ASUS ROG Strix Impact III Wireless - Recensione

28 marzo 2024

Ecco la nuova proposta di ASUS ROG in versione wireless.

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In breve #

Asus ha realizzato un prodotto davvero interessante, dotato di una componentistica all’altezza di un mouse top e una qualità costruttiva sorprendentemente buona.
Il prezzo è elevato, ma considerando i prodotti offerti dalla concorrenza, i costi di marketing e posizionamento tipici dei brand di queste dimensioni e la collaborazione con Aim Lab, si tratta di una richiesta consona al tipo di prodotto.



Introduzione e specifiche tecniche #

Da tempo ROG ha cominciato a rinnovare la propria gamma di mouse, e l’Impact III Wireless non è altro che la versione wireless dell’Impact III e l’evoluzione dell’Impact II Wireless.

Le caratteristiche tecniche del ASUS ROG Strix Impact III Wireless sono le seguenti:

  • Sensore → ROG Aimpoint
  • Dimensioni → 126 mm x 62 mm x 39 mm
  • Peso → 59g senza batteria e dongle USB
  • Connettività → RF 2.4GHz, BLE, (Bluetooth Low Energy)
  • Polling rate → 125, 250, 500, 1000
  • CPI Massimi → 36.000 CPI
  • Massima velocità e accelerazione → 650 IPS e 50 g
  • Autonomia dichiarata → 90 ore in modalità RF 2.4GHz e 98,5 ore in modalità Bluetooth (entrambi i valori si riferiscono all’utilizzo con LED spenti)
  • Numero di pulsanti → 5
  • Memoria integrata →

Contenuto della confezione #

Il packaging è il solito utilizzato per gli altri mouse ROG Strix, e non siamo in presenza di un’esperienza di unboxing particolarmente elaborata (tanto meglio, plastica inutile in meno) come per il fratellino cablato.
La scatola contiene:

  • L’ASUS ROG Strix Impact III Wireless
  • Una batteria Airdeer Lithium AAA FR03 1.5V con adattatore AAA-to-AA
  • Una batteria AA Airdeer Lithium FR6 1.5V
  • Un astuccio per il mouse
  • Un manuale utente

Sfortunatamente non è presente un set di mouseskates di ricambio, e crediamo che ASUS avrebbe dovuto fare un piccolo sforzo su questo.

Design e qualità costruttiva #

Il design è per gran parte identico a quello del ROG Strix Impact III, con due differenze principali a prima vista: non c’è il cavo e non c’è il logo illuminato RGB.
La rotellina USB invece è illuminata come sulla versione cablata, il colore della plastica con cui è realizzato il mouse è lo stesso e la texture laterale che parte da metà lunghezza (per migliorare il grip) è identica.

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La qualità costruttiva è molto buona e non si sente alcun rattle provenire dall’interno. Inoltre, il mouse presenta una flessione davvero trascurabile quando si esercita una forte pressione laterale (buona notizia), ed anche in questo caso non si verificano attuazioni accidentali dei tasti laterali.

Rispetto alla versione cablata, parte della scocca superiore copre la batteria e il vano per il dongle e per questo motivo è rimovibile.

Anche sul ROG Strix Impact III Wireless è possibile mettere mano all’interno del mouse e cambiare velocemente gli switch principali, ma a differenza della versione cablata è possibile smontare il mouse e accedere al PCB senza toccare i piedini o l’adesivo inferiore, semplicemente svitando le due viti presenti sotto la parte di scocca rimovibile.
Gli switch sono hot-swappable, per cui una volta trovati switch compatibili non è necessario effettuare saldature.

I mouseskates sono 100% PTFE, scorrono molto bene, e rispetto alla versione cablata non sono spigolosi e scorrono meglio: il nostro appunto sulla spigolosità dei precedenti mouseskates era quindi fondato, visto e considerato che questi sono più stondati intorno e la scorrevolezza è decisamente superiore.

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Pulsanti e rotellina #

I pulsanti principali poggiano su switch meccanici ROG 70M, relativamente asciutti e rigidi anche se meno rispetto ai più popolari Kailh della serie GM (specialmente gli 8.0).
Pre-travel e post travel sono ridotti all’osso, ma rispetto agli ottici già usati da ASUS su altri prodotti con switch hot-swappable ci troviamo un gradino sotto. Nel complesso si tratta di uno switch di buonissima qualità, che comunque può essere rimpiazzato senza fatica con altri switch meccanici 3-pin compatibili.

