Asus ROG Harpe Ace Aim Lab Edition - Recensione

15 maggio 2023

ASUS ed Aim Lab uniscono le forze per realizzare un mouse di altissimo livello capace di fronteggiare gran parte della concorrenza.

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In breve #

Asus ha realizzato un prodotto davvero interessante, dotato di una componentistica all’altezza di un mouse top e una qualità costruttiva sorprendentemente buona.
Il prezzo è elevato, ma considerando i prodotti offerti dalla concorrenza, i costi di marketing e posizionamento tipici dei brand di queste dimensioni e la collaborazione con Aim Lab, si tratta di una richiesta consona al tipo di prodotto.



Introduzione e specifiche tecniche #

Le caratteristiche tecniche del Asus ROG Harpe Ace Aim Lab Edition sono le seguenti:

  • Sensore → ROG Aimpoint
  • Dimensioni → 127.5 x 63.7 x 39.6 mm
  • Peso → 54g senza cavo e USB dongle
  • Connettività → RF 2.4GHz, Bluetooth 5.1, Wired USB 2.0
  • Polling rate → 125, 250, 500, 1000
  • CPI Massimi → 36.000 CPI
  • Massima velocità e accelerazione → 650 IPS e 50 g
  • Autonomia dichiarata → 90 ore in modalità RF 2.4GHz e 98,5 ore in modalità Bluetooth (entrambi i valori si riferiscono all’utilizzo con LED spenti)
  • Numero di pulsanti → 5
  • Memoria integrata →

Contenuto della confezione #

Il packaging è delle dimensioni giuste, e non siamo in presenza di un unboxing particolarmente elaborato (tanto meglio, plastica inutile in meno).
La scatola contiene:

  • L’Asus ROG Harpe Ace Aim Lab Edition
  • Un cavo in simil-paracord con connettori USB-A e USB-C
  • Un convertitore USB da tipo A a tipo C
  • Un set di mouseskates di ricambio
  • Un set di grip tapes
  • Un set di adesivi ufficiali ROG
  • Un astuccio per il mouse
  • Un manuale utente

Design e qualità costruttiva #

Il mouse è quasi interamente nero opaco, con una texture ruvida e con tasti laterali di colore azzurro chiaro. Il logo ROG compare nella parte su cui si appoggia il palmo ma non è RGB, a differenza della rotellina che invece può essere personalizzata con colori ed effetti diversi tramite Armoury Crate.
Esercitando pressione sul lato il mouse non mostra debolezza nei materiali utilizzati e non flette, ed anche scuotendolo non si sente alcun rumore provenire dall’interno, per cui si può affermare che già da un primo contatto si presenta più che solido e ben costruito.

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I mouseskates sono 100% PTFE, scorrono molto bene, sono stondati sugli angoli, ed è anche presente un set di ricambio. Inoltre, è anche incluso un set di grip tapes da applicare sul mouse per migliorare il grip sui lati e sui tasti principali.

Pulsanti e rotellina #

I pulsanti principali poggiano su switch meccanici ROG 70M, più asciutti e rigidi della maggior parte degli Omron ma appena più leggeri dei Kailh GM8.0: in generale, si tratta di switch molto piacevoli al tatto. La pre-travel è praticamente assente e la presenza di post-travel è veramente minima, non rappresentando in alcun modo un problema (e questo proprio per trovare “il pelo nell’uovo” dato che c’è molto poco da dire sui pulsanti principali).
Nel complesso, siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla qualità degli switch e della loro risposta.

I pulsanti laterali (brandizzati Kailh) differiscono principalmente per la diversa pre-travel, leggermente più marcata su quello posteriore, ma sono in generale caratterizzati dalla giusta tensione e restituiscono un click solido.

La rotellina è appena più rumorosa rispetto alla media, ma gli steps sono ben marcati e l’attuazione della stessa avviene esercitando la giusta pressione: una delle migliori rotelline provate fino ad oggi in termini di feedback.
È bene ribadire che la longevità della rotellina dipende molto dall’utilizzo che se ne fa, e per questo motivo l’esperienza del singolo utente può variare.

Nella parte superiore del mouse non è presente alcun tasto per variare i CPI, ma è possibile scegliere una combinazione di tasti per poterli variare “On-the-Fly”, mentre nella parte inferiore del mouse sono presenti:

  • il selettore per la modalità di connessione (Bluetooth 5.1, USB 2.0 e RF 2.4GHz)
  • il tasto “Pair”, per l’accoppiamento della periferica (la sua utilità è ridotta, ma è un’aggiunta che di certo non guasta)
  • un tasto per variare i CPI
  • il vano per contenere il dongle USB

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Forma, dimensioni e peso #

Il mouse è di medie dimensioni ed è simmetrico, ma di fatto è dotato di tasti laterali solo a sinistra che lo rendono comodo quasi solamente per i destrorsi.

