DaVinci Resolve: perché usare il software di casa BlackMagic?

5 luglio 2022

Il programma di video ed audio editing di casa Blackmagic Design è tra i principali concorrenti sul mercato. Si qualifica come un prodotto pensato per professionisti di alto livello così come amatoriali che vogliano editare clip più semplici, senza scordarsi dei content creator.

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Blackmagic Design introduce Da Vinci Resolve nel 2009, dopo l’acquisizione del pacchetto software da Vinci Systems, da cui il nome del programma. Da Vinci Resolve nasce come alternativa alle principali offerte del mercato consumer, ma con un’anima che mira anche ai professionisti nell’ambito del video editing, post produzione, audio engeneering e VFX.

Attualmente il programma si divide in 2 versioni: quella gratuita, Da Vinci Resolve, e quella a pagamento con maggiori funzioni, Da Vinci Resolve Studio, dal costo in licenza permamente di 285 euro in Italia. Al momento della scrittura sono disponibili 4 versioni: Da Vinci Resolve 17, 18 Beta, Da Vinci Resolve 17 e 18 beta.

Questa soluzioni è anche tra le poche al mondo a supportare tutti i principali sistemi operativi: oltre ai “classici” Windows e MacOS si aggiunge anche Linux, a differenza di altre soluzioni come Adobe Suite o Final Cut Pro.

Introduzione a Da Vinci Resolve #

Il programma di casa Black Magic viene definito più volte come “Free Form Timeline Non Linear Editing Software”. Un nome lunghissimo e anche un po’ uno scioglilingua. Ma indica concretamente 2 cose: siamo di fronte a un programma capace di offrire delle tipologie di editing non lineari, potendo saltare dall’editing alla color, passando per VFX in Fusion Studio e Audio in Fairlight. Oltre a questo, che è un fattore in comune con Adobe Premiere Pro, la distribuzione a sezioni con maggiori funzioni all’interno di ognuna.

  • Abbiamo una prima sezione “Media” dedicata all’importazione e catalogazione dei media che andremo ad usare. Risulta particolarmente utile per chi dovesse lavorare con progetti composti da più camere, fonti audio e giorni di registrazione. Ma non è obbligatorio usarla: possiamo affidarci anche alla versione “ridotta” nella sezione edit, esattamente come si fa su un qualsiasi sistema di video editing. Nella seconda invece, “CUT” potremo lavorare i vari media con veloci tagli, distribuzione sulla timeline, sincronizzazione file e una preparazione alla fase di editing o semplicemente un montaggio rapido. Risulta particolarmente utile anche per le produzioni complesse come i docsumentari o semplicemente per la revisione.

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  • “Edit”, la terza, è l’effettivo cuore di Da Vinci Resolve. Qui avremo tutti gli strumenti necessari a sperimentare il Non-Linear Editing offerto dal software di BlackMagic Design. Rispetto agli anni precedenti, Da Vinci ha abbracciato le richieste degli utenti riguardo maggiori funzionalità in questa porzione, semplificando la fase di editing per chi lavori a piccole produzioni, come per esempio un canale Youtube. Sono presenti effetti audio e video, transizioni e titoli. Questi ultimi funzionano secondo logica “Drag and Drop”, quindi potremo prendere la parte di nostro interesse e posizionarla sopra alla traccia che vogliamo modificare.

DaVinci Resolve Edit

  • “Fusion”, l’antagonista di After Effects. Prima Fusion si poteva installare a parte da Da Vinci Resolve, come fosse un secondo programma. Ora lo troviamo perfettamentes integrato con il resto, arricchendo il portfolio di casa Black Magic. Questa sezione permette di creare VFX 2D e 3D, animazioni 2D e 3D grazie a strumenti come Point, Planar e Camera 3D, rotoscopio e strumento di keying. Fusion ha poco da invidiare alle controparti presenti sul mercato.