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I pulsanti laterali sono posizionati bene e poggiano su switch Huano Black Shell White Dot, differenti dai Kailh Yellow montati sulla versione cablata. Il pulsante anteriore è leggermente più reattivo al tatto, ma entrambi hanno post travel simile ed un feedback al tocco paragonabile.

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La rotellina è piuttosto silenziosa, con steps ben marcati ed un livello di tensione corretto per permettere una pressione agevole. Purtroppo sul nostro campione è presente una sorta di doppio click leggerissimo (solo a livello sonoro, in quanto non c’è attuazione) che proviene dalla parte frontale destra del mouse quando si esercita pressione sulla rotellina. Non crediamo sia un reale problema di assemblaggio, piuttosto un piccolissimo e millimetrale disallineamento di qualche parte della scocca che causa questo rumorino, comunque non “patologico”.
Teniamo sempre a ribadire, inoltre, che per quanto accurata possa essere la nostra descrizione della rotellina, questa riguarda il componente al momento della recensione (ovvero quando il mouse è ancora poco utilizzato): la longevità della rotellina, infatti, dipende molto dall’utilizzo che se ne fa, e per questo motivo l’esperienza del singolo utente può variare nel tempo.

Nella parte superiore del mouse non è presente alcun tasto per variare i CPI, ma è possibile scegliere una combinazione di tasti per poterli variare “On-the-Fly”, mentre nella parte inferiore del mouse sono presenti:

  • il selettore per la modalità di connessione, che ci permette di passare da RF 2.4GHz a Bluetooth e che su questo prodotto ha anche erroneamente uno step centrale raffigurato da USB pur non avendo porte USB (nella pratica, in questa posizione il mouse è spento per cui è un selettore “OFF”)
  • il tasto “Pair”, per l’accoppiamento della periferica (talvolta utile quando si usa il mouse in modalità Bluetooth)
  • un tasto per variare i CPI

Forma, dimensioni e peso #

Il mouse è simmetrico ma a causa dei tasti laterali “fissi” a sinistra non è facilmente consigliabile ai mancini, che si troverebbero a dover utilizzare i tasti laterali con l’anulare o con il mignolo (il che è piuttosto innaturale). I lati sono leggermente inclinati verso l’interno se guardati dall’alto verso il basso, la gobba è spostata verso la parte centrale e i tasti principali sono posizionati a media altezza.

Non si tratta di un mouse “mini”, ma è comunque un prodotto dalle dimensioni contenute rispetto alla media, e che può accogliere diverse impugnature: ad esempio chi ha mani piccole riuscirà ad usarlo con presa palm, chi le ha più lunghe riuscirà a sfruttare meglio il profilo tasti basso per una presa fingertip e chi invece ha mani di medie dimensioni potrà usarlo con prese claw o ibride. Possiamo dire che la forma e le dimensioni, al netto di qualche millimetro di differenza qua e là, ricordano i meno recenti G102, G203, G305 e G Pro Wired (tutti basati sulla stessa scocca), per cui anche le impugnature possibili sono sovrapponibili.

Il peso a vuoto è di 57gr, arriva a circa 68gr con AAA + adattatore e raggiunge i 72gr utilizzando la pila AA fornita in confezione, per cui pur non trattandosi del mouse più leggero sulla piazza è sicuramente tra i più gestibili con pila rimovibile (al netto anche del fatto che la scocca non è traforata a nido d’ape).
Tuttavia, sul mercato troviamo prodotti come il FNATIC Bolt, ormai venduto spesso intorno ai €40-€50, che oltre ad essere più leggero è anche dotato di batteria integrata. Insomma, tutto poi deve essere anche valutato al netto della scocca, dell’estetica, dell’autonomia, dell’ecosistema e così via, ma ad oggi i mouse con la classica pila non sono più molto attrattivi perché meno pratici e solitamente più pesanti.

Connettività #

Il ROG Strix Impact III Wireless non ha alcun tipo di porta USB e per questo motivo può essere solamente usato tramite Bluetooth o RF 2.4GHz.
La connessione è molto stabile in entrambi i casi anche se per giocare è praticamente obbligatoria la connettività 2.4GHz per non avere problemi in termini di prestazioni.

Batteria #

L’autonomia dichiarata è di 450 ore in modalità RF 2.4GHz (con LED della rotellina spenti) e di 500 ore con BT 5.1. Essendo un quantitativo di ore piuttosto elevato, si rende necessaria una stima della durata, utilizzando un’ipotesi di scarica costante e basandosi su un utilizzo in un periodo di tempo limitato.

