Corsair Virtuoso RGB Wireless XT - Recensione

31 gennaio 2023

Le Corsair Virtuoso RGB Wireless XT sono la punta di diamante tra gli headset di casa Corsair, caratterizzate da un design minimale, ottimi materiali e da features piuttosto interessanti.

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In breve #

Le Virtuoso Wireless sono un prodotto decisamente interessante, che oltre ad una firma sonora adatta al gaming integrano anche qualche funzione interessante come il dual-wireless.
C’è da lavorare ancora un pochino sulla clamping force, dato il loro peso, e bisogna fare molta attenzione ai competitors molto aggressivi che adottano strategie di pricing pericolose per prodotti come questo.



Introduzione e specifiche tecniche #

Le Corsair Virtuoso RGB Wireless XT sono la punta di diamante di Corsair per quanto concerne gli headset da gioco, e rappresentano una piccola evoluzione delle Virtuoso RGB Wireless mantenendo però lo stesso stile, le stesse dimensioni e gli stessi drivers.

Le caratteristiche tecniche delle Corsair Virtuoso Wireless sono le seguenti:

  • Dimensione dei driver → 50mm
  • Risposta in frequenza → 20Hz - 40kHz
  • Sensibilità cuffie → 382g
  • Sensibilità microfono → -42dB (+/-2dB)
  • Impedenza cuffie → 32 Ohms @ 2.5 kHz
  • Impedenza microfono → 2.0k Ohms
  • Connettività e compatibilità → Wireless 2.4 GHz (PC/Mac/Playstation), Bluetooth 5.0 con Qualcomm aptX HD Low-Latency (dispositivi mobili, PC), cavo jack 3.5mm (Nintendo Switch, dispositivi mobili, console), cavo USB (PC/Mac)
  • Autonomia dichiarata → 15 ore
  • Range di funzionamento wireless → 18 m
  • Connettore → 5
  • Peso →
  • Pads → Similpelle

Contenuto della confezione #

Il packaging è molto elegante e minimale, ma piuttosto ricco, e contiene:

  • Le Virtuoso RGB Wireless XT
  • Il ricevitore USB Wireless
  • Un cavo USB per usare le cuffie in modalità cablata USB
  • Un cavo jack 3.5 mm per usare le cuffie in modalità cablata in modo “standard”
  • Microfono staccabile
  • Una custodia in velluto per il trasporto
  • Manuale utente

Design e qualità costruttiva #

È piuttosto difficile trovare qualcosa da obiettare con riferimento alla qualità costruttiva delle Virtuoso RGB Wireless XT, sia per i materiali che per l’assemblaggio. Si tratta infatti di un prodotto davvero ben costruito, e che già a primo impatto risulta molto solido.

I padiglioni, esteticamente lucidi ma molto minimali e con un LED RGB integrato, sono per gran parte in plastica piuttosto robusta, si possono ruotare non solo in senso orario ma anche antiorario di 90°, per una rotazione complessiva di 180°, e i pads che li rivestono sono in similpelle di buona qualità.

L’imbottitura dell’headband non è tra le più ricche in circolazione, e probabilmente un’imbottitura leggermente più consistente sarebbe stata una scelta più azzeccata.
Gli slider laterali per adattare le cuffie alle varie dimensioni della testa sono ben costruiti, cosa da non sottovalutare (anche se a questa cifra, chiaramente c’era da aspettarsi una maggiore attenzione per questi aspetti). I padiglioni accolgono poi pulsanti e controlli specifici, tra cui un controller per il volume, un tasto multifunzione per il buetooth, il tasto di accensione e spegnimento attraverso cui si seleziona la modalità cablata o wireless, e chiaramente le varie porte USB e jack 3.5mm per la connessione cablata.
Inoltre, il microfono staccabile presenta un pulsante di “mute” che serve per silenziare il microfono, e che riteniamo piuttosto comodo data la posizione.

Connettività #

A livello di connettività, si può tranquillamente confermare l’altissima versatilità delle Virtuoso RGB Wireless XT. Le cuffie infatti funzionano sia tramite Bluetooth (con codec aptX HD e Low Latency) che tramite Wi-Fi 2.4 GHz (in quest’ultimo caso con l’ausilio del dongle fornito in confezione), ed è chiaramente possibile utilizzarle anche tramite il cavo jack 3.5mm fornito in confezione e con il cavo USB incluso (che appunto si può usare sia per utilizzarle, collegandole a PC/Mac, sia per ricaricarle).
Inoltre, se si possiedono altri prodotti Corsair che sfruttano la tecnologia Wireless 2.4 GHz Slipstream, è possibile connettere fino a 3 dispositivi usando un solo dongle.

Con riguardo ai cavi, sono entrambi rivestiti in corda, e mentre quello con connessione jack 3.5mm ha un controllo remoto per il volume, quello USB non lo ha.
L’utilizzo delle cuffie con cavo USB, però, garantisce una qualità audio superiore rispetto al semplice cavo con connettore jack da 3.5mm, in quanto ha un DAC integrato da 24 bit/96 KHz che fa piuttosto comodo nei casi in cui l’utente si appoggi solitamente in via diretta alla scheda madre.

