Corsair Virtuoso Pro - Recensione

29 settembre 2023

Corsair amplia la propria linea Virtuoso con la nuova versione Pro, una cuffia di tipo aperto direttamente rivolta ai gamers e streamers che vogliono il prodotto di punta della casa per qualità audio.

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In breve #

Le Corsair Virtuoso Pro sono le cuffie che più rappresentano la decisa svolta di Corsair per ciò che riguarda i loro prodotti audio. L’interesse dell’azienda nel migliorare anche sotto l’aspetto puramente sonoro è evidente e l’idea di realizzare un paio di cuffie di tipo aperto per gamers e streamers ne è ulteriore conferma, a maggior ragione considerando che la maggior parte degli headsets dei competitors è di tipo chiuso.
Fatichiamo a trovare dei veri e propri “contro” a parte il prezzo, che seppur molto vicino (e anche leggermente più elevato) a quello delle DT990 Pro e delle Hifiman HE400SE è giustificato dall’ottima fattura del prodotto, dalla presenza di un ottimo microfono, dalla sua unicità in ambito gaming, dal suo target e dalla posizione e dimensione di Corsair come azienda.

Introduzione e specifiche tecniche #

Corsair negli ultimi anni ha fatti parecchi passi avanti nel campo audio, in particolare sugli headset, e dopo aver provato svariate riedizioni di alcuni headset oggi abbiamo tra le mani una nuova versione delle Virtuoso, questa volta però con un approccio strutturale diverso rispetto al resto della linea. Le ultime arrivate di casa Corsair sono infatti le Corsair Virtuoso Pro, cuffie aperte della linea Virtuoso dedicate agli streamers e ai giocatori più esigenti.

Le caratteristiche tecniche delle Corsair Virtuoso Pro sono le seguenti:

  • Dimensione drivers → 50mm
  • Sensibilità cuffie → 116 dB
  • Sensibilità microfono → 41 ± 3 dB
  • Impedenza cuffie → 32 Ω (massima)
  • Impedenza microfono → 2.2 kΩ
  • Risposta in frequenza auricolari → 20 Hz – 40000 Hz
  • Risposta in frequenza del microfono → 100 Hz - 10 kHz
  • Cavo degli auricolari → cavo in rame rivestito in corda da 1.8m
  • Tipo di connettore degli auricolari → jack 3.5mm o doppio jack 3.5mm per separare input microfono e output cuffie
  • Compatibilità → PC, Mac, Playstation 4/5, Nintendo Switch e smartphone con adattatore da 3.5mm, mentre potrebbe essere necessario acquistare un adattatore separatamente per usarle su alcuni modelli di XBOX
  • Codice prodotto → B0CGXPN5V6, B0CGXPCM4P

Packaging #

Il packaging è coerente con il design degli auricolari ed è piuttosto accattivante all’esterno.
La confezione contiene:

  • Le Corsair Virtuoso Pro
  • Un cavo con un microfono di tipo “boom” con due jack da 3.5mm per i padiglioni e un jack singolo TRRS da 3.5mm
  • Un cavo senza microfono di tipo “boom” con due jack da 3.5mm per i padiglioni e un jack singolo TRRS da 3.5mm
  • Un adattatore ad Y con terminale jack 3.5mm per separare input microfono e output cuffie in due jack da 3.5mm

Design e qualità costruttiva #

C’è davvero poco da dire sull’estetica e sulla qualità costruttiva delle Virtuoso Pro: le cuffie sono molto solide, ben rifinite in ogni parte della struttura, e i faceplate dei padiglioni sono traforati ed esteticamente molto curati. Insomma, si tratta di un prodotto decisamente sobrio, che seppur si faccia notare per il logo sul lato e per la scritta “Corsair” sull’headband superiore, non ha tratti estetici da gaming molto estremi o RGB (che non sarebbero peraltro alimentabili dal solo cavo jack 3.5mm).

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I padiglioni sono costruiti per lo più in plastica e lo stesso si può dire dell’archetto superiore, mentre entrambe le strutture rotanti laterali e gli slider per regolare l’indossamento sono in metallo. I pads e il cuscinetto superiore sono in tessuto, materiale sicuramente apprezzato da coloro che anche nei periodi caldi non vogliono rinunciare all’immersività delle cuffie over-ear, e sono facilmente sostituibili. Anche l’interno dei padiglioni è rivestito da un leggero layer di spugna, che serve per evitare un diretto contatto tra l’orecchio e l’area del trasduttore.

Ricordiamo, inoltre, che la cuffia è di tipo aperto, a differenza delle altre cuffie della linea che sono tutte di tipo chiuso, ed è sicuramente apprezzabile il fatto che Corsair si sia finalmente spinta anche su questo tipo di prodotti nonostante il mercato degli headset da gioco sia stato quasi sempre incentrato su cuffie di tipo chiuso.

Cavo #

Il cavo è staccabile, ed infatti è possibile sia utilizzare il cavo senza boom mic, sia quello provvisto di microfono (sull’asta del microfono è presente un piccolo slider che consente di mutare/smutare il microfono rapidamente) utilizzando o meno l’adattatore ad Y fornito in confezione. Entrambi i cavi sono rivestiti in corda, sembrano molto durevoli e resistenti al tatto e non tendono ad aggrovigliarsi.

