Cooler Master MM712 - Recensione

7 marzo 2023

Il Cooler Master MM712 arriva sul mercato come successore dell'amato MM710, in una versione wireless e che presenta alcuni importanti cambiamenti.

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In breve #

Il Cooler Master MM712 arriva sul mercato come vero upgrade del MM710. Niente scocca traforata, batteria integrata, la stessa forma che ha reso celebre il predecessore e tanta sostanza.
In generale, un prodotto di dimensioni contenute e dall’elevato potenziale che ha tutte le carte in tavola per dare filo da torcere alla concorrenza.



Introduzione e specifiche tecniche #

Il nuovo MM712 riprende l’amato form factor del MM710, ma si sbarazza del cavo e della scocca a nido d’ape per offrire un’esperienza differente.

Le caratteristiche tecniche del MM712 sono le seguenti:

  • Sensore → PAW 3370
  • Dimensioni → 116.5 x 62.4 x 38.3 mm
  • Peso → 59g senza cavo e USB dongle
  • Connettività → RF 2.4GHz, Bluetooth 5.1, Wired
  • Polling rate → 125, 250, 500, 1000
  • CPI Massimi → 19.000 CPI
  • Massima velocità e accelerazione → 400 IPS e 50 g
  • Autonomia dichiarata → 80 ore in modalità RF 2.4GHz, 180hr in BLE (entrambi i valori si riferiscono all’utilizzo con LED spenti)
  • Numero di pulsanti → 6
  • Memoria integrata →

Contenuto della confezione #

Il packaging è giusto per il tipo di prodotto: la scatola è di dimensioni ridotte ed il contenuto è “essenziale”. Contiene:

  • Il MM712
  • Un cavo “Ultraweave” in simil-paracord
  • Un convertitore USB da tipo A a tipo C
  • Un set di grip tapes
  • Un manuale utente

Non è invece presente alcun set di mouseskates di ricambio purtroppo, sarebbe stata la ciliegina sulla torta.

Design e qualità costruttiva #

Il design è minimale, la scocca non è a nido d’ape ed è solida al tatto. Il flex sui lati e minimo, ed anche premendo con forza sui lati non si riesce ad attuare nessuno dei due tasti laterali, segno che il mouse è ben costruito.
Provando a scuoterlo, inoltre, non si sente alcun rumore provenire dall’interno.

I mouseskates sono in PTFE e scorrono bene, ma è un vero peccato che Cooler Master non abbia incluso un set di mouseskates di ricambio, specialmente considerando che l’MM710 viene venduto ad un prezzo decisamente più basso e ne è dotato.

È però presente un set di grip tapes da applicare sul mouse, che aumentano il grip sui tasti principali e sui lati, e che riteniamo siano un aggiunta decisamente utile.

In foto, il MM712 sopra il Cooler Master MP511 Speed XL.

Pulsanti e rotellina #

I pulsanti principali poggiano su switch ottici LK, per molti non il top in termini di feeling e di feedback ma decisamente superiori rispetto alla soluzione adottata da Cooler Master sul precedente MM710. Certamente, se confrontati con switch come i Kailh GM8.0 o altri switch di simile livello, sfigurano un po’.

I pulsanti laterali, allo stesso modo, presentano leggeri miglioramenti, a differenza di quelli principali che sul MM712 sono proprio su un altro pianeta. In ogni caso, i Kailh montati sul lato sinistro sono ben in tensione, e anche se la corsa è abbastanza lunga non hanno click “blando”.

La rotellina è scorrevole con steps non molto marcati, e l’attuazione della stessa avviene senza esercitare molta pressione. È bene ribadire che la longevità della rotellina dipende molto dall’utilizzo che se ne fa, e per questo motivo l’esperienza del singolo utente può variare.

