DIFFERENZE TRA I TIPI DI SSD

24 febbraio 2021

Ad ogni PC il suo SSD.

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Il Solid State Drive (Unità a Stato Solido, in acronimo “SSD”) è una tipologia di dispositivo di memoria di massa che utilizza memoria a stato solido. Tutti gli SSD utilizzano le celle di memorie NAND Flash per archiviare i dati. Grazie all’uso della tecnologia NAND Flash gli SSD riescono ad essere più affidabili ai danni fisici (come può succedere dopo una caduta), più performanti sotto qualsiasi punto di vista (sia in lettura/scrittura sequenziale che in lettura/scrittura randomica), meno energivori, e più veloci nell’accesso ai dati.

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Da anni gli SSD stanno prendendo sempre di più piede nel mercato e nei nostri PC. Visti le diverse tipologie è molto semplice fare confusione tra di loro; in questo articolo andremo a spiegare le differenze tra i vari formati (M.2 NVMe, M.2 SATA, SATA 2.5’’, mSATA) in modo tale da capire al meglio quale sia quello più adatto alle nostre esigenze e al nostro budget.

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Prima di iniziare con la spiegazione vera e propria vi consigliamo di leggere le nostre guide all’acquisto inerenti all’SSD, in modo tale da essere sicuri di fare la scelta giusta: migliori SSD per giocare e lavorare, migliori SSD per editing video sotto i 400 euro e i migliori SSD portatili sotto i 200 euro.

 

#INTERFACCIA:

Un SSD si connette all'host (al PC) utilizzando un'interfaccia", che aderisce a un "protocollo" specifico (SATA, AHCI e NVMe). Con “interfaccia” si riferisce al collegamento dell’SSD alla scheda madre, al “trasporto” della tensione e della corrente per l’alimentazione dell’SSD; mentre con “protocollo” si riferisce all’insieme di regole, standard, set di comandi e driver tra l’SSD e il sistema operativo.

I tipi di interfacce si suddividono in:

  • Serial ATA (SATA): Sicuramente la più diffusa, conosciuta e “utilizzata” è proprio questa, la SATA. Presente come interfaccia da quando gli SSD sono stati creati, si divide a sua volte in SATA I (1.5 Gbit/s, 150 MB/s), SATA II (3 Gbits, 300 MB/s) e in SATA III (6 Gbit/s, 600 MB/s). In questo caso, gli SSD sfruttano il protocollo AHCI.
  • PCIe (PCI Express): sebbene l’interfaccia PCIe sia stata originariamente progettata per il collegamento di periferiche montate su scheda madre come schede grafiche o di rete wireless, le sue eccellenti caratteristiche di latenza e di larghezza banda lo rendono ottimo per gli SSD consentendo a loro di superare il limite SATA III. In questo caso, gli SSD sfruttano il protocollo NVMe.
  • Serial Attached SCSI (SAS): questa interfaccia è poco diffusa nella fascia consumer visto che è pensata per i server; l’interfaccia SAS - utilizzando un protocollo totalmente diverso - consente agli SSD di raddoppiare la velocità (rispetto ai SATA) e offrire una migliore affidabilità.

 

Dopo aver fatto questa piccola precisazione, possiamo elencare i tipi di SSD più diffusi attualmente spiegando le loro caratteristiche:

  • SSD 2.5" SATA: Si connettono alla scheda madre tramite cavo SATA al connettore SATA, sfruttano l’interfaccia SATA e utilizzano il protocollo AHCI. Le prestazioni solitamente sono 550/500 MB/s in lettura e in scrittura sequenziale. Esistono altri dimensioni e non solo in 2.5’’, ma sono ormai diventati obsoleti. Esempio: Samsung 860 EVO
  • SSD mSATA: Nati con dimensioni notevolmente più piccole, sono fatti per i notebook più sottili e grazie a loro sono nati i vari form factor (basati su M.2) suddivisi in altezza per lunghezza: 22x30 =2230; 22x42 =2242; 22x60 = 2260; 22x80 = 2280; 22110 =22110. Esempio: Kingston UV500
  • SSD SATA Express: All’interno sono presenti degli SSD mSATA in RAID 0 per cercare di migliorare le performance degli SSD su notebook utilizzando 2 linee PCIe. Esempio: ASUS Hyper Express
  • SSD M.2 AHCI PCIe: Si connettono direttamente alla scheda madre tramite connettore M.2, tramite interfaccia PCIe e sfruttano il protocollo AHCI. Generalmente, hanno prestazioni pari agli SSD 2.5’’ SATA. Esempio: Samsung 860 EVO
  • SSD M.2 NVMe PCIe: Si connettono alla scheda madre tramite connettore M.2, interfaccia PCIe e sfruttano il protocollo NVMe. Gli SSD di questo genere, sfruttando il protocollo NVMe, riescono ad avere performance nettamente superiori a tutti quelli che sfruttano il protocollo AHCI; i più diffusi sono i PCIe 3.0 x4 e i PCIe 4.0 x4 che rispettivamente raggiungono performance 3500/3000 MB/s e 7500/7000 MB/s in lettura e scrittura sequenziale. Esempi: Samsung 970 EVO Plus, Samsung 980 PRO. Dagli SSD M.2 partono le differenze dei pin: SSD B-Key che supportano SATA e x2 PCIe, SSD M-Key che supportano SATA e x4 PCIe e SSD B&M-Key (chiamati comunemente “M.2 SATA”) che supportano SATA, x2 PCIe, e x4 PCIe.