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Parlando invece di wireless, è poi molto interessante la funzione dual-wireless, che consente di utilizzare in parallelo sia il Wi-Fi, tramite il dongle, sia il Bluetooth, per connettere parallelamente le cuffie ed un altro dispositivo (es. uno smartphone).
In questo modo è possibile utilizzarle per giocare al PC e nel frattempo effettuare chiamate, non perdere i suoni relativi alle notifiche dello smartphone e/o ascoltare audio dalle app di messaggistica (ed è inoltre possibile regolare i volumi dei due dispositivi separatamente dati i doppi controlli sui padiglioni).

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Batteria #

Parlando di autonomia, non possiamo che prendere atto della veridicità delle dichiarazioni della casa, che dichiara un’autonomia di 15 ore. Queste sono le ore che infatti le cuffie riescono ad offrire quando vengono usate in modalità dual wireless, ma nel caso in cui non siate interessati a questa particolare funzionalità, con uso “gaming” esclusivamente in Wi-Fi 2.4 GHz, si superano tranquillamente le 20 ore di gioco (anche se non è stato possibile arrivare a 25) in base al volume di ascolto e alla distanza dal dongle.

Le cuffie, inoltre, sono dotate di accelerometro, il quale permette di spegnerle quando ce le si toglie e di riaccenderle una volta che le si indossa nuovamente. Questa è una funzione sicuramente utile e piuttosto interessante che permette comunque un buon risparmio di energia nel complesso.

Non parliamo quindi di un prodotto che vuole “spaccare il mondo” in termini di autonomia, ma che preferisce puntare su alcune funzioni un po’ più onerose in termini di batteria, e per quanto questo ci faccia piacere è anche vero che l’autonomia diventa u fattore discriminante per la scelta di un headset da gioco (specialmente considerando i numeri raggiunti da alcuni competitors).

Comfort e isolamento #

Quando si parla di comfort e isolamento le opinioni possono spesso essere diverse dato che si parla di qualcosa di estremamente soggettivo, ma è bene spendere qualche parola per denotare alcuni punti focali.

In questo caso non ci troviamo da un prodotto capace di ribaltare gli schemi nel panorama wireless, e con questo ci riferiamo al fatto che il peso delle cuffie si sente, sia in mano che in testa. Non siamo in presenza di una cuffia dal peso mal distribuito o di qualcosa di estremamente scomodo, ma è bene precisare che non si tratta di un peso piuma, specialmente data la modesta imbottitura dell’archetto che allevia solo in parte la pressione sulla parte alta della testa.

A questo bisogna poi aggiungere un particolare che spesso per alcuni rappresenta una nota negativa, ma che in questo caso avrebbe contribuito in modo più che positivo: la clamping force.
Nel caso delle Virtuoso RGB Wireless XT, abbiamo notato una clamping force eccessivamente bassa, a tal punto che la “presa” intorno alle orecchie non risulta decisa e stabile, togliendo alla cuffia un ulteriore (ed importante) punto di appoggio su cui scaricare parte del peso. Inoltre, un clamping inefficace spesso porta ad avere un’esperienza sonora mista, ed infatti è questo il caso, in quanto la resa sonora varia in modo decisivo in base a come viene indossata la cuffia.

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Da ultimo, ma non per importanza, possiamo parlare molto bene dei pads, che anche se in similpelle sono molto morbidi al tatto e risultano piuttosto comodi. C’è da dire, però, che come su tantissimi altri prodotti di questo tipo la distanza tra l’orecchio e il rivestimento interno è un po’ limitata, e di conseguenza le persone dotate di orecchie di dimensioni particolarmente grandi potrebbero provare un leggero disagio durante lunghe sessioni.

Suono e microfono #

Le Virtuoso RGB Wireless XT rappresentano il fiore all’occhiello di casa Corsair per quanto riguarda gli headset, ma oltre alla maniacale attenzione al design e alla qualità costruttiva, come vanno in termini di qualità audio?

Innanzitutto è bene dire sin da subito che il tipo di connettività utilizzata, e i dispositivi a cui viene collegato l’headset, possono portare piccole differenze nell’ascolto, ma che queste difficilmente saranno rilevanti a tal punto da preferire un tipo di connessione rispetto all’altro.

Firma sonora #

In generale, le cuffie hanno una firma sonora neutrale tendente al brillante, proprio quello di cui una buona cuffia da gaming ha bisogno. Perchè questo? Molto semplicemente perché la gran parte delle informazioni utili in gioco (posizionamento avversari, passi, suoni di ricarica delle armi e via dicendo) si trovano nella parte medio-alta dello spettro.

