Age of Empires II: Definitive Edition - l'espansione Return of Rome arriva a Maggio

Ma un sequel rivoluzionario ha sempre una storia d’origine che ha dato il via a tutto, e il primo titolo di Age of Empires non viene assolutamente lasciato indietro. L’ultima espansione, Return of Rome, porterà parti integranti dei contenuti originali del gioco in Age of Empires II: Definitive Edition come offerta autonoma, oltre a nuove aggiunte per i fan.

Earnest Yuen, produttore esecutivo di Age of Empires II: Definitive Edition, ci dice che la comunità di Age of Empires è in prima linea nella decisione di creare questa espansione, che fa riferimento ad Age of Empires: The Rise of Rome, un’espansione per il gioco originale. “È un tipo diverso di espansione che non abbiamo mai fatto prima”, spiega Yuen. “Stiamo prendendo il gameplay di Age of Empires e lo stiamo inserendo come gioco nel gioco all’interno di Age of Empires II”.

Ritorno a Roma #

Return of Rome include 16 antiche civiltà presenti nel primo Age of Empires, una nuova civiltà e tre nuove campagne. Non si tratta di un aggiornamento di Age of Empires II: Definitive Edition, ma di un’entità separata che opera con le proprie regole e fazioni originali non incluse nel secondo remake del gioco. Potrete passare da un gioco all’altro con facilità. C’è un’eccezione all’esclusività delle fazioni: Return of Rome non sarebbe ovviamente completo senza una fazione romana, ma è interessante notare che questa espansione introduce due diverse civiltà romane da impersonare. La fazione romana giocabile in questa espansione si concentra sui primi periodi della storia, ma l’impero aggiunto ad Age of Empires II: Definitive Edition copre in realtà un periodo successivo della storia romana ed è stato creato da zero appositamente per il gioco.

Questo periodo risale a circa il 395 d.C., rendendoli contemporanei di Goti, Celti, Britanni, Persiani e altre fazioni dell’Alto Medioevo. A questo punto, Roma - come raccontano gli esperti del team di Age of Empires - era considerata un’ombra fatiscente del suo antico splendore, incapace di pagare i propri soldati o di fortificare efficacemente la propria casa. “Si dice che Roma non sia stata costruita in un giorno, ma non è nemmeno caduta in un giorno”, dice Yuen. “Quindi, per chi ama la storia, è possibile percepire le differenze tra le prime e le ultime fazioni romane”.

Yuen, che è stato anche produttore esecutivo del primo Age of Empires: Definitive Edition, ci dice che l’obiettivo del gioco era ricreare l’esperienza aggiornata del titolo di 20 anni prima. Questo includeva la possibilità di farlo girare su sistemi moderni con una grafica migliore, pur mantenendo la stessa sensazione dell’originale. Tuttavia, per il team si è trattato di una curva di apprendimento non indifferente. “Volevamo che i nuovi arrivati potessero vedere com’è il gioco e che i fan potessero sperimentarlo di nuovo, e abbiamo imparato molto da questo”, dice Yuen. “L’apprendimento è stato che mentre i fan più accaniti dell’originale Age of Empires sono molto contenti, per i nuovi giocatori è stato difficile entrare a farne parte. È ancora molto vecchia scuola, e alcuni giocatori sono molto abituati all’innovazione che è avvenuta in altri fantastici giochi RTS negli ultimi due decenni”.

È stata questa ispirazione a modificare l’attenzione del team verso la costruzione della versione definitiva del gioco che i fan ricordano grazie a sottili modifiche della qualità della vita, non necessariamente l’originale con tutte le sue stranezze. Ora è più simile a una fusione dei due titoli, ottimizzata per un’esperienza più fluida nel suo complesso, pur mantenendo i punti unici di ciascun gioco. “Quando abbiamo pubblicato l’Age of Empires: Definitive Edition, la gente si ricordava che il gioco aveva dei cancelli, che le fazioni avevano delle formazioni, ma no, non aveva nulla di tutto ciò, solo Age of Empires II le aveva”, dice Yuen. “Ma ora che siamo nel motore di Age of Empires II: Definitive Edition, siamo stati in grado di aggiungere queste modifiche alla qualità della vita”.

“Invece di ricostruire l’edizione definitiva del gioco originale così com’era, vogliamo costruire un’edizione definitiva del gioco nella vostra testa”, dice Yuen. “Ma nel nostro cuore, vogliamo assicurarci che i fan dell’Age of Empires originale si sentano a casa”.

Il regolamento ufficiale di D3 #

L’espansione Return of Rome include anche una nuovissima modalità di gioco D3, un’implementazione nel gioco di un regolamento non ufficiale di lunga data creato dai giocatori vietnamiti di Age of Empires. Il regolamento limita i giocatori a una sola unità militare fino all’età del bronzo, limitando così le tattiche di corsa e mantenendo tutte le parti allo stesso livello. Inoltre introduce una nuova fazione, i Lac Viet, una fazione del sud-est asiatico risalente al tardo neolitico.

“I fan vietnamiti hanno mantenuto vivo l’Age of Empires originale negli ultimi 25 anni”, ci racconta Yuen. “Organizzano ancora tornei locali, trasmettono in streaming online e noi volevamo onorare questa comunità per aver mantenuto vivo il gioco per tutto questo tempo”.

Il set di regole D3 esiste da tempo come modo popolare per i giocatori di Age of Empires di competere l’uno contro l’altro, ma si tratta di un accordo molto stretto, senza limitazioni effettive nel gioco. Ora che è una modalità ufficiale, i giocatori possono impostare il gioco con il regolamento in modo che tutti debbano seguirlo in ogni caso: un’esperienza di D3 molto più piacevole e affidabile per chi gioca online. L’ideale è che si diffonda anche a livello internazionale, in modo che i fan vietnamiti possano giocare con questo regolamento contro altre persone provenienti da tutto il mondo".

Prepariamoci a combattere ancora una volta quando Age of Empires: Return of Rome verrà lanciato il 16 maggio su PC e Xbox Series X|S.