Fusion DaVinci Resolve Studio

  • “Color”. Il vero punto di forza di Da Vinci, senza nulla togliere alle altre sezioni. Color è la porzione del programma più apprezzata dai professionisti di Hollywood. Gli strumenti al suo interno permettono di realizzare Color Gradin e Color Correction senza paragoni sul mercato. A questo si aggiungono anche gli Open FX integrati in Da Vinci, utilissimi per il tocco finale dopo aver realizzato la nostra Color. Abbiamo strumenti di miglioramento del viso, maschere di tracciamento, curve e un editor a nodi uguale a quanto si vede su Fusion (molto simile ai sitemi di Blender, per chi avesse familiarità). “Roma” del 2018, vincitore di svariati Oscar, ha avuto un processo di post produzione della color interamente su Da Vinci Resolve Studio, dimostrando che anche senza colori si possano trasmettere immagini vivissime.

Sezione Color di DaVinci Resolve

  • “Fairlight” si impronta alla post produzione dell’audio ed emula una console DAW fisica, con comandi che spazio dalla gestione dell’equalizzazione, effetti, modulazione dinamica. Permette di gestire contemponeamente fino a 2000 tracce audio, dando adito anche alle produzioni più importanti di avere controllo sul prodotto finale in fase di mastering.

FairLight, DaVinci Resolve

  • “Deliver” serve per la distribuzione del contenuto. Le opzioni sono molteplici e molto accurate, con più possibilità di scelta rispetto a quella che è stata la nostra esperienza su Premiere e Media Encoder (il diretto concorrente di Delivery). Sono anche presenti dei preset standardizzati per le produzioni semplici come Youtube o il passaggio di timeline in XML su Premiere.

Deliver DaVinci Resolve

Qualche consiglio per iniziare #

L’approccio a Da Vinci Resolve può risultare ostile per chi arrivi da altri programmi come Premiere, Vegas o Final Cut Pro. Il più del mercato ha preso la stessa direzione tracciata da Premiere con le sue forme e funzionalità, definendo così uno standard “comune” di mercato per quanto riguarda la fascia consumer (dove invece i professionisti Hollywoodiani lavorano maggiormente in AVID media o Da Vinci stesso).

Il primo importante consiglio è quello di non buttarsi di testa nel programma o farsi scoraggiare dalle meccaniche di base. Essendo un software molto complesso, Da Vinci Resolve ha delle sue regole fisse, ma è anche molto versatile. Il primo approccio dovrebbe essere puramente conoscitivo, magari con del materiale che abbiamo già editato per mettere a paragone delle funzioni che sappiamo esserci necessarie.

La seconda attività, in contemporanea, dovrebbe essere l’impostazione delle scorciatoie da tastiera in base a come lavoriamo e con che strumenti. Da Vinci Resolve usa una logica abbastanza simile a quella dell’Adobe Suite ma diverse funzionalità - come per esempio taglio e rasoio - sono di default in posizioni diverse rispetto ad altri programmi. Noi abbiamo preferito impostarlo con quanto appreso in 6 anni di esperienza su Premiere, per evitare un impatto troppo brusco che avrebbe reso difficile apprezzare le qualità del software.

Da Vinci Resolve, anche nella versione base, ha un grosso supporto e incoraggia all’utilizzo di strumenti hardware esterni, come per esempio Macro-Pad o tutti i prodotti della linea Panels di BlackMagic Design stessa. Si può editare facilmente sulla tastiera e trackpad di un PC portatile, ma la scalabilità in alto è un segno positivo di ampie possibilità in caso di interesse.

Differenza versione gratuita e versione a pagamento #

A differenza di molti programmi nell’ambito, la versione gratuita di DaVinci Resolve non è una prova e non include nessun tipo di watermark permanente sui video di cui faremo il rendering a fine lavoro. Si può usare tranquillamente e senza limitazioni. Il costo finale per la versione Studio è di 285 euro + IVA.

Tuttavia, com’è giusto che sia, ha alcune limitazioni nella parte alta del programma, principalmente dedicata al mondo delle produzioni professionali. Ma anche senza l’acquisto della licenza saremo perfettamente in grado di fare un po’ di tutto

  • Output: DaVinci Resolve 17 Free è in grado di renderizzare video fino a 4K UHD a 60fps, mentre la versione da studio a pagamento può arrivare fino a 32K a 120fps con una distribuzione HDR avanzata. La principale limitazione qui è il 3840x2160, leggermente distante dal DCI 4K 4096 x 2160 che fa standard per alcune produzioni.