Il punto più elevato della scocca è al centro, i tasti principali sono piuttosto bassi ed in generale non si tratta di mouse molto alto o dalle forme particolarmente aggressive. Ricorda un po’ l’ASUS M4 Air che tanto ci era piaciuto, ma con una linea laterale meno morbida e meno scavata verso l’interno. I tasti laterali, inoltre, sono in posizione ottimale e si premono senza alcuna difficoltà anche in caso di mani relativamente piccole.

Siamo nuovamente in presenza di un mouse dedicato alla clientela fingertip/claw, che non esclude però del tutto la clientela claw-palm e palm data la gobba poco pronunciata e la forma piuttosto allungata (che permettono quindi un appoggio tutto sommato accettabile).\

Il peso è di 54g senza cavo e senza dongle inserito nel vano inferiore, relativamente basso considerando la presenza di una batteria integrata e la scocca non traforata a nido d’ape.

Connettività #

Il ROG Harpe Ace Aim Lab Edition può essere utilizzato tramite Bluetooth 5.1, RF 2.4 GHz, e USB.
Il Bluetooth non è consigliabile per giocare, ma consuma leggermente meno della connettività RF 2.4 GHz ed è quindi un’aggiunta che non guasta, considerando che può far comodo nel caso in cui si voglia utilizzare il mouse per utilizzi più basici risparmiando sul consumo di batteria.
La connessione è stabile sia tramite Bluetooth che tramite RF 2.4 GHz e non ci sono problematiche da segnalare.

Il cavo Ultraweave da 2 metri incluso può essere usato sia per la ricarica che per l’effettivo utilizzo del mouse durante le sessioni di gioco, è molto leggero, piacevole al tatto, e non tende a “respingere” il mouse sul tappetino.

Batteria #

L’autonomia dichiarata è di 90 ore in modalità RF 2.4GHz (con LED spenti), e dopo qualche ciclo di ricarica possiamo affermare che in media il mouse si è spento dopo circa 80 ore.
A grandi linee, quindi, con un utilizzo medio di 5 ore al giorno, il mouse necessiterà di essere ricaricato dopo poco più di due settimane.

Per testare la durata della batteria con connettività Bluetooth abbiamo utilizzato il ROG Harpe Ace Aim Lab Edition durante una normale giornata lavorativa di circa 8 ore, e controllando l’autonomia residua a fine giornata il software riportava 88%. Abbiamo quindi perso il 12% in 8 ore, per cui ipotizzando di usarlo allo stesso modo ci aspettiamo che il mouse non arrivi ad eguagliare perfettamente il valore dichiarato dalla casa. Niente di disastroso, comunque, considerando si tratti di un quantitativo più che buono di ore di autonomia.

È poi presente la classica funzione di sospensione se dopo un certo quantitativo di minuti il mouse non viene utilizzato, ed è altresì selezionabile la percentuale di batteria sotto cui la rotellina del mouse indica la bassa autonomia residua.

Sensore e prestazioni #

Il sensore utilizzato è il ROG AimPoint, che sulla carta sembra essere assimilabile ad un PMW3395. Si tratta ovviamente di un sensore top di gamma, capace di raggiungere fino a 36.000 CPI, 650 IPS di accelerazione, e un polling rate di 1.000Hz.

Abbiamo eseguito qualche test per verificare la bontà del sensore, e di seguito analizziamo alcuni punti in particolare.

I test sono stati effettuati con Armoury Crate versione 5.1.10, versione dispositivo 2.00.09 e versione dongle (2,4GHz) 3.00.06.

Corrispondenza CPI #

La deviazione CPI è sempre negativa e si mantiene sotto la soglia di tolleranza dell’1% dichiarata da ASUS. L’ultima misurazione è comunque in linea con l’1% e considerando che le misurazioni sono soggette ad errore umano riteniamo eccellente il lavoro svolto da ASUS a questo riguardo.

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Massima velocità di tracciamento #

Sia in modalità wireless che con cavo il mouse non mostra alcun tipo di problema nel tracciamento, anche cercando di spostarlo a velocità difficilmente raggiungibili durante una sessione di gioco.

