QUADRO, TITAN, GEFORCE: CHE DIFFERENZE HANNO?
4 gennaio 2021
La mastodontica line-up mainstream di casa Nvidia riassunta in breve.
Parlando di schede video nel senso comune del termine, ovvero schede di espansione che trovano posto in PC, workstation ed anche in ambiti enterprise, nvidia propone tre diverse soluzioni: GeForce, Quadro e TITAN.
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Ma cosa cambia di preciso tra queste schede? A livello fisico, in realtà, molto poco o quasi nulla. Infatti nella stragrande maggioranza dei casi i chip sono esattamente gli stessi, ma le schede vengono differenziate tra loro per alcune caratteristiche e soprattutto dai driver.
Nota: In questo articolo ometteremo le schede della famiglia "Tesla" poiché di poco interesse e utilizzo pratico per il pubblico mainstream, quanto inaccessibili in termini di prezzo perché pensate principalmente per clienti di fascia Enterprise, con più di centinaia di migliaia di euro di budget a disposizione e server/farm da nutrire.
#FAMIGLIA GEFORCE
Partiamo con la famiglia con cui la maggior parte di noi ha familiarità, ovvero quella delle GeForce. Questo marchio è uno dei più longevi dell’azienda, avendo più di vent’anni, e include le schede video desktop e mobile più comuni, da quelle a bassissime prestazioni a quelle pensate per il gaming più spinto.
Nel corso degli anni hanno avuto diversi prefissi, come GT, GTS, GTX ed RTX, ma la famiglia è sempre stata la medesima. Sono schede generaliste: i driver GeForce, oltre a disporre di compatibilità con vari protocolli di output e decodifica video, sono ottimizzati per i videogiochi ed includono anche gli ormai quasi dimenticati profili SLI. In questi driver manca tuttavia il supporto specifico a molte applicazioni professionali, quindi le prestazioni delle schede GeForce spesso risultano castrate in certi programmi; alcuni addirittura potrebbero non avviarsi se non rilevano una scheda professionale nel sistema.
In generale potremmo definire le schede GeForce come le più “sfigate”: oltre ad essere limitate sotto certi aspetti, come ad esempio avere le performance in doppia precisione bloccate ad una frazione della loro capacità, dispongono di chip qualitativamente inferiori e su di esse vengono effettuati meno controlli. (Il famoso "binning") Nel complesso tendono ad avere consumi più alti rispetto alle controparti professionali, sia per le frequenze leggermente aumentate sia a causa del binning peggiore.
Ecco le nostre recensioni per le RTX 3080, 3070 e 3060TI
RTX 3080 ASUS TUF OC e MSI Gaming X Trio
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#FAMIGLIA QUADRO
Sebbene le ultimissime schede di questa categoria annunciate da nvidia non presentino più questo nome, fanno comunque parte della linea professionale; Troviamo assurdo che Nvidia voglia abbandonare un brand consolidato come quello Quadro. Cosa caratterizza però queste schede e perché possono costare così tanto rispetto alle GeForce? (Spoiler: non fanno il caffè).
Confrontarle con le GeForce è molto semplice: le Quadro sono praticamente l’altra faccia della medaglia. Dagli stessi chip vengono ricavate delle schede pensate per tutt’altro, ovvero principalmente programmi di rendering, modellazione, calcolo scientifico e simili, trovando quindi spazio nelle workstation e nei data center. I limiti imposti sulle GeForce sono rimossi, permettendo alle Quadro di ottenere prestazioni migliori nei contesti appena citati: i driver Quadro infatti sono specificatamente certificati ed ottimizzati per questi scopi e dispongono quindi di librerie apposite. Sono inoltre equipaggiate con più VRAM, il doppio o anche il quadruplo delle versioni desktop, e prima del rilascio delle RTX 3080 e 3090 erano anche le uniche schede della casa verde a montare memorie ECC [“Error-correcting code”], ovvero memorie capaci di correggere gli errori che inevitabilmente avvengono al loro interno.
