Cuffie wireless sotto i 400 euro per gaming, lavoro e ascolto - le migliori da comprare
1 ottobre 2021
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Superato lo scoglio del budget, le cuffie wireless si sbizzarriscono. Per quanto siano sempre un compromesso di fronte alle controparti con cavo, le scelte che seguono sono ottimi prodotti in termini di qualità costruttiva e sound.
Superato lo scoglio del budget, le cuffie wireless si sbizzarriscono. Per quanto siano sempre un compromesso di fronte alle controparti con cavo, le scelte che seguono sono ottimi prodotti in termini di qualità costruttiva e sound.
# Beyerdynamic Lagoon ANC
- Driver: dinamico
- Protocollo: Bluetooth 4.2
- Codec supportati: AAC, SBC, AptX, AptX HD, AptX Low Latency
- Durata batteria dichiarata: >30 ore
- Prezzo consigliato: 250 euro
- ANC: Si
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La nuova proposta di Beyerdynamic in tema di cuffie wireless con cancellazione attiva del rumore è un’abbastanza buona alternativa alle WH-1000XM3/XM4 che vedremo successivamente, soprattutto dal punto di vista delle capacità tecniche, categoria nella quale risultano addirittura essere superiori. Queste cuffie, infatti, possono vantare un soundstage nettamente più ampio - quello delle XM3 e XM4 non è eccelso - e una maggiore quantità di dettaglio, pur mantenendo un’equalizzazione a V, colorata e bassosa - ma un po’ meno rispetto alle Sony - e con un picco sugli alti attorno agli 8KHz, che però non le rende eccessivamente brillanti Tuttavia, la stessa cosa non si può dire per la cancellazione attiva del rumore, che è adeguato al prezzo ma decisamente non al livello raggiunto dalle due Sony.
Nota: Non c’è alcuna differenza tra le varianti Traveller ed Explorer tranne che per quanto riguarda i colori
# Sony WH-1000XM3/XM4
- Driver: dinamico
- Protocollo: Bluetooth 4.2 (5.0 per le XM4)
- Codec supportati: SBC, AAC, AptX, AptX HD, LDAC; solo SBC, AAC, LDAC per le XM4
- Durata batteria dichiarata: 30 ore di ascolto con ANC on
- Prezzo consigliato: 300 euro
- ANC: Si
Come detto nell’introduzione, sono tra le cuffie wireless con ANC più blasonate in commercio, e la fama è meritata: hanno una funzionalità di cancellazione attiva del rumore al top della categoria, ovviamente dotata di funzione trasparenza per escludere voci e alcuni rumori dal resto dei rumori da cancellare, accompagnata da un’altrettanto buona qualità sonora, sebbene non senza difetti. La signature è U-shaped, bassosa e decisamente orientata al divertimento e alle preferenze del compratore medio, ma - a differenza delle vecchie XM2, decisamente un grosso passo indietro lato tonalità e capacità tecniche - non abbastanza da risultare eccessivamente fastidiosa. Non male l’imaging, con il posizionamento e la separazione degli strumenti nel palcoscenico - che a sua volta, tuttavia, non è ampissimo - che risulta essere abbastanza buono.
