LED RGB vs RGBIC: cosa cambia?

9 aprile 2022

Da qualche anno sul mercato consumer della domotica e dell'illuminazione casalinga, specialmente in ambito di pannelli da muro, è emerso un nuovo termine: RGBIC, da non confondere col normale RGB.

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Che differenza c’è tra RGB e RGBIC? #

RGBIC permette la visualizzazione di più colori simultaneamente su una striscia luminosa. Il protocollo base RGB invece può visualizzare solo un colore alla volta.

L’RGBIC (RGB + un chip indipendente incorporato) è molto simile al concetto di ARGB visto nei PC moderni, in termini di resa cromatica. Tuttavia rende possibile la realizzazione di forme e colori molto più complessi grazie anche al fatto di essere utilizzato su oggetti con fattori di forma più estesi o con più led.

Con questa tecnologia gli sviluppatori possono creare effetti di luce impressionanti. Oppure possono anche offrire la possibilità agli utenti di creare i propri pattern grazie alle applicazioni o software open source.

Se ciò che si vuole ottenere è una singola striscia led a cui far fare un singolo colore per volta o qualche effetto semplice come il classico respiro, allora la normale RGB è quanto basta.

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Un’altra differenza fondamentale è che le strisce led RGB base possono essere tagliate e riconnesse senza alcuna limitazione al numero di pezzi, mentre quelle RGBIC non possono assolutamente essere tagliate.

Tuttavia entrambe le tipologie di led possono essere utilizzate anche in contesti diversi dalla classica striscia, come per esempio i pannelli colorati.

Alcuni esempi #

Sono molti i brand che utilizzano tecnologie RGBIC o simili nel mercato domotico attuale. Uno tra tanti è Govee, che di recente ha inondato il mercato di prodotti per contrastare lo storico predominio di marchi ben noti come Nanoleaf.

Un esempio di RGBIC sono i loro pannelli 3D qui sotto, che sfruttano le sfumature dei led per genere figure tridimensionali nei pannelli (in uscita nell’estate 2022).

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