DISSIPATORE AD ARIA VS LIQUIDO: QUALE SCEGLIERE E PERCHÈ?

1 marzo 2021

Perchè le dimensioni stavolta contano!

Ads

Questo articolo è la trascrizione dell'analisi tecnica del contenuto "Il Signore dei Freschelli" su Youtube.

Qui il link per una spiegazione con più immagini e video.

NOTA BENE: nella spiegazione che segue verranno dati per scontati alcuni concetti molto importanti, che derivano dagli articoli:
Come funziona e come scegliere un dissipatore a liquido per CPU (CLC, AIO)

Come funziona e come scegliere un dissipatore ad aria

Senza aver letto questi articoli, parte dei tecnicismi che seguono potrebbero risultare poco chiari o confusi. Consigliamo vivamente la lettura!

#ARIA VS LIQUIDO: COSA CAMBIA?

Dal punto di vista costruttivo, le due tipologie di dissipatore differiscono molto: gli AIO, infatti, potrebbero risultare una scelta ovvia, dato che hanno un corpo dissipante che non necessita di essere installato direttamente sopra la CPU, permettendo maggiore flessibilità in fase di montaggio e interferendo poco o nulla con l'installazione delle RAM.

Un altro punto a favore risiede nel fatto che impieghino più tempo a raggiungere le temperature massime rispetto alla concorrenza ad aria, grazie alla loro maggiore capacità termica: con un carico fisso sulla CPU un dissipatore ad aria impiega circa uno, massimo due minuti prima di raggiungere la temperatura massima, rispetto ai circa 4-5 minuti di un AIO. Questo, riportato ai carichi variabili riscontrabili in gaming o in produttività, può favorire un boost delle frequenze più alto e duraturo, oltre che risultare in un comportamento un po' meno altalenante delle ventole, proprio in virtù della maggiore inerzia termica che consente di mantenere temperature più stabili.

Tra i punti di forza dei dissipatori a liquido quindi vi sono sicuramente temperature, estetica e flessibilità; tuttavia i dissipatori ad aria hanno dalla loro un asso nella manica non da poco, ovvero la semplicità.

Una volta fatto i conti con le dimensioni, ed aver preso tutte le misure del caso con ram, slot M.2 ed il primo slot PCIe x16, possiamo anche dimenticarci di averlo installato nel case: i dissipatori ad aria funzionano in maniera pressoché identica; a prescindere da come siano orientate le heatpipe, senza il rischio che il montaggio o il guasto di un componente interno possano inficiarne il comportamento.

A proposito di guasti; qui si va a toccare il tasto dolente degli AIO: la pompa. La sua esistenza costituisce un fattore di rischio per qualsiasi impianto a liquido, dato che una rottura lo rende inutilizzabile. Nel caso particolare degli AIO, che ormai sono diffusissimi, il rischio è più alto rispetto agli impianti custom, visto che non è possibile sostituire facilmente una pompa non funzionante su un CLC. La semplicità di installazione di questi sistemi, ironicamente, permette all'utente di sbagliare molto facilmente.

Fonte dell'immagine

#COME MONTARE UN DISSIPATORE A LIQUIDO ALL IN ONE

Il posizionamento di un all-in-one può influire molto su rumorosità, performance e longevità dello stesso. Infatti, nonostante i produttori posseggano macchinari di riempimento appositi, è impossibile evitare che all'interno del sistema rimangano delle bolle d'aria, le quali andranno inevitabilmente ad accumularsi in alcune parti del loop; con il tempo, per inciso, cresceranno in dimensioni a causa del fenomeno della permeazione.

Le pompe degli all-in-one non sono molto potenti, quindi hanno grossi problemi a sbarazzarsi delle bolle. 

Permeazione: La penetrazione e la diffusione di un liquido o di un gas all'interno di un corpo.

Fonte dell'immagine

Per evitare questi problemi conviene cercare di montare l'all-in-one in modo che la pompa si trovi nel punto più basso del sistema, per esempio mettendo il radiatore nella parte superiore del case; se invece l'unico posto disponibile è nel frontale, per evitare il rumore e l'accumulo di bolle nella pompa sarebbe meglio installare il radiatore con l'inserzione dei tubi in basso anziché in alto, anche se per molti modelli questa scelta non è sempre fattibile. 

Se durante il funzionamento si percepiscono dei rumori provenienti dall'AIO, nella maggior parte dei casi sono dovuti appunto a bolle incastrate in qualche punto del loop: inclinando il sistema in modo da far defluire le bolle verso zone dove non possono fare danni si può spurgare un qualsiasi CLC abbastanza facilmente, così da garantirne il funzionamento ottimale. 