I connettori sui padiglioni sono entrambi da 3.5mm, per cui qualora si volesse utilizzare un cavo differente da quelli forniti in confezione sarà molto semplice trovare soluzioni di questo tipo dato che si tratta di una tipologia di cavo molto diffusa.

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Per gli utenti più esperti in ambito audio (posto che generalmente gli appassionati non sempre sono interessati a prodotti del mercato gaming/streaming) è disponibile sul sito Corsair.com il cavo bilanciato da 4.4mm senza microfono boom.

Comfort e Isolamento #

Le Corsair Virtuoso Pro sono decisamente più stabili in testa rispetto alle Virtuoso RGB Wireless XT grazie ad una clamping force né eccessiva, né troppo debole, e seppur il peso si faccia sentire non ci sono dei reali svantaggi o punti particolarmente scomodi. Chiaramente, chi ha una testa molto piccola e non ama indossare cuffie piuttosto pesanti avvertirà qualche fastidio sulla parte alta della testa, dato il peso non indifferente, ma i padiglioni in tessuto compensano sicuramente con una comodità ed una freschezza che spesso non si provano con pads in ecopelle.

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L’isolamento non è ovviamente il forte di una cuffia di tipo aperto, e le Virtuoso Pro non fanno eccezione: non isolano da e verso i rumori esterni e sono infatti preferibili se si gioca lontani da persone che riposano o che potrebbero essere infastidite e comunque in luoghi silenziosi (non isolando dai rumori esterni si rischierebbe anche di rovinare l’esperienza di gioco, in particolare in titoli come gli FPS competitivi in cui ogni piccolo suono è cruciale).

Suono #

Dispositivi usati per i test #

  • DAC: Topping E30
  • AMP: Topping L30
  • Telefoni cellulari: Samsung Galaxy S7 Edge
  • Dongle: dongle Apple Type-C e Truthear SHIO collegati al mio Samsung Galaxy S23 Ultra
  • DAP portatili: Benjie S8/AGPTEK M30B
  • Altre sorgenti: Elgato Wave XLR, Presonus AudioBox iONE

Hanno bisogno di un amplificatore? #

Non è strettamente necessario un amplificatore, ma è raccomandato l’utilizzo di un dac/amp o di un’interfaccia per una migliore resa e per volumi più elevati. Se viene utilizzata una sorgente castrata, limitata o comunque di bassa qualità, oltre al volume più basso la cuffie perde qualche piccolo punto in dinamica e in gamma bassa.

Firma sonora #

Le Corsair Virtuoso Pro hanno una firma neutrale con una leggera tinta brillante.

Gaming #

Le Corsair Virtuoso Pro si comportano molto bene in gaming, dai giochi non competitivi e in cui la componente “cinematica” è predominante, fino agli FPS competitivi in cui ogni piccolo suono può fare la differenza.
Il posizionamento degli avversari nella mappa è sempre preciso, le distanze sono rappresentate decisamente meglio rispetto alla maggior parte degli headsets di tipo chiuso in commercio, ed in generale non ci sono momenti in cui le Virtuoso Pro non sembrano all’altezza della situazione (anche su titoli come Warzone e Rainbow Six Siege, in cui solitamente la maggior parte delle cuffie da gioco mostra qualche difficoltà nel gestire momenti molto ricchi di suoni provenienti da varie direzioni).

Musica #

Le Virtuoso Pro non lasciano “a piedi” neanche chi vuole godersi un po’ di musica, con una firma sonora neutrale e che molti apprezzeranno per la versatilità. Nello specifico:

  • Gamma bassa: equilibrata, veloce e non enfatizzata. Il sub-bass è presente e suona quando necessario, senza colorare eccessivamente i brani in cui non ce n’è bisogno. Non nascondiamo invece che in alcuni casi avremmo desiderato un basso leggermente più robusto ed autorevole, magari capace di rappresentare la cassa con un maggior impatto, ma si tratta di un evento più unico che raro considerando che gran parte degli headset da gioco invece ha una gamma bassa gonfia, lenta ed eccessivamente enfatizzata. Insomma, non si tratta un prodotto per bassheads e siamo contenti di vedere finalmente dei tuning più versatili in gamma bassa anche nel mondo gaming.

  • Gamma media: piuttosto equilibrata, non ingombrata da bassi fastidiosi ed egoisti e con un’enfasi non eccessiva sui cantati femminili. I cantati maschili sono leggermente meno caldi e profondi rispetto alla media, ma questa caratteristica è spiegata dalla gamma bassa lineare che quindi non contribuisce ad un maggior calore nelle tracce. Gli strumenti non sono retrocessi, e abbiamo apprezzato maggiormente la resa delle chitarre elettriche e dei violini rispetto al pianoforte e alle chitarre acustiche, i quali necessiterebbero di un maggior “corpo” della gamma bassa per suonare al meglio.

