ASUS AP201 - Recensione

28 aprile 2023

Asus approccia il mercato del minimal sfruttando la sua linea Prime, orientata verso un'estetica discreta e minimale in totale contrapposizione alla sorella Republic of Gamers.

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In breve #

Questo case è indirizzato ad un pubblico che cerchi una soluzione compatta e minimale, senza rinunciare alle soluzioni di dissipazione e asssemblaggio più estreme, dalle 2 torri ad aria fino ad un intero custom loop. L’assenza di vetri espositivi verso l’interno ci permette anche di scegliere componenti improntate esclusivamente alle performance, creando una macchina capace di soddisfare ogni palato. Questo case è ottimo e il prezzo è davvero competitivo.



Introduzione e specifiche tecniche #

Il case si presenta con un volume da 33L e una scocca interamente in metallo, con trama mesh su tutta la superficie. Una cosa molto interessante è l’assenza di viti esterne, in quanto tutte le paratie si incastrano a pressione. Questo dettaglio risulta molto piacevole in fase di assemblaggio e in caso di modifiche nel tempo o semplice manutenzione.

Le caratteristiche tecniche dell’ASUS AP201 sono le seguenti:

  • Dimensioni → 205 x 350 x 460 mm, 33L
  • Peso → 5.8 Kg
  • Supporto scheda madre MicroATX, Mini-ITX
  • Supporto Radiatori → 120, 140, 240, 280, 360 mm
  • Supporto dissipatori → Fino a 170 mm
  • Supporto Alimentatori → ATX full size, 180 mm
  • Supporto Ventole: 3x120/2x140 top, 2x120 bottom, 1x120 retro
  • Spazio cable management → 32 mm
  • Colori → Bianco/Nero


Assemblaggio #

Il lavoro interno al case è davvero semplice e direzionato dal brand. L’alimentatore viene montato sul lato destro (quello quindi frontale) all’interno di una gabbia che poi si appenderà e avviterà allo scheletro del case. Il passaggio dei cavi rimane così leggermente esposto ma decisamente meno visibile di quanto si ha in case analoghi come l’NR200 di Cooler Master. Anche perché qui abbiamo la possibilità di fare cable management nello spazio posteriore adibito.

Per quanto riguarda il resto, è una classica esperienza di assemblaggio ad esclusione di quanto avviene con il dissipatore. Asus in questo caso non utilizza le classiche viti da case ma una combinazione di rondelle gommate e delle viti specifiche per ancorare il radiatore alla scocca superiore del case. Molto importante quindi conservare con cura le viti, perchè essendo “proprietarie” non sarà facile sostituirle!

Nota di elogio anche per quanto riguarda lo spazio di manovra: nonostante il volume totale sia di soli 33L, non si ha alcuna difficoltà nell’inserire le componenti e lavorare al tutto. Unica nota se dovessimo usare dissipatori come l’LS520 di Deepcool, dovremo ingeniarci per far sparire al meglio i cavi, ma questo è più un problema di scheda madre e dissipatore che del case in sé. E comunque una volta chiuso, tutto si dimentica!

Temperature #

Da un case così traforato ci si aspetta molto nelle temperature e decisamente non veniamo delusi. Nonostante l’utilizzo di una singola ventola di estrazione e lasciando quindi l’arduo compito di gestire il flusso d’aria a lei assieme al dissipatore, il 12600k in Cinebench R23 rimane sotto i 72°C con un’ambientale di 22°C. Decisamente un buon risultato per i suoi 130 W di consumo. Per quanto riguarda la scheda video, una Asus Dual RTX 3060 TI da circa 200W di consumo, anche qui ci aggiriamo sotto i 70°C senza problemi durante un’intensa sessione di OCCT nel test 3D Standard.

Pro e contro #

PRO CONTRO
Qualità costruttiva ottima Un solo filtro anti-polvere, sotto
Spazio di cable management Le schede madri Micro-ATX sono limitate
Supporti in linea con case più grandi Una sola ventola inclusa
Estetica minimale Con componenti RGB fa effetto discoteca
Ottime temperature
Ottimo packaging