#UN PICCOLO MITO DA SFATARE

Negli AIO è praticamente impossibile che avvenga la cavitazione.

La cavitazione è un fenomeno che consiste nella formazione di zone di vapore all'interno di un fluido che poi implodono producendo un rumore caratteristico. 

La velocità delle pompe integrate tuttavia non è sufficiente per generare zone di bassa pressione necessaria alla formazione delle bolle di vapore; se accadesse il rumore sarebbe molto forte ed una piccola girante di plastica non durerebbe cinque minuti sotto gli stress causati dall'implosione delle bolle.

#FATTORE ESTETICO: CHI VINCE?

Da molti anni ormai l'estetica in ambito PC riveste un ruolo importante per gran parte degli appassionati, quindi è naturale dare un bel po' di peso all'apparenza quando si sceglie il dissipatore, dato che spesso e volentieri risulta essere uno dei componenti più voluminosi della build. 

Molti potrebbero sceglie un AIO in quanto è facile "nascondere" il radiatore mostrando perlopiù delle scintillanti ventole RGB fornite spesso in dotazione, magari spostando l'attenzione verso un waterblock illuminato, con un effetto a specchio infinito, oppure addirittura dotato di schermo LCD che mostra le temperature attuali della CPU. 

I dissipatori a torre, infatti, sono generalmente meno interessanti sotto questo punto di vista, ma con il tempo anche i produttori di questi ultimi si sono accorti che ormai quasi tutti hanno una finestra in vetro temperato nel proprio case.

Risulta sempre più facile trovare dissipatori ad aria visivamente gradevoli: tra anodizzazioni nere, coperture colorate e ventole abbinate è abbastanza semplice trovare un dissipatore che si adatti ad ogni build anche in termini estetici. 

Si può ben capire che la scelta non è ovvia ma dipende dai nostri gusti personali, ma per fortuna le possibilità di scelta sono molto varie.

#FATTORE PERFORMANCE: CHI VINCE?

In generale, gli all-in-one da 240mm in su trovano posto in cima alle classifiche per quanto riguarda le temperature, mentre le soluzioni ad aria invece tendono ad assestarsi più in basso, con un range di prestazioni molto ampio che va dal terribile dei dissipatori stock intel a risultati sovrapponibili a quelli di molti CLC quando si parla di top di gamma a doppia torre.

 

Se fossimo interessati a dissipare una CPU che consuma molto, magari in overclock, faremmo bene ad indirizzarci verso un all-in-one da 240mm o, ancora meglio, da 360, a patto che entri nel case. Se le nostre esigenze sono leggermente più contenute possiamo optare per dissipatori a torre di fascia alta, che in genere se la cavano più che bene anche in overclock, mentre se l'idea è quella di dissipare una CPU più modesta che si aggira intorno ai 70-80W di consumo possiamo tranquillamente passare ad un dissipatore ad aria di fascia media o bassa.  

 

Le uniche soluzioni che trovano raramente posto in un PC odierno (a meno che non si tratti di esigenze specifiche) sono gli AIO da 120 o 140mm, che portano con loro gli eventuali svantaggi di un sistema a liquido ma con performance spesso inferiori ai dissipatori ad aria. 

Un raro esempio in cui li potremmo valutare come soluzione di raffreddamento è quello di alcune build miniITX in cui c'è poco margine sopra la CPU ma uno slot ventole libero e abbastanza spazio per far passare i tubi. 

#FATTORE PREZZI: CHI VINCE?

Ovviamente un AIO bello e performante costa di più di una soluzione ad aria: in generale c'è una linea di demarcazione tra le due tipologie che si aggira intorno ai 80-100€. 

Tra i dissipatori ad aria le fasce sono generalmente divisibili tra bassa, ovvero tra 20 e 40€, media fino a circa 60€ ed alta andando oltre questa soglia; per quanto riguarda i CLC invece la differenziazione ha range più ampi e dipende molto dalle feature aggiuntive, visto che si può partire dai circa 80€ di un ottimo Arctic Liquid Freezer II 240 e superare i 200 di un Kraken Z63 senza vedere praticamente nessuna differenza in performance.

La cosa migliore, come sempre, è valutare di caso in caso appoggiandosi a recensioni affidabili ed alle necessità personali: è facile perdersi tra le opzioni se prima non si capisce di cosa abbiamo. Infine, dobbiamo ricordarci che il dissipatore è solo una parte di un sistema, quindi è fondamentale comprendere in che contesto verrà inserito e curare l'airflow all'interno del case, visto che quest'ultimo ha una discreta influenza sulle prestazioni di un dissipatore e può anche esserne influenzato a sua volta, come spesso accade con gli all-in-one.

▷ Dissipatori ad aria da comprare

▷ AIO consigliati da comprare