La SRAV (Speed-Related Accuracy Variance) rappresenta quello che molti chiamano “accelerazione”, che come ben sappiamo non è ben vista nei mouse da gaming.
Il mouse viene spostato molto velocemente in una direzione, e viene poi fatto tornare lentamente alla posizione iniziale: possiamo notare dal grafico che la curva torna esattamente allo stesso livello di partenza, per cui il ROG Harpe Ace Aim Lab Edition non presenta accelerazione indesiderata.

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Smoothing #

Per avere conferma dell’assenza di smoothing dobbiamo osservare i grafici e assicurarci di non vedere “kinks” (parti spigolose) nella curva. Solitamente questi sono presenti quando il sensore tenta di contenere il jitter, introducendo latenza indesiderata.

L’ASUS ROG Harpe Ace Aim Lab Edition non mostra differenze in modalità wired e wireless, comportandosi egregiamente sia a 800 CPI che a 36.000 (il massimo valore raggiungibile dal sensore), per cui non possiamo che confermare l’ottima implementazaione del sensore.

Angle snapping, jitter e lens rattle #

Non c’è alcun angle snapping visibile durante i test su paint.
Il jitter è comincia ad essere visibile a 16.000 CPI mentre è assente ad 8000, per cui possiamo affermare cominci a presentarsi indicativamente sopra i 10.000.
Questa è un’ulteriore conferma sull’assenza di smoothing, in quanto quest’ultimo è solitamente conseguenza di operazioni di contenimento del jittering.

Il test relativo al lens rattle è stato invece effettuato a 36.000 CPI e non si è rilevata alcuna anomalia, pertanto si è evitato di effettuare lo stesso test a 800 CPI.

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Consistenza del polling rate #

Il polling rate è generalmente stabile a tutti i settaggi, a parte qualche outlier comunque fisiologico, e non si evidenziano problemi o anomalie.

Lift off distance #

La lift-off distance (LoD) è regolabile tramite Armoury Crate, e presenta opzioni predefinite e manuali. Tra le predefinite troviamo la scelta del il mousepad che si sta utilizzando, (anche se non compare il ROG Hone Ace, rendendo difficile la valutazione di questa funzione specifica), e la scelta tra due regolazioni LoD predefinite, che rispetto ad altri mouse ASUS sembrano implementate meglio (su altri prodotti della casa non avevamo notato differenze significative tra i due livelli, che in questo caso invece ci sono). I due settaggi predefiniti della LoD sono:

  • Bassa: già ad un DVD il mouse non traccia
  • Alta: il mouse traccia ad 1 DVD, non a 2 DVD.

Esiste poi la possibilità di effettuare una calibrazione manuale, ed effettuandola utilizzando il ROG Hone Ace il mouse si è successivamente comportato come nel caso del settaggio predefinito con LoD Bassa.

Software #

Armoury Crate #

Il mouse può essere personalizzato tramite Armoury Crate, più volte esplorato e commentato anche in precedenti recensioni.
Nel caso dell’ASUS ROG Harpe Ace Aim lab Edition, abbiamo provato a scaricare la versione software completa (ovvero quella che permette di scegliere il mouse manualmente per l’installazione) ma non abbiamo trovato questo modello nella lista dei mouse. Abbiamo quindi successivamente installato la versione Lite, la quale individua automaticamente i dispositivi ed installa tutto ciò che serve in autonomia.

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Il software nel complesso non ha delle vere e proprie mancanze a livello di features, dalla mappatura dei tasti alla selezione del polling rate, dal settaggio della lift-off distance alle macro, e sono presenti anche una sezione per il monitoraggio della batteria ed una per la calibrazione della superficie.
Continua però ad essere, oltre che pesante a livello di memoria occupata, piuttosto dispersivo, con funzioni distribuite inutilmente su numerose schede che spesso risultano relativamente vuote (e che si potrebbero quindi accorpare).

Da segnalare inoltre tre problemi principali del software in quanto tale:

  • La disinstallazione del software lascia alcuni files che non vengono puliti se si disinstalla semplicemente l’app dalle impostazioni di windows, e per questo motivo ASUS ha creato un’uninstaller specifico (la guida si trova a questo link).
    La soluzione proposta è a nostro avviso un po’ scomoda, e crediamo che ASUS debba migliorare questo aspetto, rendendo meno macchinosa la disinstallazione del software.
  • Gli aggiornamenti sono molto frequenti, ma spesso per poterli installare è necessario verificare i nuovi aggiornamenti più volte di fila e riavviare Armoury Crate.
    Da non tralasciare, peraltro, il fatto che una volta installato per la prima volta il programma si viene già avvisati dell’esistenza di una nuova versione per invitare l’utente all’aggiornamento (mentre sarebbe più comodo far già installare all’utente l’ultima versione).

