Asus ROG Xbox Ally X – Recensione della handheld di Asus e Microsoft
Ieri alle 20:10
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Analisi completa di ROG Xbox Ally X: hardware Ryzen Z2 Extreme, display LCD 1080p 120 Hz, prestazioni, autonomia e confronto con le rivali 2025.
Asus ROG Xbox Ally X - Recensione video completa #
Con la ROG Xbox Ally X, Asus e Xbox provano a creare una sorta di “non console”, una via di mezzo tra un PC portatile e una console da salotto. L’obiettivo è chiaro: offrire un dispositivo da gioco compatto, capace di eseguire titoli Windows e Xbox, e di competere con l’universo delle console portatili moderne.
Il progetto nasce dalla collaborazione diretta tra Asus e Microsoft, un’unione che mette insieme l’esperienza hardware di ROG e l’ecosistema Xbox. Ne risultano due modelli: ROG Xbox Ally X e ROG Xbox Ally, versioni molto diverse per potenza e dotazione. Noi abbiamo analizzato la prima, la più prestante, cercando di capire se il prezzo di lancio da 899 € sia realmente giustificato.
Hardware e specifiche tecniche #
Dal punto di vista tecnico, la ROG Xbox Ally X rappresenta un’evoluzione della precedente ROG Ally. Sotto la scocca troviamo l’APU AMD Ryzen Z2 Extreme, con 8 core e 16 thread e una frequenza fino a 5 GHz, abbinata a una GPU Radeon 890M basata su architettura RDNA 3.5 con 16 compute units.
La memoria sale a 24 GB LPDDR5X a 8000 MHz, accompagnata da 1 TB di SSD espandibile dall’utente. La batteria è da 80 Wh, ripresa dal modello Ally X precedente, e la dissipazione interna è stata migliorata, anche se la scocca risulta decisamente più spessa.
Il display resta invece un punto dolente: pannello LCD da 7 pollici Full HD 120 Hz con luminosità di 500 nit. Non è un OLED, e nel 2025 questa scelta pesa: i colori appaiono sbiaditi e il contrasto inferiore rispetto ai rivali come Lenovo Legion Go 2 o Steam Deck OLED.
Caratteristica | ROG Xbox Ally X (nera) | ROG Xbox Ally (bianca) |
---|---|---|
CPU | Ryzen Z2 Extreme (8 core / 16 thread) | Ryzen Z2A (4 core / 8 thread) |
GPU | Radeon 890M – RDNA 3.5 (16 CU) | Radeon RDNA 2 (8 CU) |
RAM | 24 GB LPDDR5X @ 8000 MHz | 16 GB LPDDR5 @ 6400 MHz |
SSD | 1 TB NVMe (espandibile) | 512 GB NVMe |
Batteria | 80 Wh | 60 Wh |
Display | LCD 7" 1080p 120 Hz – 500 nit | LCD 7" 1080p 120 Hz – 500 nit |
TDP massimo | 35 W (alimentata) | 20 W |
Prezzo di lancio | 899 € | 599 € |
Software e interfaccia Xbox Full Screen Experience #
Alla base del sistema c’è Windows 11, che trasforma la ROG Xbox Ally X in un vero PC portatile. Ma Asus e Microsoft hanno introdotto una novità chiamata Windows Full Screen Experience, una modalità che semplifica la gestione dei giochi e avvicina l’esperienza d’uso a quella di SteamOS.
Tramite il tasto centrale Xbox, è possibile richiamare la Game Bar di Windows e accedere direttamente ai giochi installati su Xbox App, Steam, Epic Games, GOG, Ubisoft Connect e Battle.net. Tutti i titoli acquistati su queste piattaforme restano compatibili, rendendo la console estremamente versatile.
L’interfaccia è ancora in fase di ottimizzazione e presenta diversi bug. Ad esempio, se Steam è aperto sul desktop, premendo il tasto Xbox si avvia in modo imprevisto la modalità Big Picture, oppure la Game Bar può risultare non responsiva. Tuttavia, la modalità a schermo intero ottimizzata consente un risparmio di circa 2 GB di RAM e una gestione più fluida delle risorse, migliorando notevolmente l’esperienza rispetto alla modalità desktop.
Una volta attivata la Full Screen Experience, il sistema diventa più stabile, i launcher si aprono più velocemente e l’esperienza generale si avvicina davvero a quella di una console. Steam, in particolare, funziona bene in modalità Big Picture, mentre l’integrazione di Xbox App è ormai completa.
Prestazioni e profili di potenza #
Le prestazioni rappresentano un passo avanti rispetto alla generazione precedente. L’APU Ryzen Z2 Extreme può operare fino a 35 W quando collegata alla corrente, garantendo un aumento prestazionale tangibile. A 25 W (batteria) e 35 W (alimentazione), le differenze di performance sono comprese tra l’8 e il 9 % nei titoli testati:
- Spider-Man 2: +8,8 %
- Civilization VII: +9,4 %
- Cyberpunk 2077: +9 %
In termini generali, il miglioramento rispetto allo Z1 Extreme è percepibile ma non rivoluzionario. I 24 GB di RAM offrono un vantaggio concreto, soprattutto nei titoli che sfruttano molto la memoria unificata.
