THERMALTAKE THE TOWER 100 MINI ITX - RECENSIONE

Il Thermaltake The Tower 100 è un case mini-itx molto particolare, con un’estensione verticale notevole accompagnata da un triplo vetro temperato per un effetto “vetrina”.

Il design verticale inoltre ci permette di installare schede video dalla lunghezza massima di 330mm, lunghezza poco diffusa nel mondo ITX. Include una quantità notevole di griglie d’aerazione coperte da filtri anti polvere e sfrutta ogni lato e angolazione per le componenti al suo interno.

#CARATTERISTICHE GENERALI

Per quanto riguarda le ventole in dotazione, ne troviamo già montate sul case due da 120mm di tipologia DC, ma il Tower 100 supporta anche ventole da 140mm qualora volessimo sostituire quelle stock incluse con esso.

Una nota abbastanza dolente riguarda i dissipatori a liquido AIO, infatti il case può ospitare al massimo un radiatore da 120mm sulla parte superiore; invece, per quanto riguarda i dissipatori ad aria, l’altezza massima dichiarata è di 190mm. A patto che non vadano a coprire gli slot delle memorie RAM, possiamo montare anche un Noctua NH D-15, un ARCTIC Freezer 50, o qualsiasi altro dissipatore ad aria per migliorare la dissipazione interna. Solitamente i dissipatori da 120 mm a liquido sono sconsigliabili, perché lasciano molto a desiderare in termini di prestazioni. Oltretutto inserendolo limiteremo l’estrazione d’aria calda dal case, che possiamo agevolare con una ventola in quella posizione (Possibilmente di buona qualità)

#PRIME IMPRESSIONI E FASE DI MONTAGGIO

Una delle prime cose che saltano all’occhio non appena smontiamo le paratie posteriori, è l’enorme quantità di spazio a disposizione per i cavi; inoltre l’intero case è completamente modulare, così da semplificare l’assemblaggio riducendolo ad uno scheletro di acciaio e plastica.

NOTA BENE: prima di fare qualsiasi cosa, dobbiamo assolutamente togliere la paratia nella parte superiore del case, altrimenti non riusciremo a smontare i tre pannelli in vetro temperato.

Partendo dall’alimentatore, il montaggio risulta molto pratico e semplice, tuttavia abbiamo notato che occorreranno dei cavi particolarmente lunghi, altrimenti potremmo riscontrare difficoltà nel raggiungere i collegamenti con il processore e la scheda madre.

In ogni caso, possiamo acquistare delle prolunghe di terze parti per ovviare al problema.

Spostandoci sulla scheda video, il T100 presenta un pannello mesh posizionato in prossimità delle ventole di quest’ultima, così da permetterle di prendere aria fresca dall’esterno senza eccessive limitazioni. Rispetto alla prima interazione, che abusava del vetro rendendo il case una vera e propria bara, questo case ha decisamente migliorato la questione del flusso d’aria in ingresso ed uscita.

Sul retro del case, all’altezza della scheda madre, troviamo una seconda ventola, che Thermaltake dispone di fabbrica in estrazione. Noi l’abbiamo montata in immissione.

Consigliamo in generale di sostituire le ventole di fabbrica per migliorare le temperature e soprattutto ridurre la rumorosità, visto che entrambe quelle “stock” sono di tipologia DC 3 pin e quindi poco modulabili.

In generale, assemblare una build all’interno di questo case risulta parecchio semplice e pratico, dato anche l’elevato spazio a disposizione. Inoltre la maggior parte dei cavi verrà nascosta da delle apposite paratie, come per esempio quelli della scheda video, dell'alimentatore e della scheda madre.

Il case non presenta particolari difetti in fase di assemblaggio, visto che dispone di spazi comuni solamente nel mondo ATX.

A livello di materiali mantiene una buona qualità costruttiva a 360°. Anche i filtri anti polvere e le griglie, per quanto interamente di plastica, danno un senso di solidità generale. La nota dolente è più che altro la poca possibilità di personalizzazione nel posizionamento delle componenti, che invece aiuta molto rendendo l’assemblaggio “su binari” e ideale per un novellino nel mondo degli ITX. Il margine di manovra è comunque notevole viste le dimensioni e permette di aggirare anche eventuali errori se ci dimenticassimo di seguire le istruzioni.

