SPC Gear Viro 101M - recensione

24 giugno 2022

Le SPC Gear Viro 101M sono degli auricolari da gaming economici, con un ottimo potenziale per il costo.

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SPC entra nel mondo degli auricolari da gaming #

Alla fine anche SPC Gear ha preso in considerazione l’idea di realizzare un paio di auricolari da gaming, in modo da soddisfare l’esigenza, per molti, di avere un’alternativa alle cuffie a padiglione.

Negli anni abbiamo già avuto modo di esprimere il nostro interesse per gli auricolari da gaming, in quanto maggiormente comodi e meno invasivi delle classice cuffie ad arco durante le lunghe sessioni di gioco, una richiesta maggiormente spinta dalla necessità di minor peso sulla testa o di pressione sulle orecchie.

Ma adesso, andiamo direttamente a parlare delle Viro 101M. Disclaimer: le SPC Gear Viro 101M sono state inviate al recensore gratuitamente da SPC Gear in cambio di una recensione onesta. Al momento della recensione, le Viro 101M venivano vendute ad un prezzo medio di €27 su Cooling.pl.

Specifiche tecniche #

  • Configurazione: 1DD
  • Sensibilità: 98dB
  • Impedenza: 18 Ohm
  • Risposta in frequenza: 20 Hz - 22000 Hz
  • Cavo: Cavo intrecciato da 1,2 m con microfono
  • Tipo di connettore: Connettore jack di tipo L da 3,5 mm placcato oro

Packaging #

Imballaggio semplice, delle dimensioni “giuste” per contenere gli auricolari all’interno (particolarmente apprezzato l’uso corretto di plastica e carta senza esagerazioni).

Nella scatola troviamo:

  • SPC Gear Viro 101M
  • Una custodia rigida per il trasporto
  • 3 paia di cuscinetti in silicone di diverse dimensioni ed 1 paio di cuscinetti in foam
  • Manuale utente

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Qualità costruttiva e design #

La qualità costruttiva è molto buona e il peso non è eccessivo, specialmente considerando che ci sono dei magneti sotto i faceplates. La scelta di inserirli nei gusci nasce dall’esigenza richiesta da alcuni utenti di tenere le cuffiette al collo , evitando di doverli riporre nella custodia se momentaneamente non vengono utilizzati.

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Cavo #

Il cavo stock è solido ed intrecciato, una scelta sicuramente molto migliore rispetto al classico cavo gommato utilizzando da altri brands per gli auricolari da gioco. Il microfono sul cavo è più che decente e la voce risulta più che accettabile sia su Discord che in gioco. Tenendo conto del fatto che il 99% dei microfoni “on-board” provati su auricolari sotto i €30 è praticamente spazzatura, questo è invece di qualità superiore e di gran lunga più utilizzabile le chiamate o le chat vocali.

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Comfort e isolamento #

Le Viro 101M sono molto comode grazie al form factor di tipo “bullet” e al loro peso ridotto, ed i tips inclusi nella confezione sono più che decenti, cosa che comunque evita problemi di fitting. Se state cercando un set di auricolare da utilizzare lungo strade trafficate di città, probabilmente cercherei altro; in ogni altro caso, l’isolamento è più che sufficiente.

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Suono #

Buona parte delle decisioni di acquisto si effettuano in base alla qualità audio (o almeno così dovrebbe essere).

  • Preferenze personali del recensore: “ascolto davvero di tutto, anche se la mia preferenza principale va verso brani del girone “bass”. Apprezzo energia aggiunta in gamma alta e bassa e questo spesso mi porta a preferire prodotti con firme a V, Y e W, ma la verità è che preferisco avere diversi tipi di cuffie ed auricolari, con timbrica e firma differente, per poter decidere quale utilizzare in base a ciò che voglio ascoltare in un preciso momento. La varietà è e sarà sempre la benvenuta nella mia collezione.”

Attrezzatura da test utilizzata #

  • DAC: Topping E30
  • AMP: Topping L30
  • Telefoni cellulari: Poco F2 Pro, Samsung Galaxy S7 Edge
  • DAP portatili: Benjie S8/AGPTEK M30B
  • Altre fonti: Presonus AudioBox iONE

Serve un amplificatore? #

Abbiamo avvertito lievi miglioramenti se amplificate, ma sono decisamente valide anche senza amplificazione dedicata. Sicuramente non vale la pena acquistare un amplificatore dedicato solo per queste.

Firma sonora #

Letteralmente a V.

Gamma bassa: il sub-bass non ha un’estensione notevole, ma è udibile fino a che non si arriva ai registri più bassi. Le medio-basse sono indubbiamente enfatizzate e sono caratterizzate da una buona incisività, anche se per alcuni potrebbero essere un po’ “sopra le righe”. Se fossimo particolarmente interessi ai bassi, non riteniamo che questo sia il prodotto giusto, in quanto, seppur i bassi siano in rilievo, il sub-bass non fornisce un gran contributo all’energia della gamma bassa nel suo complesso. Per il gaming, questa invece è una buona notizia in dato che le frequenze più basse dello spettro solitamente non sono utili.