Dopo 10 giorni di utilizzo con la batteria AA Airdeer Lithium FR6 1.5V inclusa in confezione e con una media di 5 ore al giorno (utilizzo misto: gaming, test per la recensione e navigazione), l’autonomia residua segnalata su Armoury Crate era dell’88%.
Considerando che in 50 ore è stato utilizzato circa il 12%, ed ipotizzando una scarica costante, possiamo dire di essere leggermente sotto le 450 ore dichiarate. Il valore effettivo potrebbe chiaramente essere diverso da quello descritto in questi test, specialmente perché nel nostro caso è anche stato “stressato” un po’ di più con i vari test, incluse le varie fluttuazioni di CPI, test sul buon funzionamento dei LED, e tutto ciò che serviva per la recensione completa.

Per quanto riguarda il bluetooth abbiamo effettuato lo stesso tipo di test, partendo dall’88% residuo e utilizzandolo solo in bluetooth come mouse da ufficio e con LED della rotellina spenti.
Con un utilizzo molto blando (navigazione, fogli di calcolo e simili attività) la batteria è scesa fino all’80%. Teoricamente intorno all’88% avremmo dovuto avere all’incirca altre 540 ore residue in modalità Bluetooth, ed avendone utilizzate all’incirca 50 un consumo dell’8% ci sembra più che in linea con il dichiarato.

L’autonomia è a nostro avviso più che soddisfacente e siamo convinti che l’utente finale (specialmente utilizzando batterie ricaricabili) quasi si dimenticherà della batteria, almeno per un paio di mesi.
Non mancano poi i soliti avvertimenti dall’app di Armoury Crate sullo stato della batteria, la possibilità di avvisare tramite il LED della rotellina riguardo la bassa autonomia e la funzione di risparmio energetico che mette in sospensione il mouse quando inattivo per tot. minuti (a scelta dell’utente tra 1 minuto e 10 minuti di inattività).

Sensore e prestazioni #

Il sensore utilizzato è il ROG AimPoint, che sulla carta sembra essere assimilabile ad un PMW3395. Si tratta ovviamente di un sensore top di gamma, capace di raggiungere fino a 36.000 CPI, 650 IPS di accelerazione, e un polling rate di 1.000Hz.

Abbiamo eseguito qualche test per verificare la bontà del sensore, e di seguito analizziamo alcuni punti in particolare.

I test sono stati effettuati con Armoury Crate versione 5.7.9.0, versione dispositivo 2.00.06 e versione dongle (2,4GHz) 5.00.07.

Corrispondenza CPI #

La deviazione CPI è sempre positiva e si mantiene sempre sotto la soglia di tolleranza dell’1% dichiarata da ASUS.
L’ultima misurazione è leggermente sopra l’1%, ma dato che i test sono stati effettuati manualmente e senza strumenti di misura dedicati, l’errore umano (specialmente a CPI così alti) ha giocato una parte non trascurabile. Per questo motivo, non possiamo che complimentarci con ASUS per l’ottimo lavoro svolto in riferimento alla corrispondenza tra CPI impostati ed effettivi.

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Massima velocità di tracciamento #

Nel test si cerca muovere il mouse alla velocità maggiore possibile, spesso arrivando a velocità non raggiunte in condizioni normali. Anche in questo caso, il mouse ha continuato a tracciare correttamente senza andare in malfunzionamento.

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La SRAV (Speed-Related Accuracy Variance) rappresenta quello che molti chiamano “accelerazione”, che come ben sappiamo non è ben vista nei mouse da gaming.
Il mouse viene spostato molto velocemente in una direzione, e viene poi fatto tornare lentamente alla posizione iniziale: possiamo notare dal grafico che la curva torna esattamente allo stesso livello di partenza, per cui il ROG Strix Impact III Wireless non presenta accelerazione indesiderata.

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Smoothing #

Per avere conferma dell’assenza di smoothing dobbiamo osservare i grafici e assicurarci di non vedere “kinks” (parti spigolose) nella curva. Solitamente questi sono presenti quando il sensore tenta di contenere il jitter, introducendo latenza indesiderata.

L’ASUS ROG Strix Impact III Wireless non presenta parti spigolose e/o sospette nel grafico, confermando l’assenza di smoothing.