Nella parte superiore del mouse non è presente alcun tasto per variare i CPI, ma è possibile scegliere una combinazione di tasti per poterli variare On-the-Fly, mentre nella parte inferiore del mouse sono presenti:

  • il selettore per la modalità di connessione (Bluetooth 5.1, USB e RF 2.4GHz)
  • il tasto “Pair”, per l’accoppiamento della periferica (la sua utilità è ridotta, ma è un’aggiunta che di certo non guasta)
  • un tasto per variare i CPI
  • il vano per contenere il dongle USB

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Forma, dimensioni e peso #

Il mouse è simmetrico, di piccole dimensioni, e presenta un leggero incavo sotto il tasto laterale anteriore. Si tratta di un mouse che, considerata solo la forma, potrebbe essere ideale anche per i mancini, ma che di fatto è dotato di tasti laterali solo a sinistra che risultano comodi solo per i destrorsi.

Il mouse presenta una gobba, piuttosto pronunciata, nella parte posteriore, per poi terminare con tasti frontali a media altezza.
La presa claw è sicuramente la favorita, meno adatta invece la presa fingertip, che riteniamo sia molto “al limite” e di difficile applicazione. Nulla da dire con riguardo alla presa palm, che risulta piuttosto improbabile data l’altezza della gobba.
Gli utenti con mani di grandi dimensioni farebbero bene a guardare altrove, in ogni caso, in quanto si tratta di un mouse pensato per mani medie e piccole.

Il peso è di 59g senza cavo e senza dongle inserito nel vano inferiore, e considerando la batteria integrata e la scocca non traforata a nido d’ape possiamo dire sia un prodotto più che leggero.

Connettività #

Il Cooler Master MM712 può essere utilizzato tramite Bluetooth 5.1, RF 2.4 GHz, e USB.
Il Bluetooth non è utilizzabile per giocare, ma consuma meno rispetto al 2.4 GHz ed è quindi un’aggiunta che non guasta, e che anzi fa comodo nel caso in cui si voglia utilizzare il mouse per utilizzi più basici, risparmiando sul consumo di batteria.
La connessione è stabile sia tramite Bluetooth che tramite RF 2.4 GHz e non ci sono problematiche da segnalare.

Il cavo Ultraweave da 1.8 metri incluso può essere usato sia per la ricarica che per l’effettivo utilizzo del mouse durante le sessioni di gioco, è molto leggero, piacevole al tatto, e non tende a “respingere” il mouse sul tappetino.

Batteria #

L’autonomia dichiarata è di 80 ore in modalità RF 2.4GHz (con LED spenti), e dopo qualche ciclo di ricarica possiamo affermare che in media il mouse si è spento dopo poco più di 80 ore (la maggior parte delle volte intorno alle 85 ore).
A grandi linee, quindi, con un utilizzo medio di 5 ore al giorno, il mouse necessiterà di essere ricaricato all’incirca una volta ogni due settimane.

Non avendo testato la batteria in modalità Bluetooth 5.1 (in quanto non adatta al gaming) non possiamo confermare o smentire i valori dichiarati dalla casa, ma considerando che solitamente si tratta di valori quasi doppi rispetto a quelli raggiunti in modalità RF 2.4GHz possiamo ritenere i dati dichiarati piuttosto affidabili.

È poi presente la classica funzione di sospensione se dopo un certo quantitativo di minuti il mouse non viene utilizzato, ed è altresì presente una modalità a basso consumo energetico, la quale però non viene spiegata all’interno del software in alcun modo e presumiamo agisca solamente sui LED (anche perché, una volta attivata, polling rate, CPI, macro ed altre impostazioni non vengono influenzate in alcun modo).

Sensore e prestazioni #

Rispetto al MM711 è cambiata la posizione del sensore nella parte inferiore del mouse, e questo comporta una sottile differenza che comunque può essere curiosa per alcuni giocatori.
Anche se in questo campo è la soggettività a farla da padrone, i movimenti più ampi dipendono solitamente dal movimento del braccio nel complesso, mentre gli aggiustamenti più fini nella mira vengono effettuati ruotando il polso: questo significa che, dato il movimento ad arco/mezzaluna effettuato per i piccoli aggiustamenti di polso, un sensore posizionato in una posizione più alta rispetto al centro può significare una maggiore distanza percorsa dal sensore se si gioca molto di polso.
Cosa significa? Significa che rispetto al MM710 i movimenti di polso risultano più accentuati nell’utilizzo pratico, per cui siamo sicuri che chi usava il fratellino cablato necessiterà di un po’ di tempo per abituarsi.