Gamma media: la gamma media è retrocessa e gli strumenti fanno un passo indietro, conducendo ad un suono meno “in your face” . Il timbro non tra i più naturali in questa fascia di prezzo, ma bisogna considerare che si tratta di auricolari “messi a punto” (a livello di frequenze) per i gamer e non per gli audiofili o per coloro che vogliono semplicemente sedersi ed ascoltare la musica nel modo più naturale possibile. Parlando di voci, quelle maschili sono leggermente coperte dal boost delle medio-basse mentre quelle femminili sono energiche grazie all’enfasi in gamma medio-alta.

Gamma alta: la gamma alta è in rilievo, con un quantitativo di dettaglio che non è poi così male (ho sentito set peggiori sotto i 50€, tra quelli che peraltro erano specificamente incentrati sulla musica), ma nuovamente, se siete alla ricerca di “hats” o “cymbals” più naturali e realistici in questa fascia di prezzo, dovreste forse guardare IEMs maggiormente pensate per l’ascolto musicale (che non sempre risultano adatte per giocare, a discapito di quanto si possa pensare).

Il soundstage non è molto ampio, e mi ricorda quasi una stanza di generose dimensioni con media profondità ed altezza inferiore alla media. Il loro punto di forza è sicuramente l’imaging, molto buono per il prezzo, specialmente se teniamo conto del fatto che la firma sonora sottolinea esattamente le frequenze che più ci servono in game. Le abbiamo provate su Apex Legends, Rainbow Six Siege, Counter Strike e Valorant, ed il posizionamento è sempre stato buono durante l’utilizzo.

Alcuni confronti #

DISCLAIMER: sono venduti come auricolari da gioco.

SPC Gear Viro 101M vs Final E500 #

Le Final E500 sono tra gli auricolari più apprezzati sotto i €30, soprattutto perché le persone si divertono con le registrazioni binaurali e li usano con VR e dispositivi simili (per questo motivo, è facile da intuire che rappresentino una sorta di “concorrente” per le 101M).\

Andando al punto: le E500 sono una miglior opzione per la musica e le 101M per i giochi. Questo non significa che le 101M non vadano proprio bene per la musica, semplicemente le E500 sono più adatte a questo scopo. Mentre le E500 riproducono i contenuti musicali in modo più naturale rispetto alle 101M, con una gamma media più presente, più dettaglio e con una migliore resa dei cantati, l’imaging delle 101M risulta migliore, e sebbene il soundstage sia leggermente più ampio sulle E500, le 101M riescono localizzare i suoni in modo più preciso nei giochi FPS competitivi per esempio.
Una cosa da notare è che le E500 non hanno un microfono su cavo mentre le 101M sì, per cui sono un prodotto più “rotondo” per i gamers che evita l’acquisto di un microfono esterno (che è ormai fondamentale per le sessioni di gioco online).

SPC Gear Viro 101M vs Cooler Master MH710 #

Molte persone non sanno dell’esistenza delle MH710 di Cooler Master, in quanto non hanno avuto un grande impatto sul mercato delle periferiche di gioco. Noi stessi abbiamo dovuto approfondire la questione. Le MH710 hanno un pulsante innovativo sul retro della scocca che le rende “open-back”, anche se quest’ultimo non le rende all’altezza di poter fornire un’esperienza di ascolto/gioco godibile.\

Cosa vogliamo da un paio di auricolari da gaming e perché le compriamo?
Vogliamo goderci i nostri giochi preferiti e sentire esattamente ciò che ci è utile. Le 101M offrono proprio questo: i passi sono distinguibili dal resto e provengono dalla posizione giusta, non c’è l’eccessiva quantità di bassi che caratterizza invece altri auricolari da gioco (che solitamente va a coprire tutto il resto), ed il microfono su cavo è più che decente.
Le MH710, d’altra parte, danno la possibilità di renderle “open-back” o “closed-back” in base alle esigenze, ma l’esperienza complessiva non è soddisfacente: i passi non sono localizzati con precisione, sia quando le si utilizza in modalità “open-back”, sia in “closed back”, e nonostante il microfono sia buono il prezzo è davvero troppo alto per le prestazioni complessive. In aggiunta, le 101M sono anche migliori nella riproduzione di contenuti musicali, in quanto le MH710 suonano in modo molto artificiale lungo l’intera gamma di frequenze.
Nessun dubbio su quale sia il prodotto migliore tra i due.

Conclusione #

I ragazzi di SPC Gear hanno finalmente “azzardato”, lanciando un paio di auricolari appositamente realizzati per i giocatori. E così vanno interpretate.

Perché andrebbero comprate? #

Semplice: hanno un microfono ed una firma sonora che mette in rilievo ciò che serve durante le sessioni di gioco. Non serve altro. Se invece fossimo alla ricerca di un paio di IEMs specificamente focalizzate sull’accuratezza tonale e sulla riproduzione di contenuti musicali, allora forse sarebbe meglio valutare qualche altro prodotto. Le Viro 101M ricevono sicuramente un bel pollice rivolto verso l’alto: il prezzo è corretto per il tipo di prodotto e per le prestazioni e se fossimo stufi di utilizzare sempre le cuffie full-size durante lunghe sessioni di gioco, queste sono sicuramente un’ottima alternativa.

Pro Contro
Ottime prestazioni in-game, buoni il pinpointing e la resa spaziale Altezza del soundstage mediocre
Comode, facili da tenere al collo grazie ai magneti Timbrica non adatta agli ascoltatori più esigenti
Buon microfono
Packaging “essenziale”: nessuno spreco eccessivo di carta e plastica
Il prezzo è corretto per il tipo di prodotto