È dovuto però un piccolo sulla superficie: su alcuni tappetini, come ad esempio il ROG HONE ACE x AIMLAB EDITION, il sensore ha dato risultati inconsistenti durante le misurazioni (specialmente ad alti CPI), in quanto talvolta il grafico appariva irregolare e all’inizio ho creduto che il sensore avesse qualche problemino. Un piccolo esempio a 32.000 CPI: f984cd1f-4d9c-4b74-9d58-b04650ed48b0.jpeg Utilizzando altri tappetini, tra cui il Corsair MM700 e il Cooler Master MP511 Speed XL, il sensore si è invece comportato bene, segno probabilmente di un’implementazione leggermente più capricciosa e più sensibile al materiale o alla texture del mousepad durante le misurazioni rispetto al ROG Harpe Ace x Aimlab.
Un comportamento simile era già capitato in passato con altri prodotti, e come per essi è corretto altresì segnalare che questo è comunque relativo alle sole misurazioni, in quanto durante le sessioni di gioco non è possibile notare alcun tipo di problematica nel tracking.

Angle snapping, jitter e lens rattle #

Non c’è alcun angle snapping visibile durante i test su paint.
Il jitter comincia ad essere visibile a 16.000 CPI per poi diventare molto più marcato a 36.000 CPI, ulteriore conferma sull’assenza di smoothing in quanto quest’ultimo è solitamente conseguenza di operazioni di contenimento del jittering.

Il test relativo al lens rattle, a destra in basso nell’immagine, è stato invece effettuato a 36.000 CPI e non si è rilevata alcuna anomalia, pertanto si è evitato di effettuare lo stesso test a 800 CPI.

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Consistenza del polling rate #

Il polling rate è generalmente stabile a tutti i settaggi e, tolta la leggera e fisiologica variabilità intorno al valore teorico, non si evidenziano problemi o anomalie.

Lift off distance #

La lift-off distance (LoD) è regolabile tramite Armoury Crate, e presenta due possibili settaggi:

  • Bassa: all’altezza di un DVD il mouse non traccia;
  • Alta: il mouse traccia ad 1 DVD ma non a 2 DVD.

Software #

Armoury Crate #

Il mouse può essere personalizzato tramite Armoury Crate, già esplorato e commentato in precedenti recensioni.
Nel caso dell’ASUS ROG Strix Impact III Wireless, non abbiamo avuto alcun problema ad invidividuare il mouse, ed anzi è anche possibile visualizzare il solo ricevitore OMNI, utilizzabile per collegare anche una tastiera (compatibile, chiaramente) oltre al mouse.

Il software nel complesso non ha delle vere e proprie mancanze a livello di features, anche se risulta dispersivo e necessita probabilmente di qualche affinamento (ad esempio, raggruppare qualche impostazione in modo da evitare il proliferare di schede diverse che spesso contengono poco o nulla).
Tra le varie schede, troviamo la mappatura dei tasti (con apposita sezione macro), selezione del polling rate, il monitoraggio della batteria, la calibrazione della superficie, la regolazione della lift-off distance e la personalizzazione del LED della rotellina. Mancano invece all’appello le regolazioni dell’accelerazione e della decelerazione, anche se, come per la regolazione angolare, crediamo si tratti di impostazioni non utilizzate dalla maggioranza dei giocatori, e di conseguenza non rappresentativi di vere e proprie lacune.

Da segnalare inoltre due problemi piuttosto fastidiosi del software:

  • La disinstallazione del software lascia alcuni files che non vengono puliti se si disinstalla semplicemente l’app dalle impostazioni di windows, e per questo motivo ASUS ha creato un uninstaller specifico (la guida si trova a questo link).
    La soluzione proposta è scomoda e crediamo che ASUS debba assolutamente migliorare questo aspetto, rendendo meno macchinosa la disinstallazione del software e permettendo all’utente di disinstallare il tutto dal pannello di controllo senza dover scaricare un tool dedicato.
  • Gli aggiornamenti sono molto frequenti, ma spesso per poterli installare è necessario verificare i nuovi aggiornamenti più volte di fila e riavviare Armoury Crate.
    Da non tralasciare, peraltro, il fatto che una volta installato per la prima volta il programma si viene già avvisati dell’esistenza di una nuova versione per invitare l’utente all’aggiornamento (mentre sarebbe più comodo far già installare all’utente l’ultima versione).