  • Gamma alta: la gamma alta ha un buon dettaglio e tutto sommato non riteniamo sia affaticante. Non si tratta delle cuffie più dettagliate ed ariose su questa fascia di prezzo, ma siamo sicuri che tra gli headsets da gioco sotto i 200 euro le Virtuoso Pro possano vantarsi di una buonissima resa degli alti.

Il soundstage non è particolarmente ampio per una cuffia di tipo aperto, cosa che ha sicuramente aspetti positivi e negativi in base all’utilizzo. Se durante l’ascolto musicale non si gode a pieno di brani registrati live, nelle sessioni di gaming invece questa caratteristica evita che venga alterata la percezione di alcune distanze, e dato che stiamo parlando di un prodotto dedicato al gaming questa scelta di tuning risulta decisamente azzeccata. L’imaging è sicuramente lodevole per un prodotto di questo tipo. Anche se le Virtuoso Pro non siano in grado di posizionare posizionare gli strumenti ed i cantati “al millimetro” nei brani più complessi, siamo sorpresi dal fatto che che questo headset da gioco (per di più prodotto da un’azienda che non ho come focus principale l’audio) si dimostri comunque competente nella maggior parte delle situazioni d’ascolto.

Le cuffie sono inoltre compatibili con Elgato Wave Link e Nvidia Broadcast, ma chiaramente questo dipende da dove vengono collegate visto e considerato che sono cuffie con jack da 3.5mm.

Microfono #

Il microfono registra in modo soddisfacente, la voce non è compressa e il volume è adeguato sulla maggior parte dei dispositivi a cui le abbiamo collegate (posto che il volume del microfono dipende parecchio dal dispositivo a cui questo viene collegato).

La registrazione ha una timbrica leggermente meno naturale rispetto alle HS80 MAX Wireless, ma ha del dettaglio in più ed è esente da qualsiasi tipo di artefatto (che invece ogni tanto si presentava registrando con le suddette). La qualità generale è anche superiore a quella del microfono montato sulle Virtuoso RGB Wireless XT, che puntavano molto sulla qualità del microfono e che per quest’ultimo erano state tanto elogiate.

Ci sarebbe piaciuta una timbrica leggermente più calda, con un po’ più di corpo nelle frequenze più basse della voce, ma siamo contenti del fatto che il microfono usato su queste Virtuoso Pro non soffra particolarmente lettere come le “P” o le “B”, anche grazie al fatto che è inclusa una piccola spugnetta da montare sulla capsula del microfono.
Di seguito un breve test del microfono:

Corsair Virtuoso Pro vs Corsair Virtuoso RGB Wireless XT #

  • Suono: le Virtuoso Pro proseguono nella direzione già presa dalle Virtuoso RGB Wireless XT, con una firma neutrale e una leggera tendenza al brillante, ma nel complesso le prime performano leggermente meglio, probabilmente grazie alla clamping force regolata decisamente meglio. Le Virtuoso Pro, inoltre, hanno qualche vantaggio in termini di dettaglio, ariosità, estensione in gamma alta, e superano le Virtuoso RGB Wireless XT anche per soundstage ed imaging.
    Siamo fermamente convinti che il clamp ben calibrato delle Virtuoso Pro ed il design aperto contribuiscano parecchio nel rendere più evidenti queste differenze, e lo si nota sin da subito notando una maggiore naturalezza e una corposità che sulle Virtuoso RGB Wireless XT spesso invece manca.
  • Microfono: le Virtuoso Pro ci hanno sorpreso positivamente, sorpassando addirittura le Virtuoso RGB Wireless XT che erano tra le più elogiate della gamma.
  • Qualità costruttiva: ottima su entrambe, senza nessun vincitore in termini di pura qualità dei materiali e finiture. Si tratta di due prodotti costruiti in modo diverso anche in ragione del tipo di cuffia (tipo aperto per le Virtuoso Pro, tipo chiuso per le Virtuoso RGB Wireless XT), ma ci è piaciuto di più il faceplate più “industriale” delle Virtuoso Pro, che abbiamo trovato veramente molto bello.
  • Comfort e isolamento: parlando di comfort vincono sicuramente le Virtuoso Pro grazie al peso più contenuto ed una clamping force regolata meglio, combinazione che aiuta a distribuire decisamente meglio il peso sulla testa. Queste ultime non isolano da e verso l’esterno come le Virtuoso RGB Wireless XT, che invece essendo di tipo chiuso sono dotate di un isolamento decisamente superiore.
    A tutto questo bisogna aggiungere il fatto che le Virtuoso Pro utilizzano pads in tessuto, a differenza delle Virtuoso RGB Wireless XT su cui invece sono montati quelli in ecopelle, scelta che, in combinazione con il design aperto delle prime le rende decisamente meno calde da tenere in testa e sulle orecchie durante il periodo estivo (nonché ancora meno isolanti da e verso l’esterno dato che i pads in pelle, a parità di dimensione e forma, solitamente migliorano l’isolamento generale).

Nel complesso, nonostante il target dei due prodotti sia leggermente diverso (dato che le Virtuoso RGB Wireless XT sono wireless mentre le Virtuoso Pro sono cablate), abbiamo preferito le Virtuoso Pro su quasi tutti i fronti.