Moondrop Quarks (In-Ear) - Recensione

9 febbraio 2023

Le Moondrop Quarks sono piccole, dal design minimale e garantiscono un comfort eccellente. A tutto questo si aggiunge un ottimo prezzo, che le rende piuttosto interessanti.

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In breve #

Le Quarks portano ad impressioni “contrastanti”, se così le si vuole definire.

Sono tecnicamente nella media, allineate a prodotti della stessa fascia, ma il loro tuning è unico nella fascia di prezzo e rappresenta un punto di forza dato che non sono presenti competitors dalla firma simile alla stessa cifra.

Nel complesso sono un prodotto consigliabile, ma Moondrop nelle future release in questa fascia dovrebbe forse bilanciare meglio l’impegno: oltre al tuning e al design, un occhio anche all’esaltazione delle pure capacità tecniche non farebbe male.

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Introduzione e specifiche tecniche #

Le Quarks sono tra le IEMs più piccole in circolazione, e hanno riscosso anche un discreto successo online.
Sappiamo però bene che l’aspetto estetico non è il fulcro della questione, anche perché si tratta di un prodotto il cui scopo è ascoltare musica.

Le caratteristiche tecniche delle Quarks sono le seguenti:

  • Configurazione → 1DD (micro DD da 6 mm)
  • Sensibilità → 116 dB
  • Impedenza → 16 Ohm
  • Risposta in frequenza → 20 Hz - 20000 Hz
  • Cavo → 1,2 m di lunghezza, non staccabile e senza microfono
  • Tipo di connettore → Connettore jack da 3,5 mm a L placcato in oro

Packaging #

La confezione delle Quarks è semplice ed elegante allo stesso tempo, e la prima volta si apre al confezione sembra di stringere tra le mani una scatolina di quelle che solitamente contengono un anello o una collana. Al suo interno sono presenti:

  • Le Moondrop Quarks
  • 3 paia di tips
  • Un astuccio in velluto per il trasporto
  • Manuale d’uso

Design e qualità costruttiva #

Senza andare troppo sul sofisticato: le Quarks sono minimali, interamente realizzate in plastica e dal peso decisamente contenuto. Sicuramente esistono IEMs che avevano un prezzo simile qualche tempo fa che umilierebbero facilmente le Quarks in termini di qualità costruttiva (basti pensare alle vecchie KZ ZSA, che venivano vendute a circa 14$ online prima che la loro produzione cessasse), ma non ci si può davvero lamentare della qualità costruttiva se si tiene conto del prezzo pagato.
Non c’è alcuna pressure vent sulle scocche perchè Moondrop ha scelto un design completamente chiuso per migliorare l’isolamento.

Una cosa da menzionare, tuttavia, è che Moondrop dovrebbe probabilmente migliorare il loro controllo qualità. Il campione utilizzato per la recensione è arrivato con la piccola griglia del nozzle dell’auricolare sinistro già in procinto di staccarsi, ed il volume era leggermente diverso rispetto all’auricolare destro.
Scuotendole è fuoriscito un piccolo pezzettino di colla e aggiustando la griglia piano piano con uno stuzzicadenti tutto è tornato nella norma: probabilmente quel pezzettino di colla è finito nel nozzle durante la produzione e faceva da “tappo”, riducendo il volume percepito.

Cavo #

Molti si sono lamentati del cavo definendolo “terribile”, ma tutto sommato, anche se non è eccellente, ci sono prodotti che hanno cavi fissi molto meno solidi. Questo, al contrario, risulta piuttosto resistente al tatto e sembra in grado di poter tranquillamente durare nel tempo.

Di dubbia utilità è invece il tondino in gomma utilizzato da Moondrop per splittare il cavo nei due cavetti che vanno agli auricolari e su cui è stampato il logo dell’azienda: non ha nessuna utilità se non quella di ingombrare, ed inserire un chin-slider al suo posto sarebbe stata una scelta decisamente più furba.

Una piccola nota a Moondrop riguarda il fatto che non c’è un vero e proprio rinforzo per il cavo sotto le scocche (il cosiddetto “strain relief”), per cui è assolutamente necessario trattarle molto bene ed evitare di rimuoverle dalle orecchie tirando il cavo (meglio prenderle dalla scocca tra pollice e indice per sfilarle dalle orecchie).

Comfort e isolamento #

I tips inclusi nella confezione non sono i migliori tips stock della categoria, ma le Quarks non hanno alcun problema di comfort, per cui anche la scelta del tips non è molto vincolante. Anche l’isolamento è abbastanza buono grazie al design completamente chiuso.

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Suono #

DISPOSITIVI UTILIZZATI PER I TEST

  • DAC: Topping E30
  • AMP: Topping L30
  • Telefoni cellulari: Poco F2 Pro, Samsung Galaxy S7 Edge
  • DAP portatili: Benjie S8/AGPTEK M30B
  • Dongle: Apple Type-C dongle
  • Altre fonti: Presonus AudioBox iONE

COME SUONANO?

Hanno bisogno di un amplificatore?

Non hanno strettamente bisogno di essere amplificate, ma si può dire con certezza che richiedano più potenza rispetto ad altri set economici per suonare al meglio. Non raggiungono volumi molto elevati come altre IEMs, ad esempio le KZ EDX ed altri set economici altamente sensibili, ma possono comunque raggiungere livelli di pressione acustica più che accettabili.

Firma del suono

Le Moondrop Quarks tendono al target Diffuse Field con bassi in rilievo e roll-off sull’upper treble.