Gaming #

Il grande problema di molti headset è l’eccessiva enfasi in gamma bassa, e per questo motivo, negli anni passati, si è sviluppato un trend per cui si tende a consigliare una cuffia hi-fi ed un microfono “standalone” piuttosto che un headset.
Le Virtuoso RGB Wireless XT, però, non hanno una gamma bassa eccessivamente in rilievo (anzi) e di conseguenza risultano più che adatte per giocare: l’esperienza di gioco è infatti di medio-alto livello, il posizionamento degli avversari in gioco è preciso e risulta semplice orientarsi in ogni situazione di gioco, specialmente nei giochi FPS in cui le differenze sono più evidenti.

Musica #

Con riguardo all’ascolto, le Virtuoso RGB Wireless hanno qualcosa da dire in più rispetto a molti prodotti della concorrenza.

Gamma bassa: La gamma bassa è neutrale, con bassi controllati e che puntano più sulla qualità che sulla quantità. Il sub-bass non ha un feeling viscerale e non scava molto in basso, ma anche in questo caso tutto è pulito e non ci sono sbavature.
Sicuramente, con un tuning di questo tipo, chi cerca una gamma bassa molto aggressiva per genere più spinti (EDM, hip-hop e simili) farebbe bene a cercare altro, in quanto si tratta di un prodotto nato per altri scopi e che non è dedicato all’ascolto di questi generi. Altra soluzione è utilizzare l’equalizzatore su iCUE, che comunque può dare una mano nel settare velocemente le cuffie secondo le preferenze del singolo utente.

Gamma media: La gamma media è lineare, e viene presentata con un approccio piuttosto equilibrato, ben lontano da quello adottato dai millemila prodotti con firma a V presenti sul mercato.
C’è da dire che i cantati maschili sono un po’ carenti di calore, e spesso alcuni strumenti come le chitarre classiche non hanno il giusto spessore nella traccia; questo avviene perché i bassi sono piuttosto lineari, e non avendo molta spinta non riescono a contribuire in modo decisivo al calore nella traccia. I cantati femminili, invece, sono presenti in giusta quantità, e la percepibile enfasi in gamma medio alta le aiuta ad emergere in modo più energico (anche se, a tratti, un po’ innaturale).

Gamma alta: La gamma alta è leggermente in rilievo, e questo proprio nell’ottica di ottenere un tuning adatto al gaming. C’è un buon quantitativo di dettaglio, specialmente se consideriamo si tratti di un prodotto da gaming, ed è un prodotto che di certo non manca di ariosità. Tuttavia, in generale, possiamo dire che coloro che hanno orecchie piuttosto sensibili alla gamma alta potrebbero avvertire la necessità di dare un piccolo ritocchino durante l’ascolto musicale, specialmente perché c’è un po’ di artificialità nei registri più alti.

L’imaging non è male, mentre il soundstage risulta piuttosto compresso nonostante il focus in gamma media e alta.

Microfono #

Il microfono funziona bene, la registrazione è piuttosto pulita e c’è un leggero focus sulla gamma medio alta, che riteniamo sia una scelta progettuale per migliorare le comunicazioni in chat vocale. Il volume invece è piuttosto elevato e questo è un pregio.
Patisce leggermente l’aria (come la maggior parte dei microfoni di questo tipo) e per questo motivo riteniamo che una buona aggiunta sarebbe stata una spugnetta da montare sul microfono, che pur coprendo l’indicatore di stato LED agirebbe da filtro anti-vento.
Corsair descrive questo microfono “per il Broadcast”, ed anche se crediamo sia un’affermazione leggermente tirata, possiamo confermare che la qualità è più che soddisfacente per chat vocali e comunicazioni in gioco.

Di seguito un piccolo test del microfono

Software #

Il software è iCUE, non il più leggero software in circolazione, e a questo proposito potrebbe sicuramente aiutare una maggiore modularità del software, permettendo di installare solo ciò che serve all’utente singolo ed evitando dimensioni di installazione importanti.

Si può dire però che le impostazioni relative all’headset funzionano a dovere e senza particolari intoppi (a parte qualche sporadico episodio in cui abbiamo dovuto chiudere ed aprire nuovamente iCUE perché questo rilevasse le cuffie connesse): è possibile cambiare il colore del logo Corsair sul padiglione, sincronizzarlo con il colore di altre periferiche di casa Corsair (es. tappetino, tastiera, mouse), utilizzare l’equalizzatore integrato, visualizzare lo stato della batteria e molto altro.

Ricordiamo inoltre che le cuffie arrivano con una licenza di utilizzo di Dolby Atmos, per cui basterà scaricare l’app Dolby Access dal Microsoft Store per usufruire subito di questa funzionalità (ma si arriva al download di Dolby Access anche nelle impostazioni delle cuffie su iCUE).



Pro e contro #

PRO CONTRO
Ottima qualità costruttiva Clamping force troppo bassa e peso non indifferente
Comparto sonoro di buon livello La percezione sonora varia in base a come si indossano
Ottima connettività Prezzo piuttosto elevato
Buon microfono Autonomia non eccellente se si valutano altri competitors
iCUE è molto pesante, un approccio “modulare” aiuterebbe