  • Render e performance: la versione Studio di DaVinci può sfruttare la GPU (anche diverse insieme) per il render video, accelerando di parecchio il processo di delivery finale grazie alla specializzazione di quest’ultima.

  • DaVinci Neural Engine: un’altra caratteristica esclusiva dell’edizione Studio. Per molte delle funzioni esclusive di Studio vengono utilizzate reti neurali profonde e apprendimento automatico. Ne sono un esempio il tracciamento degli oggetti, il rilevamento dei tagli alla scena, la rimozione degli oggetti, l’aumento della risoluzione video, la riprogrammazione della velocità, la nuova maschera magica e numerose altre funzioni.

  • Color Grading: DaVinci Resolve è famoso per le sue leggendarie funzionalità di color grading, tutte incluse nella versione gratuita. Studio ne aggiunge altre. È possibile utilizzare i mirini HDR professionali per fornire informazioni dettagliate sulle immagini ST.2084 e HLG, lavorare in modo interattivo in tutto il mondo con il grading remoto e persino classificare progetti 3D stereoscopici.

  • Effetti e funzionalità: Un maggior numero di effetti visivi, come lens flares, riflessi dell’obiettivo, rimozione dello sporco, danni analogici, affinamento del volto, patch replacer, grana della pellicola e de-flickering, sono resi possibili da un maggiore accesso e utilizzo della GPU. Dal momento che gli effetti professionali di questo calibro vengono solitamente acquistati come componenti aggiuntivi, il costo di 295 dollari del solo DaVinci Resolve Studio è decisamente giustificato. Utilizzo spesso questi effetti; in particolare, il de-flickering è eccellente per i time-lapse e quando non si riesce a impostare correttamente la fotocamera in determinate condizioni di luce.

Produzioni note con Da Vinci Resolve Studio #

Per dare un’idea delle prospettive di Da Vinci Resolve, il programma vanta il suo utilizzo in centinaia di film e serie TV, come per esempio parte di The Walking Dead, The Big Bang Theory ma anche produzioni cinematografiche maggiormente complesse come Spiderman Far From Home, Doctor Strange, Alien, Mad Max 2015 e Roma.

Accesso al prodotto #

Da Vinci Resolve è un programma con diverse possibilità per l’acquisizione. La versione gratuita si può scaricare dal sito ufficiale senza nessuna condizioni, se non alcune limitazioni, che però non inficiano in alcun modo le performance, l’export e non aggiungono watermark in fase di rendering.

Da Vinci Resolve Studio invece va acquistato in licenza al prezzo di 285 euro sul sito ufficiale di BlackMagic Design. In alternativa la licenza è inclusa nelle componenti hardware di Da Vinci Panels per migliorare l’esperienza di editing come la Speed Editor Keyboard. (Se non indicato diversamente).

Link per scaricare DaVinci Resolve dal sito BlackMagic Design

Conclusioni #

Per concludere, DaVinci Resolve ha - a nostro dire - 3 punti di forza interessanti per chiunque stia approcciando il mondo del video editing e voglia un programma completo.

  • Versione gratuita perfetta per iniziare a sperimentare e lavorare, acquisendo competenze curriculari utili anche per una carriera professionale come video editor, colorist o VFX Artist.

  • Design del programma facile da memorizzare e con diversi strumenti intuitivi nella sezione “Edit” per velocizzare il proprio workflow senza compromettere la qualità finale. Per esempio “Dynamic Zoom” e tutta la suite di effetti integrati.

  • Perfetta integrazione su 3 sistemi operativi, permettendo di lavorare su più dispositivi contemporaneamente in caso si sia soliti fare un mix di mobilità e studio per lo sviluppo dei propri video.

Tra i pochi punti negativi del programma invece si può annoverare l’esclusivo utilizzo della lingua inglese, scoglio ancora importante per il pubblico italiano. Tuttavia la presenza di icone e immagini aiuta significativamente con l’acquisizione anche qualora non si padroneggi questa lingua o le altre disponibili.