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Il sensore utilizzato è un PAW 3370, già utilizzato sul MM731 e su mouse di alcuni competitors come il Delux M800 Pro, il Mountain Makalu 67 e l’Endgame Gear XM1r. In generale, si tratta di un sensore relativamente recente e che viene solitamente montato su mouse wireless dato il basso consumo di energia, pur mantenendo ottime prestazioni. I CPI massimi si fermano a 19.000, mentre la massima velocità di tracciamento è di 400 IPS (leggermente sopra i 10 m/s).

Abbiamo eseguito i soliti test per verificare la bontà del sensore, e di seguito analizziamo alcuni punti in particolare.

I test sono stati effettuati con Masterplus 1.8.7, firmware wired 0256 e firmware wireless 0152.

Corrispondenza CPI #

La deviazione CPI è quasi sempre negativa e generalmente molto contenuta (sotto il 2% in questi test), per cui possiamo affermare che Cooler Master abbia lavorato piuttosto bene su questo aspetto.

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Massima velocità di tracciamento #

Spostando molto in fretta il mouse, come si vede dal grafico, il tracking non presenta problemi quando usato con cavo.
Utilizzandolo in modalità wireless, però si nota uno strano kink sulla destra che non riusciamo a spiegarci.

La SRAV (Speed-Related Accuracy Variance) rappresenta quello che molti chiamano “accelerazione”, che come ben sappiamo non è ben vista nei mouse da gaming.
Il mouse viene spostato molto velocemente in una direzione, e viene poi fatto tornare lentamente alla posizione iniziale: possiamo notare dal grafico che la curva torna esattamente allo stesso livello di partenza, per cui il Cooler Master MM712 non presenta accelerazione indesiderata.

Angle snapping e jitter #

Non c’è alcun angle snapping visibile durante i test su paint.
Il jitter è leggermente visibile a 19.000 CPI mentre è assente ad 8000, per cui possiamo affermare cominci a presentarsi indicativamente sopra i 10.000

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Lens rattle #

I test relativi al lens rattle sono stati effettuati a 19.000 CPI e poi a 800.
Ci saremmo potuti fermare già all’assenza di anomalie a 19.000 CPI, ed infatti il test a 800 CPI conferma l’assenza di lens rattle.

Consistenza del polling rate #

Il polling rate è generalmente stabile a tutti i settaggi, a parte qualche outlier comunque fisiologico, e non si rilevano problemi rilevanti.

Smoothing #

Per avere conferma dell’assenza di smoothing dobbiamo osservare i grafici e assicurarci di non vedere “kinks” (parti spigolose) nella curva. Solitamente, quando questi sono presenti, si tratta di un comportamento (che idealmente non vogliamo) del sensore, il quale invia in ritardo l’input per effettuare delle correzioni sul jitter.

In modalità wired, il MM712 non presenta alcuna traccia di smoothing a 800 CPI, mentre questo è piuttosto evidente a 19.000 CPI. Si tratta di un comportamento non raro per questo sensore e riteniamo sia fisiologico.
In modalità wireless, il MM712 mostra qualche traccia di smoothing già a 800 CPI, come si evince dal kink nella parte destra del grafico, cosa che diventa ancora più evidente a 19.000 CPI.

Durante l’uso day-to-day e le sessioni di gioco non si nota alcun comportamento anomalo del sensore, ma siamo convinti che con qualche aggiornamento firmware si potranno ottenere plot esenti da smoothing a bassi CPI in modalità wireless.

Lift off distance #

La lift-off distance (LoD) è regolabile tramite Masterplus+, ma tra i due settaggi all’atto pratico non ci sono differenze rilevanti nel test con i DVD, in quanto il mouse traccia ad un DVD ma smette di tracciare a 2 DVD.

