggiunti solo in casistiche molto particolari e utilizzando livello di CPI elevati. Infatti, tentando di effettuare alcune misurazioni durante i test, ci siamo resi conto di quanto fossero estreme le situazioni in cui si riusciva effettiovamente a sfruttare il polling rate a 8.000Hz; non solo, ci siamo anche chiesti quanto effettivamente valga la pena acquistare un mouse solo e solamente per un’opzione simile.

Anche nelle sessioni di gioco più concitate e nei giochi più movimentati e frenetici, la differenza tra il settaggio a 8.000Hz e quello a 1.000Hz è davvero complessa da avvertire. Siamo sicuri che sia una piccola percentuale di giocatori che potrà dire il contrario, ma allo stesso modo è molto difficile discernere le differenze tangibili e l’effetto placebo dato dall’impostare un polling rate così alto.
Parliamo sempre e comunque di differenze sotto il millisecondo, e sfidiamo i giocatori a notare differenze tra 1ms e 0,125ms di latenza (per quanto, percentualmente, possa invece sembrare un grosso miglioramento).

Lift off distance #

La lift-off distance (LoD) è regolabile e presenta due possibili settaggi:

  • Bassa: all’altezza di un DVD il mouse non traccia;
  • Alta: il mouse traccia ad 1 DVD ma non a 2 DVD.

Software #

NZXT CAM #

NZXT CAM è il software fornito da NZXT per controllare tutte le periferiche del brand, ed include sia opzioni per la personalizzazione che per il monitoraggio.

Nel caso della sezione mouse, possiamo dire sia ben organizzata e strutturata su un’unica pagina, senza proliferazione di schede come accade invece su alcuni altri software come Armoury Crate. I settaggi principali come i CPI, la Lift-off distance, il polling rate, le macro e la possibilità di rimappare i tasti principali sono presenti, e se volessimo proprio trovare qualche mancanza si potrebbe menzionare l’assenza di una calibrazione della superficie (molto di nicchia, in ogni caso).

Negli screenshot è presente un piccolo bug, come si può facilmente notare: il software, se viene impostata la lingua italiana, non mostra correttamente i valori di polling rate, CPI, selezione profilo e così via (appare infatti “{{valore}}Hz”, “{{Numerocpi}}” o “{{NumeroProfilo}}” nei vari selettori). Non si tratta di un reale problema in quanto utilizzando i selettori il mouse comunque recepisce correttamente i comandi, ma consigliamo per il momento di utilizzare la lingua inglese, in cui l’imperfezione evidenziata riguarda solo la scelta del profilo utente.
Abbiamo comunque segnalato il bug a NZXT, che ha prontamente raccolto la segnalazione.

NZXT Lift 2 Ergo vs NZXT Lift 2 Symm #

  • Design, forma e dimensioni
    Il Lift 2 Symm è più basso, stretto e corto, e soprattutto è simmetrico. Mentre la versione Ergo ha come target giocatori con prese palm e claw palm, il Symm mira invece ai giocatori claw e fingertip con mani di dimensioni più piccole.

  • Qualità costruttiva
    Entrambi sono costruiti molto bene ma il Lift 2 Ergo, forse anche grazie alle dimensioni, risulta leggermente più solido al tatto. appare più solido al tatto. I tasti principali dell’Impact III sono leggermente più ruvidi al tatto e meno scivolosi, mentre sui lati è il Lift 2 Symm a garantire una presa più sicura.

  • Tasti e rotellina
    I due mouse montano gli stessi switch (sia per i tasti principali che per quelli laterali), e seppur quelli principali siano identici, quelli laterali hanno una corsa più controllata e un click più asciutto sul Symm.
    La rotellina del Lift 2 Ergo è invece un gradino sopra sia nello scorrimento che se premuta.

  • Mouseskates
    I mouseskates sono identici e lo scorrimento è paragonabile.

  • Sensore e software
    Stesso sensore e stesso software, nessuna differenza da rilevare.

  • Vincitore del confronto
    Nel complesso, la versione Ergo risulta quella più interessante. Oltra al migliore scorrimento e feedback della rotellina, il mouse è meno generalista, e ha un target specifico che non ha lo stesso numero di alternative del Symm. Se è vero che i mouse simmetrici sono quelli più facilmente consigliabili, è anche vero che ci sono molte più alternative sul mercato, e NZXT ha molti competitors per il Symm (meno per l’Ergo).

NZXT Lift 2 Ergo vs Razer Deathadder V3 #

  • Design, forma e dimensioni
    La lunghezza è la stessa, ma il deathadder V3 è leggermente più largo e più alto. Entrambi sono rivolti alla stessa clientela, e prediligono prese claw e claw-palm, mentre è necessario avere mani piuttosto grandi per utilizzarli con presa fingertip.

  • Qualità costruttiva
    Entrambi sono costruiti molto molto bene, per cui c’è una quasi parità sotto questo punto di vista. Il Lift 2 Ergo ha un filo di flex in più se premuto con forza sui lati, mentre il Lift 2 Ergo appare leggermente più rigido.
    I due grammi in meno del Deathadder V3 non si sentono per nulla, in quanto parliamo di numeri trascurabili.

  • Tasti e rotellina
    Entrambi i mouse montano switch ottici sui tasti principali (Razer utilizza switch proprietari mentre NZXT utilizza switch TTC), ed entrambi sono molto reattivi al tatto. Nonostante il pre-travel equivalente, il Deathadder V3 si comporta leggermente meglio in termini di post-travel. I pulsanti principali del mouse di Razer, però, hanno un suono decisamente più acuto e “clicky”, che potrebbe non piacere a molti, a differenza dei pulsanti del Lift 2 Ergo che invece producono un suono leggermente meno fastidioso.
    I pulsanti laterali del Deathadder sono invece più reattivi e consistenti.
    La rotellina del Lift 2 Ergo è migliore grazie ad un feedback più “muto” al click e step più marcati durante lo scorrimento

  • Mouseskates
    I mouseskates del Deathadder V3 scorrono decisamente meglio nonostante entrambi utilizzino dei set in PTFE puro.

  • Sensore e software
    Entrambi i sensori hanno prestazioni eccellenti e non si rilevano differenze all’atto pratico.
    Con riferimento al software, Razer Synapse è leggermente più curato e ha qualche opzione in più mentre NZXT è più snello e raccoglie tutto in un’unica pagina di opzioni. Non sarà quindi il software a decidere, a meno che l’utente non abbia già altre periferiche del brand da controllare, per le quali appunto prediligere l’utilizzo di un unico software di controllo.

  • Vincitore del confronto
    Il vincitore del confronto lo stabilisce lo street price: a parità di prezzo, il Lift 2 Ergo rappresenta una soluzione esteticamente più curata e con un feedback dei pulsanti principali e della rotellina più raffinato, mentre il V3 è accompagnato da un software leggermente più ricco e dei mouseskates più scorrevoli.
    Entrambi, inoltre, arrivano a 8.000Hz di polling rate, non aiutando in una scelta, già complessa, tra due mouse che per molti versi si equivalgono.



Pro e contro #

PRO CONTRO
Qualità costruttiva e design Mouseskates poco scorrevoli per essere PTFE 100%
Forma molto comoda per palm e claw palm ed ottimo grip in generale Corsa e feedback dei tasti laterali migliorabili
Switch ottici reattivi e longevi Non è incluso un set di mouseskates di ricambio
Internamente ben organizzato e curato Competizione agguerrita, si spera in una futura versione wireless
Cavo in paracord di ottima fattura
Sezione mouse di NZXT CAM intuitiva e ben organizzata