NVIDIA mostra cosa si cela dietro le quinte del DLSS 4
Sabato scorso
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La Casa verde ha svelato le novità del DLSS 4, la nuova evoluzione della sua tecnologia di rendering IA che rappresenta un salto generazionale per il gaming in tempo reale.
La nuova versione del popolare upscaler di NVIDIA introduce miglioramenti significativi in tre aree chiave: generazione di frame, ricostruzione dei raggi e riduzione della latenza.
La feature di punta, Multi-Frame Generation, è un vero game-changer: per ogni frame renderizzato nativamente, DLSS 4 ne genera altri tre, offrendo un’esperienza fluida e iperrealistica. Il sistema seleziona i frame migliori e li presenta all’utente in tempo reale, simulando un rendering nativo senza compromessi.
Il cuore dell’innovazione sta nell’adozione di modelli AI basati su transformer, che sostituiscono le precedenti reti neurali convoluzionali (CNN). Questa architettura permette di cogliere meglio le dipendenze spazio-temporali, migliorando la qualità degli effetti ray-traced dal 30% al 50%, secondo i benchmark di NVIDIA. La rapidità di elaborazione è sorprendente: ogni frame AI viene generato in appena 1 ms su una GPU RTX 5090, un miglioramento drastico rispetto ai 3,25 ms di DLSS 3.
Per gli eSport, NVIDIA ha introdotto Reflex Frame Warp, una tecnologia che abbatte la latenza dell’input fino al 75%. Nei test interni, il ritardo si riduce a soli 14 ms in THE FINALS e addirittura sotto i 3 ms in VALORANT, un dato che potrebbe rivoluzionare il gaming competitivo.
DLSS 4 sfrutta le capacità della nuova architettura Blackwell, tra cui i core tensor FP8 e l’integrazione di CUDA ottimizzate. Il sistema utilizza fusioni verticali di layer e ottimizzazioni di memoria per gestire il carico computazionale senza sacrificare le prestazioni, nonostante i transformer AI siano il doppio più complessi delle CNN precedenti. Questa efficienza consente il path tracing avanzato senza bisogno di interventi manuali da parte degli sviluppatori, garantendo una scalabilità perfetta su più configurazioni hardware.
Un altro problema risolto è l’interpolazione di UI in rapido movimento, effetti particellari e scene ad alta velocità, riducendo al minimo gli artefatti. Inoltre, il frame pacing è stato perfezionato grazie a Blackwell Display Engine, assicurando un refresh rate elevato e immagini precise in ogni scenario.
Dietro le quinte, NVIDIA ha sfruttato il suo supercomputer dedicato, in funzione da sei anni, per addestrare e perfezionare DLSS. Questo sistema analizza centinaia di giochi, correggendo problemi come ghosting, flickering e blur, migliorando costantemente il modello AI. In questo modo, DLSS non si limita a generare frame, ma impara a ricreare fedelmente il gioco, come farebbe un motore grafico reale.
Con DLSS 4, NVIDIA non solo spinge i limiti del rendering AI, ma ridefinisce l’intero concetto di grafica in tempo reale. Una cosa è ormai certa: il futuro del gaming è sempre più AI-driven.
Fonte: NVIDIA Research