Gamma bassa: il sub-bass è… “presente”. Non crea un vero rumble, non scava molto in profondità e la sua estensione non è qualcosa di cui le Quarks possono essere orgogliose: è nella media, tutto qua. Il basso è leggermente enfatizzato ed e più strutturato del previsto, con una buona incisività e autorevolezza per le dimensioni del driver. Tutto è ben controllato e messo a punto nel modo corretto, ma la mancanza di estensione del sub-bassi rende le Quarks talvolta “asciutte” (ed è qualcosa che, se a molti piacerà, molti altri non apprezzeranno).

Gamma media: la gamma media non è molto retrocessa, con una riproduzione degli strumenti frontale e cantati intimi. Credo manchi un po’ di calore in alcuni casi, specialmente quando si tratta di riprodurre certi strumenti o voci maschili, portando ad un suono asciutto, come già detto prima parlando dei bassi. I cantati femminili sono in primo piano, intimi, energici e, soprattutto, non sibilanti nella maggior parte dei casi.

Gamma alta: il lower treble è enfatizzato e regala un po’ di energia in più alle voci femminili, aiutando a migliorare la dinamica generale. Le Quarks non rappresentano il set con più dettaglio in questa fascia di prezzo ed il loro upper-treble non ha un’estensione sorprendente, essendo presente anche un certo roll-off, se pur morbido; nel complesso, però, le Quarks fanno bene in gamma alta, con un tuning apprezzabile un po’ da tutti perché non affaticante e allo stesso tempo piuttosto arioso (a maggior ragione considerando il design completamente chiuso e il roll-off all’estremità destra dello spettro sonoro).

Il soundstage è di dimensioni ridotte, e si può dire che le Quarks non brillino sotto questo aspetto, non riuscendo ad emulare l’esperienza “out-of-the-head” che molti cercano nelle IEMs, ma nel complesso suonano piuttosto bene con una presentazione intima. La separazione strumentale è nella media per la fascia di prezzo, e lo stesso vale per l’imaging.

Alcuni confronti #

Moondrop Quarks vs KZ EDX #

Le EDX hanno una signature decisamente più a V, con bassi più profondi ed incisivi ed un rumble molto più presente. La gamma media è più arretrata sulle EDX ma le voci maschili sono più calde a causa del maggior spessore nella presentazione dei bassi, mentre gli strumenti sono più in rilievo sulle Quarks. I cantati femminili sono in rilievo su entrambe, ma sono più stridule ed aggressive sulle EDX e talvolta possono diventare sibilanti, mentre sulle Quarks sono solitamente più raffinate in questo senso. Le Quarks sono anche, solitamente, leggermente più dettagliate, rimanendo comunque meno affaticanti.

L’imaging, il soundstage e la separazione strumentale non presentano grosse differenze, sebbene la scena sonora delle EDX sia decisamente più ampia. Le EDX sono più facili da pilotare e possono raggiungere livelli di volume più alti anche su sorgenti più scarse, mentre le Quarks hanno bisogno di un po’ di spinta per funzionare al meglio.

Le EDX hanno il cavo staccabile, le Quarks un cavo fisso ed entrambe sono abbastanza comode, anche se le Quarks, grazie al loro fattore di forma più “standard” in stile proiettile, possono attrarre maggiormente una buona parte degli ascoltatori. Le Quarks, in ultimo, vincono sull’isolamento.

Moondrop Quarks vs Sony MH755 #

Tra questi due prodotto c’è una sorta di sfida “target”: il target Diffuse Field (che, di nuovo, non viene seguito perfettamente, ma la direzione è quella) contro l’Harman target.
Si tratta di due prodotti molto differenti: le Moondrop Quarks sono più asciutte, meno bassose ed un po’ più agili, ma anche meno musicali e calde in gamma media. Mentre le MH755 si concentrano su una presentazione di maggior spessore e calore, le Quarks puntano i riflettori sulla gamma media e medio-alta, rappresentando una scelta completamente diversa.

A parte le preferenze riguardo il tuning, c’è una cosa da sottolineare: le MH755, ad oggi, sono ancora spettacolari. Confrontando questi due auricolari, infatti, le MH755 emergono come un set più “rotondo”, con una migliore estensione agli estremi dello spettro, un sub-bass che scende molto in basso ed un timbro più naturale, una scena sonora più ampia, una migliore separazione strumentale ed un imaging più  preciso. Certamente, deve piacere la curva Harman, ed in un caso simile le MH755 rappresentano ancora una scelta solidissima, con capacità tecniche e tonali sopra la media per il loro prezzo attuale (a patto di trovarle originali, cosa molto complessa ad oggi).
Per chi non apprezza l’Harman Target, invece, le Moondrop Quarks sono probabilmente la scelta migliore per evitare di optare per i classici prodotti molto a V, ma è giusto anche affermare che, in questo caso, le capacità tecniche e la risoluzione sono solo nella media (anche se il tuning è decisamente buono)

Il cavo delle Quarks è decisamente migliore, specialmente considerando che le MH755 non sono state progettate per essere utilizzate direttamente dal telefono, ed è per questo che hanno un cavo molto corto (è necessaria una prolunga per usarle comodamente), e la qualità costruttiva è molto simile: entrambe sono molto economiche al tatto.
L’isolamento offerto dalle Quarks è leggermente superiore.

Pro e contro #

PRO CONTRO
Firma sonora unica nella fascia di prezzo Estensione e tecnica solo nella media
Bassi controllati, medie lineari e alti ariosi Il controllo qualità va migliorato
Comfort Splitter rotondo inutile ed ingombrante
Buon isolamento I tips stock sono solo “ok”