Aim Lab #

Armoury Crate non è l’unico software a corredo, ed infatti la collaborazione con Aim Lab porta con sé l’omonimo software, ormai molto popolare a livello globale nel mondo degli FPS competitivi.
Il software in questo caso si arricchisce di alcune funzioni specifiche per il ROG Harpe Ace Aim Lab Edition e per il ROG Hone Ace Aim Lab Edition, che seppur non troviamo “disruptive” rappresentano un’ulteriore plus in un pacchetto già completo come quello offerto da ASUS con questo prodotto.

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All’interno di Aim Lab ci sono infatti alcuni piccoli programmi di training e dei test per migliorare la propria mira nei giochi FPS, ed è il software stesso ad analizzare il comportamento del giocatore per consigliargli correzioni sulle impostazioni di sensibilità, angolazione del mouse e così via.
Nello specifico, abbiamo provato tutti e 4 i percorsi previsti dalla sezione di ottimizzazione e possiamo fornirne una breve descrizione:

  • Sensitivity: test su tracking e flick inferiori a 180°. Restituisce un valore in cm/360.
  • Mouse DPI: stessi test del percorso “Sensitivity” ma restituisce un valore in DPI (CPI).
  • Angle Tuning : test su tracking con listelli che percorrono direzioni in orizzontale e diagonale, cambiando man mano inclinazione per consigliare le impostazioni sulla regolazione angolare presente su Armoury Crate.
  • Liftoff Distance: test su tracking a 360 gradi. Il software cambia continuamente la LoD per verificare quando il giocatore traccia meglio.

Nella sezione “Allenamento” è poi presente un task chiamato “ROG 360” (maggiori informazioni a questo link), che sfrutta il righello disegnato sul ROG Hone Ace Aim Lab Edition, il tappetino ufficiale da abbinare a questo mouse. Non ci è chiaro, tuttavia, quanto possa incidere questo specifico scenario nel complesso degli allenamenti possibili.

Asus ROG Harpe Ace Aim Lab Edition vs Logitech G Pro X Superlight #

  • Design, forma e dimensioni
    Unica area su cui forse è possibile non essere allineati, dato che il G Pro X Superlight è più alto, ha una gobba più pronunciata e centrata ed è leggermente più corto. Più si è vicini al claw e fingertip “puri”, più la proposta di ASUS diventa interessante; diversamente, le prese ibride favoriscono il G Pro X Superlight per un supporto maggiore.

  • Qualità costruttiva
    ASUS ROG Harpe Ace Aim Lab Edition è vince sicuramente per la maggior solidità, per il minor flex nella parte bassa e per la scocca meno scivolosa.

  • Tasti e rotellina
    La minor pressione necessaria per attuare i tasti principali del G Pro X Superlight sarebbe anche in grado di lasciare tutto ad un “dipende dalle preferenze personali”, ma la verità è che gli switch montati sul ROG Harpe Ace Aim Lab Edition sono decisamente superiori, con meno pre e post-travel e con un feedback al click molto più asciutto e deciso, meno “metallico” anche in termini sonori.
    Anche la rotellina è migliore sul ROG Harpe Ace Aim Lab Edition: marca meglio i vari steps e non è rumorosa allo stesso modo.

  • Mouseskates
    Il glide è simile, con un leggero vantaggio per il ROG Harpe Ace Aim Lab Edition.

  • Sensore e software
    Sul sensore c’è poco su cui discutere: entrambi i sensori hanno prestazioni eccellenti e non si rilevano differenze all’atto pratico.
    Con riferimento al software, G Hub ci è sembrato visibilmente più piacevole, più intuitivo ed anche più leggero rispetto al più “disordinato” e pesante Armoury Crate.

  • Vincitore del confronto
    Il vincitore del confronto è senz’altro l’ASUS ROG Harpe Ace Aim Lab Edition, nonostante il G Pro X Superlight (la cui recensione completa si trova a questo link) abbia rappresentato per molto tempo un punto di riferimento per il pro gaming sul mercato dei prodotti “mainstream”.
    La proposta di ASUS, al netto di un software di personalizzazione meno curato e rifinito, è infatti più interessante, grazie ad una qualità costruttiva superiore, una scelta dei componenti più interessante ed una scocca meno scivolosa.



Pro e contro #

PRO CONTRO
Qualità costruttiva, materiali e componenti Armoury Crate è da migliorare assolutamente
Sensore ben implementato Prezzo molto elevato, anche se consono per il tipo di prodotto
Supporto bluetooth oltre al 2,4GHz e USB
Scocca non scivolosa, impugnatura “safe”
Griptapes e mouseskates di ricambio inclusi