Per quanto riguarda, invece, le differenze tra XM3 e XM4, queste sono talmente ridotte da indurci a consigliare la meno costosa tra le due: le XM4 differiscono dalle XM3 solo per l’autonomia leggermente inferiore e per la connettività Bluetooth 5.0 (anzichè 4.2) con supporto al Bluetooth Multipoint, che permette di connettersi a più dispositivi contemporaneamente
# Grado GW100
- Driver: dinamico
- Protocollo: Bluetooth 5.0
- Codec supportati: AAC, SBC, AptX
- Durata batteria dichiarata: 40 ore con volume impostato al 50%
- Prezzo consigliato: 300 euro
- ANC: Si
Tra le poche cuffie senza fili aperte presenti sul mercato, spiccano tra tutte le proposte sul mercato per la peculiare equalizzazione Grado (qui in un’iterazione maggiormente calda e bassosa rispetto al solito), caratterizzata da un netto boost sulla gamma alta e bassi leggermente enfatizzati con un po’ di roll-off sulla parte più bassa dello spettro. Può piacere come non piacere, ma le capacità tecniche indubbiamente ci sono: soundstage e imaging sono discreti e la velocità del basso è più che soddisfacente, così come la costruzione della cuffia
# Sennheiser Momentum 3 Wireless
- Driver: dinamico
- Protocollo: Bluetooth 5.0
- Codec supportati: AAC, SBC, AptX
- Durata batteria dichiarata: 40 ore con volume impostato al 50%
- Prezzo consigliato: 300 euro
- ANC: Si
Da non confondere con i precedenti modelli 1 e 2, rispetto alle quali queste cuffie risultano essere un grosso passo avanti in fatto di tonalità - l’equalizzazione è U-shaped, con bassi in evidenza, molto simile a quella delle WH1000XM3 - e capacità tecniche (con un soundstage degno di nota tra le cuffie chiuse), queste cuffie sono una buona alternativa completa alle gia citate Sony e alle Amiron ANC, in quanto uniscono a una funzionalità di soppressione attiva del rumore piuttosto efficace (benchè non al livello delle concorrenti) un buon livello di qualità del suono.
# Beyerdynamic Aventho Wireless
- Driver: dinamico
- Protocollo: Bluetooth 4.2
- Codec supportati: AAC, SBC, AptX, AptX HD
- Durata batteria dichiarata: >30 ore
- Prezzo consigliato: 350 euro
- ANC: Si
La prima proposta on-ear di questa guida all’acquisto - dotata di driver Tesla, più efficienti degli altri driver Beyerdynamic grazie ad un magnete più potente - è anche la migliore sia per qualità prezzo che per semplici capacità tecniche. E l’implementazione del protocollo Bluetooth - cosa non scontata, vedere le AKG K361/K371BT ad esempio - è senz’altro ben riuscita. Il profilo è molto più neutrale rispetto alle Amiron o alle WH1000XM3/XM4, pur mantenendo un buon quantitativo di calore, anche grazie agli alti piuttosto arrotondati, indubbiamente molto più rilassati del classico tuning che Beyerdynamic applica alle sue cuffie. Separazione degli strumenti, dettaglio e soundstage sono decisamente superiori ai prodotti di questa fascia, sebbene l’ultimo risenta della chiusura sul retro di queste cuffie. Tuttavia, le dirette rivali vincono lato soppressione attiva del rumore, in quanto questa variante delle Aventho ne è sprovvista.
# Hifiman Deva Wireless
- Driver: magnetoplanare
- Protocollo: Bluetooth 5.0
- Codec supportati: AAC, SBC, AptX, AptX HD, LDAC
- Durata batteria dichiarata: 7-10 ore
- Prezzo consigliato: 350 euro
- ANC: No
Cuffia magnetoplanare Bluetooth - ottenuto implementando un adattatore esterno che si integra perfettamente nella costruzione delle Deva con filo - dal buonissimo rapporto qualità prezzo, soprattutto per quanto riguarda il tuning, neutrale tendente (leggermente) al brillante, che risulta essere ben eseguito e che rende la cuffia piacevole da ascoltare. Il quadro è completato da un buon quantitativo di risoluzione e da un soundstage che, sebbene sia - essendo questa cuffia aperta - più espansivo rispetto alla media delle cuffie chiuse di questa fetta di mercato, è intimo, non molto ampio se comparato ad altre cuffie open-back quali i modelli della serie 700 di AKG o le Beyerdynamic DT880/990/Tygr 300R Alla fine, per il prezzo che hanno, l’unica cosa da recriminare è la mancanza di isolamento sia attivo - tramite ANC, che comunque risulterebbe inutile essendo queste Hifiman open-back - sia passivo a causa dell’apertura sul retro
# Headset
Il discorso che abbiamo fatto ad inizio articolo ha ampia validità anche qui, a causa del microfono che aumenta ulteriormente il costo di sviluppo e produzione per il produttore: è difficile ottenere un compromesso ottimale tra qualità sonora, qualità dell’ANC e implementazione del protocollo bluetooth o IEEE 802.11, ma con budget più alti - come quelli che stiamo esplorando in questo articolo - è possibile giungere a migliori compromessi.