ASUS Rog Strix Impact III Wireless vs Logitech G305 #

  • Design, forma e dimensioni
    I due mouse puntano allo stesso tipo di clientela: entrambi sono versatili e permettono tutti i grip, entrambi puntano ad un design con gobba centrata ed entrambi sono asimmetrici.
    Ciò che li distingue maggiormente è la forma più “a uovo” del G305, che si traduce in una parte frontale e posteriore leggermente più strette rispetto al ROG Strix Impact III Wireless, pur essendo quest’ultimo tendenzialmente più stretto verso la parte centrale del mouse. L’altezza è leggermente diversa nella parte posteriore, con il G305 che rimane appena più alto, mentre in termini di lunghezza le differenze sono del tutto trascurabili.

  • Qualità costruttiva
    Il Logitech G305 continua a difendersi molto bene, specialmente in termini di flessione laterale grazie alla plastica più spessa: infatti, il G305 resiste anche a pressioni laterali molto forti, mentre il mouse di ASUS tende a flettere (anche se in modo del tutto trascurabile) leggermente sui lati se premuto con molta forza.
    Subito dopo un primo utilizzo, però, ci si accorge dei vantaggi relativi all’utilizzo di una plastica differente sul mouse di casa ASUS, che oltre a contribuire ad un grip meno scivoloso ha permesso di ridurre il peso complessivo del prodotto. Inoltre, i tasti principali sono in PBT sul ROG Strix Impact III Wireless, e questo significa che non diventeranno lucidi nel lungo termine, a differenza di quelli del G305.
    Riteniamo quindi che entrambi siano ben costruiti, ma che il ROG Strix Impact III Wireless rappresenti una soluzione più evoluta e al passo coi tempi.

  • Tasti e rotellina
    Parlando di switch dei tasti principali, i D2FC-F-7N di Omron, certificati per 10M di click, non possono nulla contro i ROG 70M di ASUS, che oltre ad essere più durevoli e meno leggeri da premere regalano un feedback tattile più asciutto e meno post travel. Inoltre, questi ultimi possono essere cambiati con altri switch meccanici 3-PIN senza necessità di effettuare saldature, grazie al socket Push-Fit. I tasti laterali del G305 sono gli stessi utilizzati per i tasti principali, ma sono certificati per 5M di click (probabilmente per l’uso ridotto che se ne fa), e rispetto agli Huano Black Shell White Dot (anche questi certificati per 5M di click) montati sul ROG Strix Impact III Wireless risultano più gommosi e meno reattivi, avendo anche più post travel.
    La rotellina del mouse di ASUS è meno rumorosa e durante lo scrolling risulta più piacevole, ma quando la si preme si sente una sorta di “doppio click” provenire dalla parte frontale destra della scocca, proprio sotto il tasto destro.\

  • Mouseskates
    I mouseskates del ROG Strix Impact III Wireless scorrono molto meglio rispetto a quelli del G305, che purtroppo fanno invece un po’ di attrito sul tappetino e non permettono la stessa scorrevolezza che si trova durante l’utilizzo del mouse di ASUS.

  • Sensore e software
    Sul sensore c’è poco su cui discutere: entrambi i sensori hanno prestazioni eccellenti e non si rilevano differenze all’atto pratico.
    Con riferimento al software, G Hub ci è sembrato visibilmente più piacevole, più intuitivo ed anche più leggero rispetto al più “disordinato” e pesante Armoury Crate.\

  • Vincitore del confronto
    Il vincitore del confronto è senz’altro l’ASUS ROG Strix Impact III Wireless, nonostante il Logitech G305 sia ancora tra i mouse più consigliati sulla piazza. Non riteniamo infatti che quest’ultimo non sia più in grado di reggere il confronto con le nuove proposte, in quanto può ancora dire la sua senza problemi, ma nel complesso i mouse più recenti sfoggiano un peso più basso, switch migliori ed un’esperienza d’uso più al passo coi tempi (posto che il fattore decisivo, specialmente per i casual players, è il prezzo).



Pro e contro #

PRO CONTRO
Ottima autonomia sia in bluetooth che usando la connettività 2,4GHz Necessario acquistare pile usa e getta o ricaricabili in quanto la batteria non è integrata
Forma e dimensioni che permettono un’alta versatilità Downgrade degli switch laterali rispetto alla versione cablata
Buona qualità costruttiva e mouseskates scorrevoli Competizione molto agguerrita
Tasti SX e DX in PBT e switch principali (hot-swappable) di buona qualità Non è presente un set di mouseskates di ricambio
Peso contenuto pur avendo batteria estraibile Armoury Crate necessita ancora di qualche miglioramento
Incluse ben due batterie e un adattatore AAA to AA Leggerissimo doppio click della rotellina sul nostro campione