Sulle Quadro vengono montati chip di binning migliori, spesso privi di cutdown e quindi completi, e che necessitano di tensioni leggermente inferiori a pari clock e ciò consente a queste schede di consumare generalmente meno delle loro dirette controparti desktop. Questo, unito a frequenze di fabbrica leggermente inferiori e a controlli molto più stringenti, consente alle Quadro di vantare una stabilità decisamente maggiore. Anche la lineup delle schede professionali è completa, spaziando da schede di fascia più bassa a quelle di fascia altissima, ma tutte le caratteristiche appena citate fanno sì che una Quadro possa costare il doppio, il triplo, il quadruplo o anche più rispetto ad una GeForce equipaggiata con lo stesso chip.
#FAMIGLIA TITAN
Se le precedenti due famiglie hanno circa vent’anni di storia, più di recente, nel 2013, nvidia ha introdotto una specie di via di mezzo tra GeForce e Quadro: le TITAN. A differenza delle altre due appena citate, queste schede non compongono una vera e propria linea: infatti per ogni generazione di schede vi sono mediamente un paio di TITAN, che in termini di prezzo vanno a collocarsi sopra le top di gamma GeForce ma sotto una buona parte delle schede Quadro di fascia alta.
Le TITAN sono sempre basate sui chip più grandi e potenti delle proprie generazioni, spesso con tutte le unità di calcolo e bus di memoria attivi, essendo sottoposte ad un processo di binning moto più simile a quello riservato alle Quadro. Solitamente hanno molta più VRAM delle top di gamma da gaming e non presentano gli stessi limiti di performance nei calcoli in doppia precisione.
I driver dedicati alle TITAN sono fondamentalmente gli stessi di quelli GeForce, con qualche aggiunta di supporto ed ottimizzazione provenienti dai driver Quadro, ma senza le stesse certificazioni.
#QUINDI QUALE COMPRO?
A questo punto è relativamente facile capire su quale famiglia orientarsi al momento dell’acquisto, in base all’utilizzo principale del PC su cui andrà montata la scheda: GeForce per gaming, Quadro per programmi professionali e Titan per delle situazioni intermedie, in cui o si alternano gioco e lavoro oppure è necessaria molta potenza e molta VRAM ma senza il bisogno delle feature complete delle Quadro.
Questo non significa che non si possano usare delle Quadro per giocare o delle GeForce per lavorare, ma ovviamente bisogna analizzare le necessità dell’utente. Un professionista che usa quotidianamente programmi come Solidworks o CATIA dovrà puntare su una Quadro, ma ciò non gli impedirà di farsi una partitella a COD la sera; allo stesso modo un giocatore assiduo che ha comprato una 3080 per Cyberpunk 2077 potrà tranquillamente usarla su Blender con ottimi risultati. Vogliamo appunto sottolineare come sia importantissimo controllare le effettive necessità dei programmi che si utilizzano, specialmente quando di mezzo ci sono cifre importanti o necessità lavorative; non tutti i programmi usati per lavoro necessitano di schede professionali, ma nei casi in cui queste ultime risultino necessarie bisogna essere pronti a fare un investimento più sostanzioso.
#LA 3090 È UNA TITAN?
L’uscita della RTX 3090. Se infatti nella conferenza di nvidia sia stato spiegato che sia “TITAN-class” in termini di performance, la presenza di un grande quantitativo di VRAM e la presentazione ambigua della scheda ha portato molti, testate di settore incuse, a considerarla una TITAN. Ma la realtà è diversa e molto confusa. Affermare che la 3080 sia la propria top di gamma della generazione non rende automaticamente la 3090 una TITAN. Semplicemente la 3090 NON è una TITAN, altrimenti porterebbe quel nome e sarebbe compatibile con i driver corrispondenti: per questo motivo potrebbe essere difficile da consigliare a chi necessiti di una vera e propria TITAN.
I driver sono importanti per definire la famiglia di appartenenza di una scheda, perché come detto sono - assieme a binning, vram e controlli, uno dei fondamentali aspetti di classificazione delle schede di casa Nvidia.
In pratica, a prescindere da cosa dica nvidia, la 3090 rimane la vera e propria top di gamma GeForce, esattamente come lo era la 2080Ti fino a qualche mese fa.