Per quanto riguarda le dimensioni, non si allontana di troppo come spessore da un case ATX, ma sfrutta intelligentemente l’altezza per evitare di espandersi troppo. Questa aiuta decisamente in caso avessimo una postazione contenuta dentro una piccola stanza.

Un piccolo difetto che si può sottolineare è l’incredibile luminosità del led di sistema posto in alto a sinistra nel case. Purtroppo è difficile da far percepire in video o foto, ma il piccolo led monocromatico blu attenterà ai nostri occhi ogni qualvolta ci trovassimo sulla sua perpendicolare. Si può tranquillamente diffondere utilizzando un piccolo pezzo di scotch carta tagliato ad hoc e inserito sul cerchio.

L’effetto estetico finale è decisamente un gran colpo d’occhio per chiunque voglia mostrare le proprie componenti al meglio. Con qualche piccolo accorgimento come cavi colorati secondo la linea della build, RGB sincronizzati bene o semplicemente una buona scelta delle componenti, il The Tower 100 darà del suo meglio in termini di esposizione.

Piccola nota sullo “spellicolamento”: ottimo, vi darà grosse soddisfazioni.

#ANALISI DELLE PRESTAZIONI

#COME SONO ESEGUITI I TEST

Build utilizzata:

• i5 11400F:
• RTX 3070 GAMING X TRIO:
• B560I GAMING EDGE WIFI:
• KINGSTON A2000:
• P120 ARGB:
• RAM: https://amzn.to/2TwN61R
• Guide all’acquisto per gli alimentatori

Software utilizzati:

• OCCT v.8.2.1

Dati ambientali:

• Temperatura ambientale 25° controllata

#TEMPERATURE ED AIRFLOW

Nota: i test sono stati eseguiti precedentemente per 30 minuti, ma la clip originale di monitoraggio si è corrotta. Pertanto abbiamo utilizzato una clip rifatta al volo con temperature uguali a quelle raggiunte in precedenza.

Applicando su OCCT un carico di lavoro molto simile al render di un video (Istruzioni SSE), possiamo subito notare come il calore proveniente dalla CPU venga gestito bene, tuttavia l’airflow rimane abbastanza limitato, infatti aumentando la difficoltà delle istruzioni, si alzeranno anche le temperature.

Applicando il set di istruzioni AVX2 con Small Data Set, infatti, la CPU può raggiungere facilmente una potenza di 170W: ciò è dovuto alla quasi assenza di un power limit sulla scheda madre, quindi facciamo attenzione. In caso si possono rimodulare i limiti da BIOS.

Tuttavia ricordiamo che questo è un caso specifico nel quale viene eseguito un test abbastanza irrealistico e con carichi di lavoro molto superiori rispetto alla normalità. (E anche solitamente svolti su workstation con i9 o  Ryzen 9 e schede video di fascia alta, in formati ATX). AVX2 si trova in ambiti come Blender o Maya, decisamente lontani dal gaming o dal render video di programmi come Da Vinci Resolve o Premiere.

La scheda video invece se la cava molto bene, grazie soprattutto alla paratia laterale che le permette di prendere aria dall’esterno. Con un po’ di lavoro sulla curva delle ventole si possono migliorare silenziosità o temperature in base alle proprie necessità.

Con un valore di giri al minuto che si aggira tra i 1600 ed i 2000 RPM, la temperatura rimane oscillante tra i 75 e i 78°C , segno che la parte forata laterale fa il suo dovere, insieme alle ventole nella parte posteriore e superiore del case. Gli RPM e le temperature sono più alti rispetto a quanto si possa ottenere con un case ATX, anche se non tanto lontane.

Anche in gioco la combinazione di scheda video al 100% e CPU in carico non sembra dare problemi al case. Ricordiamo comunque che il tutto viene monitorato per comodità e replicabilità a 25°C di temperatura ambientale. 

#THERMALTAKE THE TOWER 100 IN POCHE PAROLE

Il Tower 100 offre per gli appassionati una soluzione ITX di dimensioni generose e con un’esposizione magistrale delle proprie componenti, il tutto abbinato a temperature nella media dell’universo MINI. Con qualche difetto, risulta una buona scelta per approcciare il mondo ITX.

PRO E CONTRO

Pro:

• tanto spazio per cable management
• qualità prezzo
• assemblaggio facile e comodo

Contro:

• solo due ventole per l’airflow
• dimensioni, può risultare ingombrante
• fare attenzione con i cavi dell’alimentatore

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