Sonde per calibrare il monitor - Le migliori da comprare
21 novembre 2022
1669048879153
Dopo aver ultimato l'acquisto di un monitor di buon livello, la seconda domanda da farsi dovrebbe essere "Il monitor sta dando il suo massimo"? Ecco, qui entra in gioco la calibrazione del pannello.
La calibrazione del monitor è una cosa molto importante, sia in gaming che non. Visto che i monitor - per via del funzionamento delle lampade - dopo un po’ di tempo tendono a perdere accuratezza cromatica (anche se quella fornita dall’azienda produttrice fosse ottima) è importante munirsi di un colorimetro nel caso si volesse continuare a vedere dei colori ben definiti.
Abbiamo già parlato della calibrazione dei monitor in precedenza, infatti ci sono delle guide sia con che senza colorimetro:
È importante specificare che si consiglia di effettuare una calibrazione almeno una volta ogni due settimane in generale, se invece si vuole sempre il massimo dal monitor è consigliato di farla un po’ più spesso, per esempio ogni 7/8 giorni.
Prima di iniziare con i modelli che consigliamo ci teniamo a fare una specificazione, ovvero che esistono principalmente due tipi di strumenti che possono calibare gli schermi (che sia un telefono, una TV o altro):à
- colorimetro;
- spettrofotometro.
Seppure questi due strumenti siano concepiti per svolgere la stessa funziona, non sono equivalenti. Quindi bisogna spiegare la differenza che c’è e perché lo spettrofotometro tende ad essere molto più costoso di un colorimetro (anche di fascia alta).
Cos’è un colorimetro? #
Un colorimetro è uno strumento sensibile alla luce e che ne misura l’assorbimento di lunghezze d’onda (cioè, spiegato in modo più semplice da X-Rite, è un dispositivo che imita il modo in cui gli esseri umani percepiscono il colore).
Il funzionamento di un colorimetro è questo:
Un colorimetro invia la luce sulla superficie dello schermo e non appena viene riflessa questa attraversa i tre filtri, ossia rosso, verde e blu (RGB). I filtri sono utili per ricavare i valori RGB, che corrispondono al modo in cui il nostro occhio vede il colore.
Cos’è uno spettrofotometro? #
Lo spettrofotometro rispetto al colorimetro è un dispositivo molto più accurato e sofisticato, tant’è che solitamente ha un prezzo nettamente maggiore e che può raggiungere le migliaia di euro. Da notare inoltre che quasi tutti i recensori dediti all’ambito dei monitor per misurare l’accuratezza cromatica utilizzino uno spettrofotometro.
Gli spettofotometri sono più sofisticati e accurati (acquisiscono più informazioni cromatiche) per via del fatto che utilizzano 31 filtri, non 3. I filtri misurano la luce in 31 lunghezze d’onda differenti e sono così in grado di determinare il colore dello schermo.
Come possiamo vedere nell’immagine qui sotto il funzionamento sullo schermo è pressoché lo stesso, tranne appunto per la parte “filters”:
Colorimetro o spettofotometro? #
Arrivati a questo punto è legittimo che ci sorga la domanda: colorimetro o spettrofotometro?
L’unica risposta che si può dare è: dipende dalle esigenze e dal budget.
Se si ha un’esigenza professionale come un utilizzo per stampa e si ha anche un budget alto (almeno 1000 euro) allora bisogna valutare uno spettrofotometro; se invece non si hanno grandi esigenze (editing generico, gaming, ecc.) e tantomeno un grande budget si valuta un colorimetro.
Arrivati a questo punto possiamo iniziare con i colorimetri che abbiamo scelto.
X-Rite i1Display Pro #
Il primo prodotto che vediamo è l’X-Rite i1Display Pro. X-Rite, a linee generali, è un’ottima azienda per quanto riguarda i dispositivi di calibrazioni schermi, e questo prodotto non è da meno. Mantenendosi su una fascia di circa 200-250 euro l’i1Display Pro garantisce un ottimo sensore e ottime performance, il tutto accompagnato da un buon software (non migliore di DisplayCAL) e un ottimo rapporto qualità-prezzo.
Nota: il modello Display Pro Plus, per via della collaborazione con Calibrite, non è più in produzione. Proprio per via della collaborazione con Calibrite teoricamente è stato sostituito dal modello ColorChecker Display Plus, però non ne siamo sicuri, quanto non sapppiamo con piena certezza se i colorimetri della gamma ColorChecker siano migliori o peggiori di quelli X-Rite.
Datacolor SpyderX Elite/Pro #
Con un prezzo inferiore (soprattutto il Pro) ci sono gli SpyderX di Datacolor. Sono consigliati in caso si avesse un basso budget e si volesse qualcosa di recente e buono/decente, ma comunque come qualità peggiori all’i1Display Pro. Cambia sostanzialmente la velocità di calibrazione e il sensore. Comunque dei buoni modelli.
X-Rite i1Publish Pro 3 Plus/i1Basic Pro 3 Plus #
Due spettofotometri che consigliamo (nonché gli unici su Amazon) sono di casa X-Rite, e per quanto per i nomi e per l’aspetto siano piuttosto simili, corrispondono a due fasce diverse: quella alta per l’i1Publish e quella bassa per l’i1Basic. Nonostante l’i1Basic sia di fascia bassa, nel caso non si avesse un enorme budget o non si voglia comprare l’i1Publish per il dubbio che venga sprecato, rimane un’ottima scelta, con delle buone performance. Naturalmente, per utilizi stampa più professionali, l’i1Publish garantisce un livello di qualità ben superiore.