A 10 W, lo Z2 Extreme risulta particolarmente efficiente, fornendo prestazioni fino al doppio rispetto a una MSI Claw 8 AI+ con APU Intel, che a quella potenza “svalvola” facilmente. Il miglior bilanciamento energetico di AMD emerge in modo evidente.
Laddove la concorrenza usa schermi con risoluzione 1200p, come la MSI Claw, la ROG Xbox Ally X beneficia della risoluzione 1080p nativa, che aiuta a mantenere framerate più alti. La differenza può arrivare fino al 10 % di FPS in più.
Esperienza di gioco #
In giochi come Civilization VII la nuova Ally X mostra un netto vantaggio multicore, superando sia la vecchia ROG Ally Z1 Extreme sia Steam Deck OLED. In titoli più pesanti, come Cyberpunk 2077 o Mafia Definitive Edition, le prestazioni oscillano tra 30 e 45 FPS, con RAM e VRAM praticamente saturate.
L’utilizzo di FSR 3 in modalità Performance permette di raggiungere i 60 FPS in diversi giochi, ma spesso al prezzo di una qualità visiva più bassa. In generale, è un compromesso necessario per godere di un’esperienza fluida.
Nei titoli più recenti, dove la VRAM è già un limite, l’esperienza visiva può ricordare quella di una Xbox 360. In questi casi, il cloud gaming resta la soluzione più efficace per ottenere una qualità più elevata e framerate più stabili.
Batteria e autonomia #
Il test di autonomia con Formula 1 2024 (preset Alto, luminosità automatica, profilo Turbo) mostra risultati prevedibili:
- ROG Ally Z1 Extreme: circa 1 ora
- ROG Xbox Ally X: circa 2 ore
- MSI Claw 8 AI+: circa 2 ore
Con un utilizzo misto e profili di potenza più contenuti, si possono raggiungere anche 3 ore, ma la durata resta comunque limitata per un dispositivo di questa fascia.
Ergonomia e design #
L’impugnatura riprende in modo evidente quella del controller Xbox, con un’ergonomia studiata per mani di medie e grandi dimensioni. Il grip è solido, i pulsanti reattivi e la disposizione delle levette è confortevole.
Chi ha mani piccole, però, potrebbe incontrare qualche difficoltà: le dita inferiori tendono a scivolare nella parte vuota della scocca, rendendo la presa meno stabile.
Il peso è di circa 75 g in più rispetto a una Steam Deck OLED, distribuiti in modo uniforme. È un peso percepibile ma accettabile, giustificato dalla batteria più capiente e dal sistema di raffreddamento potenziato.
La scocca è però molto spessa e poco adatta al trasporto. Inserirla in uno zaino richiede una custodia rigida, e l’ingombro complessivo è superiore a quello delle rivali. Anche il design inclinato dei pad laterali crea un piccolo fastidio: appoggiata su un tavolo, la console resta leggermente inclinata verso l’alto.
Temperature e rumorosità #
Il sistema di dissipazione lavora bene. In sessioni di gioco prolungate le temperature si mantengono tra 66 e 70 °C, valori ottimi per un dispositivo compatto. La rumorosità è contenuta: già a un volume di sistema di 20 su 100 le ventole vengono completamente coperte dall’audio.
Display #
Il display resta uno degli aspetti più criticati. Asus ha scelto di mantenere un pannello LCD Full HD a 120 Hz, sacrificando la qualità visiva in favore del prezzo. I colori risultano spenti e il contrasto non regge il confronto con gli OLED della concorrenza.
Una scelta probabilmente dettata dalla volontà di mantenere il prezzo sotto i 900 €, ma che priva la console di un elemento chiave per l’esperienza visiva.
Prezzi e posizionamento #
La ROG Xbox Ally X debutta a 899 €, mentre la versione base ROG Xbox Ally costa 599 €. Prezzi identici a quelli della generazione precedente: la Ally Z1 Extreme partiva da 899 €, la Z1 da 699 €.
Rispetto ai concorrenti, la collocazione è intermedia:
- Steam Deck OLED: 569 €
- MSI Claw 8 AI+: 999 €
- Lenovo Legion Go 2: 1299 €
Un prezzo alto, ma in linea con la direzione del mercato handheld, che tende ormai verso fasce sempre più premium.
Confezione e caricatore #
Una scelta discutibile riguarda la dotazione: in Europa, ROG Xbox Ally X e Ally vengono vendute senza caricatore. L’utente deve procurarsi separatamente un alimentatore USB-C da 65 W, soluzione poco comprensibile per un prodotto da quasi 900 €.
Considerazioni finali #
La Asus ROG Xbox Ally X è un prodotto ambizioso e ben costruito, ma non privo di compromessi. Offre un miglioramento tangibile rispetto alla precedente ROG Ally, con prestazioni più stabili, un sistema operativo meglio integrato e una gestione energetica più efficiente. Tuttavia, lo schermo LCD, l’assenza del caricatore e un prezzo elevato la rendono una scelta difficile da consigliare a chi cerca un dispositivo puramente da gioco.
È una handheld PC di fascia alta, ideale per chi vuole giocare in mobilità senza rinunciare alla compatibilità totale con l’ecosistema Windows, ma che resta penalizzata da un posizionamento economico troppo vicino a quello di un notebook gaming.
Asus ROG Xbox Ally X - Recensione video completa #