Cos'è il Dolby Vision?

19 marzo 2022

Scopriamo qualcosa di più sul formato che porta l'HDR ad un livello superiore!

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Quando si parla di intrattenimento audiovisivo, Dolby rappresenta innegabilmente uno degli attori principali delle innovazioni più importanti in questo ambito. Al punto che le tecnologie sviluppate negli anni dai suoi laboratori costituiscono praticamente un punto di riferimento, uno standard, tanto per la riproduzione quanto per la produzione di contenuti multimediali.

In particolare, grazie alla tecnologia proprietaria Dolby Vision, l’azienda ha portato il formato HDR (High Dynamic Range) ad un livello avanzato prima ancora che fiorissero, nel mercato, alternative pensate per non sottostare al licensing di Dolby; ad esempio HDR10 e le sue evoluzioni HDR10+ ed HDR10+ adattivo, frutto della collaborazione dei competitor Samsung e Panasonic, oppure HLG, una tecnologia totalmente open source sviluppata dalla BBC in collaborazione con la NHK.

Come funziona il Dolby Vision? #

La tecnologia Dolby Vision HDR funziona attraverso i metadati, in questo caso dinamici, ovvero una sequenza di istruzioni dettagliate scena per scena (e addirittura per singolo frame), che un display compatibile è in grado di utilizzare. In tal modo, che si tratti della nostra TV, del monitor del nostro PC o del display del nostro smartphone o tablet, il contenuto può essere visualizzato nel modo più accurato possibile, a livello di luminosità, contrasto e resa cromatica.

È evidente, quindi, come questa tecnologia porti la qualità dell’HDR ad un livello decisamente superiore, fin quasi ai suoi limiti tecnici: il formato HDR10 si ferma all’inclusione di soli metadati statici, ovvero applicabili alla totalità del contenuto visivo e non alla singola scena o frame, ed a una profondità di colore pari a 10 bit per pixel, corrispondente a circa un miliardo di colori. Dolby Vision supporta invece fino a 12 bit per pixel ed è quindi capace di esprimere fino a 68 miliardi di colori, una differenza enorme, almeno dal punto di vista meramente numerico.

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Dolby Vision dunque rappresenta l’evoluzione dello standard HDR anche dal lato della creazione di contenuti multimediali: i requisiti minimi per il mastering in Dolby Vision richiedono l’utilizzo di monitor dal contrasto pari a 200.000:1, luminosità di picco di 1000 nits, livello del nero inferiore a 0,005 nits ed una copertura gamma di colori di almeno il 99% dello standard P3. Lo standard Dolby Vision, tuttavia, si estende anche a valori di riferimento non ancora disponibili per prodotti sul mercato, come luminosità di picco fino a 10000 nits e copertura della gamma di colori Rec. 2020.

Un confronto tra i formati HDR ''evoluti''

Nel corso del CES 2020, i laboratori hanno presentato una nuovissima versione della tecnologia chiamata Dolby Vision IQ, in grado di unire ai metadati dinamici l’azione dei sensori di luminosità che si trovano integrati nei televisori. Questo consente di ottimizzare l’immagine in qualsiasi condizione di luce ambientale per mostrarla a schermo nel modo più fedele possibile previsto dal creatore del contenuto.

Dove possiamo trovare contenuti in Dolby Vision? #

Il formato Dolby Vision, oltre ad essere supportato in molti contenuti su supporto fisico in Blu-ray Ultra HD, oggi viene sempre piu adottato dai principali servizi di streaming come Netflix, Amazon Prime Video, Disney+ ed Apple TV.

Ma non è tutto! Anche i giocatori possono ora godere della qualià visiva della tecnologia Dolby Vision, in particolare sulle console Xbox Series X/S, per un numero sempre crescente di titoli che include, tra gli altri:

  • Borderlands 3
  • Call of Duty: Black Ops Cold War
  • Dirt 5
  • F1 2021
  • Gears 5
  • Halo Infinite
  • Immortals Fenyx Rising
  • Marvel’s Guardians of the Galaxy
  • Metro Exodus
  • Microsoft Flight Simulator
  • Psychonauts 2
  • Tom Clancy’s: The Division 2