# Sennheiser GSP670
CARATTERISTICHE:
- Driver: dinamico
- Protocollo: WiFi 2.4GHz
- Codec supportati: -
- Prezzo consigliato: 250 euro
- Durata batteria dichiarata: 20 ore di ascolto
- ANC: No
Headset basato sugli stessi driver delle GSP500/550/600 e simili (ovvero, quelli delle HD598/599 con impedenza ridotta) con un’equalizzazione differente, più simile a quella delle cuffie da cui prendono gli altoparlanti, con un roll-off più marcato dopo i 3KHz e ancora sopra i 10KHz. Dunque, i presupposti per avere un buona qualità del soundstage (sebbene non al livello delle HD599/598, che hanno un ovvio vantaggio essendo aperte) e dell’imaging, due caratteristiche particolarmente importanti per poter individuare meglio l’ambiente attorno al giocatore, ci sono L’unico vero difetto è il prezzo: le Audeze Mobius e Penrose costano uguali o poco più pur offrendo qualità audio migliore, oltre ad un eccellente surround simulato; di conseguenza, la proposta di Sennheiser andrebbe preferita solo in caso di indisponibilità delle due Audeze o di prezzo nettamente inferiore
# Audeze Penrose
CARATTERISTICHE:
- Driver: magnetoplanare
- Protocollo: WiFi 2.4GHz o Bluetooth 5.0
- Codec supportati: AAC, SBC
- Prezzo consigliato: 300 euro
- Durata batteria dichiarata: 15 ore
- ANC: No
Assieme alle sorelle maggiori Mobius, sono indubbiamente un headset di grande qualità che, per il prezzo a cui è venduto, è caldamente consigliato. Tuttavia, qui - a fronte di un prezzo inferiore - manca l’eccellente audio 3D e la buona qualità del microfono (che tuttavia rimane su livelli accettabili tra le cuffie senza fili) delle Mobius. Inoltre, non hanno supporto a codec Bluetooth lossless o a bassa latenza, sebbene la possibilità di usarle in modalità wireless con il dongle USB sopperisce a questa mancanza.
# Audeze Mobius
CARATTERISTICHE:
- Driver: magnetoplanare
- Protocollo: WiFi 2.4GHz o Bluetooth 5.0
- Codec supportati: AAC, SBC, LDAC
- Prezzo consigliato: 350 euro
- Durata batteria dichiarata: 15 ore
- ANC: No
Come detto prima, questo (assieme alle molto simili Penrose) è probabilmente il miglior headset senza filo sotto i 400 euro lato qualità oltre che funzionalità. Non solo possono vantare dei driver (il cui design è, peraltro, condiviso con le altre cuffie del resto della gamma Audeze) magnetoplanari - il cui funzionamento è stato coperto nell’introduzione alle cuffie - con equalizzazione con un po’ di enfasi sui sub-bassi e alti non eccessivamente brillanti che garantiscono capacità tecniche abbastanza buone (soprattutto il dettaglio; soundstage e imaging sono non eccezionali ma comunque buoni per la fascia di prezzo); ma anche un surround simulato basato sull’algoritmo 3D Waves NX, che permette anche di spostare il palcoscenico sonoro in base agli spostamenti della testa. Inoltre, funzionalità non da poco, è possibile anche modificare il funzionamento dell’HRTF (head related transfer function, funzione matematica che descrive come si propaga il suono da un orecchio all’altro, permettendo tramite una serie di riverberi nel suono di simulare un impianto audio multicanale) inserendo nel software ufficiale di Audeze le dimensioni e la distanza che intercorre tra le due orecchie.