Software #

Il software è Masterplus+, un software che nel tempo è migliorato rispetto alle sue prime versioni e che comunque fa il suo dovere.
Tra i lati positivi troviamo sicuramente un design piuttosto riconoscibile del software e una disposizione piuttosto intuitiva delle varie schede e delle varie opzioni, che risultano semplici da identificare ed attivare (cosa non scontata). Lati negativi rilevanti non sembrano essercene, se non il fatto che dopo tutti questi anni il file di installazione del software sembra avere ancora qualche problemino coi certificati, per cui bisogna per il momento ignorare l’alert di Windows e proseguire nell’installazione senza certificati.

Sono presenti chiaramente tutti i controlli relativi alla modalità sospensione e a quella a basso consumo energetico, alla mappatura dei tasti, alle macro, all’illuminazione, e a tutto ciò che riguarda i CPI, il polling rate, e tutti i settaggi riguardanti le prestazioni del mouse.

Anche nel caso di Masterplus+ sono presenti opzioni per configurare più periferiche di Cooler Master e sincronizzarne l’illuminazione o creare profili personalizzati, e non manca un piccolo centro di monitoraggio hardware che riporta le temperature, l’utilizzo della memoria e della CPU e via dicendo.
Segnaliamo poi che non è presente una sezione dedicata all’aggiornamento del firmware delle varie periferiche, in quanto, in presenza di nuove versioni, queste vengono proposte per l’installazione al momento dell’apertura di Masterplus+, dato il controllo automatico degli aggiornamenti.

Cooler Master MM712 vs MM710 #

  • Design, forma e dimensioni : Design, forma e dimensioni identici.

  • Qualità costruttiva: MM712 è più solido, ha meno flex sui lati, e pesa circa 10 grmammi in più (giustificati dalla presenza di una batteria integrata).
    In generale, la qualità costruttiva è migliorata ed anche i materiali plastici sembrano di qualità leggermente superiore.

  • Tasti e rotellina: i tasti principali sono migliorati in tutto e per tutto, con click più decisi e pre e post-travel praticamente ridotti all’osso rispetto al MM710 (che invece aveva parecchie incertezze sotto questo profilo). Anche i tasti laterali presentano un leggero miglioramento nella corsa, ma le differenze non sono così rilevanti come per quelli principali.
    La rotellina, invece, presenta steps più marcati e definiti sul MM710, mentre sul MM712 questa definizione sembra mancare un po’.

  • Mouseskates: la scorrevolezza è la stessa, in quanto i mouseskates non sono cambiati. C’è da dire che erano già piuttosto scorrevoli e per questo motivo Cooler Master non ha effettuato modifiche (come dicono spesso gli informatici, “if it works, don’t touch it”).

  • Sensore e software Il sensore del MM710 misurava meglio di questo 3370, ma pragmaticamente il tracking è ottimo su entrambi. All’atto pratico, l’unica differenza tangibile è quella dovuta al diverso posizionamento del sensore nella parte inferiore, che condiziona direttamente gli aggiustamenti di mira e che può risultare un vantaggio o uno svantaggio in base alle abitudini di gioco.
    Il software è il medesimo, per cui nessuna differenza sotto questo aspettp.

  • Vincitore del confronto Chiaramente, il MM712 ha la meglio tra i due, e non solo per il prezzo.
    Le migliorie apportate sono tangibili, e si può toccare con mano la maggiore solidità, la più decisa risposta dei tasti e l’assenza del fastidioso wobble dei tasti principali che invece contraddistingueva molti samples del MM710; inoltre, per soli 10 grammi in più, si ha un prodotto senza scocca traforata, con batteria integrata e tutto questo senza rinunciare alla tanto apprezzata scocca del predecessore.
    Possiamo quindi dire che il MM712 sia un vero upgrade del MM710 su quasi tutti i fronti, e che valga la differenza di prezzo senza ombra di dubbio.



Pro e contro #

PRO CONTRO
Piccolo, leggero, affidabile Switch principali ancora migliorabili
Target ben preciso e direzione chiara Steps della rotellina da marcare maggiormente
Mouseskates piuttosto scorrevoli Qualche incertezza misurata in modalità wireless
3 tipi di connettività: USB, RF 2.4 GHz, BLE Un set di mouseskats di ricambio non avrebbe sfigurato
Incluso set di grip tapes
Masterplus è migliorato parecchio