3 ALTERNATIVE A STREAMDECK!

Lo Stream Deck puó essere molto utile per qualsiasi cosa possa richiedere delle macro: si passa dal video editing alla programmazione, per arrivare allo streaming e al classico lavoro da ufficio. In questa guida scopriremo quali sono le migliori alternative a Stream Deck.

 

#Stream Deck Mobile

Sembrerá strano vederla, ma questa è l’unica opzione a pagamento nella lista, promesso! L’app Stream Deck mobile è un corrispettivo software alla componente omonima. Basterà scaricare sul nostro smartphone l’app dal Play Store o dall’App Store ed installare il software client su PC tramite il sito ufficiale di Elgato.

Dovremo semplicemente aggiungere il nostro smartphone al software su PC, scannerizzare il QR Code con il nostro telefono dall’app Stream Deck e saremo pronti!

Quest’app ha esattamente le stesse funzionalitá dello Stream Deck fisico: c’è quindi l’integrazione con OBS, la possibilitá di impostare macro (combinazione di piú azioni attivabili con un singolo click), avviare programmi, creare cartelle e tanto altro. Ma soprattutto si possono estendere le funzionalitá del programma tramite dei moduli scaricabili online, come ad esempio quelli per Philips HUE, Spotify e altri.

Per aggiungere un nuovo pulsante, ci basterá selezionare dalle opzioni a destra il programma scelto e trascinarlo sul pulsante desiderato.

Il solo punto negativo dell’app è il suo costo.

Infatti è richiesto un pagamento mensile di 2.99€ oppure un pagamento annuale di 26.99€. È possibile provarla per 30 giorni gratuitamente.

#Deckboard

Deckboard è un app con un'interfaccia utente molto semplice. Si può scaricare dal sito web dello sviluppatore, mentre è disponibile solo su Play Store per quanto riguarda i telefoni.

Per iniziare ad utilizzarla con OBS Studio, dovremmo installare obs-websocket seguendo la procedura guidata. L’interfaccia desktop è minimale ed intuitiva: cliccando su una casella vuota il programma ci permetterá di creare un nuovo “pulsante” e potremo scegliere che funzione assegnare da un classico menú a tendina.

Si possono creare infinite schermate (o Board), si puó cambiare da una all’altra con un semplice swipe ed è inoltre possibile utilizzare l’app sia tramite USB che Wi-Fi. 

Tuttavia l’app presenta dei limiti. È possibile utilizzare una griglia di dimensioni massime 3x4 (12 pulsanti) con la versione gratuita, mentre con la versione a pagamento potremo adoperare una griglia 6x5 (30 pulsanti).

Ragionando in termini di rapporto qualità/prezzo, se ci dovessero servire più di 12 pulsanti, pagare poco piú di 3€ per la versione premium del software sarebbe comunque un’ottima scelta. In piú, questa app supporta dei moduli che gli stessi utenti possono creare facilmente, quindi il supporto ad app di terze parti potrebbe essere esteso in futuro con l’aiuto della community.

#Touch Portal

Touch Portal è un’app che si focalizza sulle feature più che sulla grafica. È disponibile sia su iOS che su Android e per usarla con OBS Studio avremo ancora una volta bisogno di obs-websocket. Per utilizzarla, dovremo anche installare il software dal loro sito ufficiale.

L’interfaccia può risultare complicata a prima vista. Ecco come muoversi: clicchiamo su uno spazio vuoto per aggiungere un nuovo pulsante e poi selezioniamo quali azioni lo attiveranno dalla sezione apposita che troviamo sulla sinistra. 

Touch Portal ha come vantaggio molte piú possibilitá per la personalizzazione delle azioni, al costo di dover spendere qualche ora ad imparare per bene il suo funzionamento.

Per quanto riguarda le funzionalità, c’è un limite ad una griglia 4x2 (8 pulsanti) e a sole 2 schermate nella versione gratuita. Per rimuoverlo dovremo comprare Touch Portal Pro con un acquisto in-app, al prezzo di 13.99€.

 

#Alternativa hardware

Una soluzione alternativa, rimanendo il più vicini possibili allo Stream Deck originale, è comprare un  macropad (un tastierino dedicato solo ed unicamente alle macro) programmabile con QMK. Come potete vedere dalla foto, il prodotto richiama una versione rudimentale della controparte di Elgato.

Quello in foto è l’ymd09, un macropad meccanico, programmabile, hotswap (Possibilità di scambiare gli switch con modelli compatibili) ed RGB. Tramite QMK si puó riprogrammare la funzione di ogni singolo pulsante, assegnando a ciascun pulsante uno dei tasti funzione da F13 ad F21, che non sono presenti normalmente sulle tastiere (che vanno da F1 ad F12).

Facendo cosí, avremo un macropad con dei tasti che non sono assegnati a nessuna funzione di default: ci basterá assegnare le hotkey sui programmi che ci interessano. Questa è una soluzione piú avanzata che viene incontro alla necessità di una componente hardware da utilizzare nelle stream o workflow di vario tipo.

 

Con le soluzioni appena viste avremo la possibilità di personalizzare al massimo l’esperienza di lavoro riducendo la spesa finale. 
Fonti:
randomfrankp